Oggi, con la recensione del mini PC Shuttle XPC SZ170R8, apriamo una piccola serie di articoli descrittivi sulla nascita del mio PC che sarà dedicato alla recensione della componentistica hardware e dei videogiochi che le varie case mi manderanno nell’arco dei prossimi mesi.
Proprio l'ingrato compito cui sarà assegnato il PC in oggetto determinerà la scelta dei componenti, in quanto questi dovranno rispondere a diverse esigenze: un alimentatore sufficiente per schede video che richiedono un'alimentazione ausiliaria fino alla dual PCIe 6 Pin, la presenza di almeno uno slot M.2 per gli SSD, la possibilità di overclockare la CPU, e una certa propensione a simulare una configurazione di fascia media OEM.
Solitamente le varie testate non si fanno mai carico di spiegare perché la propria configurazione è stata assemblata in tale maniera, che scelte vi sono dietro, perché si è optato per una scheda madre o un’altra, e via di questo passo. Con questa serie di articoli, invece, vogliamo specificatamente spiegare questo iter, che terminerà con un articolo conclusivo in cui verrà testata la configurazione completa.
Cosa mi ha portato, dunque, a scegliere lo Shuttle XPC SZ170R8 quale base per questa configurazione? Le prossime pagine ve lo spiegheranno. ;)
Letture consigliate: questa recensione vuole spiegare più che altro i motivi della scelta del SZ170R8 per la piattaforma di test. Per una recensione più approfondita, vi rimandiamo alla lettura della nostra recensione del SH97R6, il modello XPC precedente, ma alla fine molto simile.
Molti utenti che vogliono aggiornare il proprio PC spesso si ritrovano tra le mani un pre-assemblato di Acer, Asus, HP o un’altra famosa casa. Chi sceglie questi PC? Principalmente chi non ha voglia di impegnarsi eccessivamente nella scelta dei componenti, avendo comunque la certezza di avere un PC più che discreto, oppure chi non si fida degli assemblatori occasionali e cerca sicurezze in un marchio conosciuto (Spesso sono i genitori che vogliono acquistare un PC al proprio figlio). Questi PC sono solitamente assemblati con componenti di qualità, ma al contempo questi stessi componenti risultato tarati al millesimo tra loro. Un esempio? Se la configurazione del PC consuma di picco 200W, l’alimentatore sarà probabilmente da 250W al massimo. Questa situazione, come è facilmente immaginabile, pregiudica degli aggiornamenti corposi, soprattutto lato scheda video. Ugualmente, non è raro che queste configurazioni garantiscano solo limitate possibilità di overclockare la CPU o le RAM, oppure che siano assemblate in case molto compatti, o dotati di un’areazione non eccezionale, che vanno a pregiudicare proprio l'overclock dei componenti.
La mia precedente base per i test, basata su un banchetto Cooler Master Lab (Qui utilizzato nella recensione del Sempron X2 190 nel lontano 2012)
Invece, chi assembla una configurazione su misura scegliendo personalmente la componentistica, spesso punta su componenti di alto livello, studiati per overclock anche spinti (Questo non vuol comunque dire che overclockerà la CPU o al scheda video: spesso si comprano questi componenti giusto per - come si dice in Romagna - "fàr lo sburòn"). Proprio per questo motivo le ventole abbondano, ed i cabinet sono frequentemente dei Midi Tower o dei Tower piuttosto generosi in fatto di dimensioni. Nasce così la necessità di avere anche una configurazione in grado di emulare questa possibilità.
A questo punto si dovrebbe fare una scelta: utilizzare una configurazione "tranquilla", sfruttando un case midi tower, oppure una configurazione "tirata", magari su un banchetto open-air?In molti si domandano perché recensire una scheda madre low-end su una CPU Octa Core con un alimentatore da 1200W, ad esempio.
Non volendo optare per una sola di queste configurazioni, ed al contempo non potendo/volendo utilizzare due configurazioni distinte, ho trovato la soluzione perfetta - dal mio punto di vista - scegliendo lo Shuttle XPC SZ170R8, in grado di coniugare le caratteristiche di entrambe queste categorie di prodotti in maniera più che discreta.
Specifiche Tecniche dello Shuttle XPC SZ170R8
Pagina ufficiale dello Shuttle XPC SZ170R8
Lo Shuttle XPC SZ170R8 è disponibile al prezzo di circa 330 Euro (Amazon.it)
Il Mini PC di Shuttle giunge a noi in una elegante confezione bianca, con alcuni disegni stilizzati in grigio. Oltre ad essere minimale, risulta anche decisamente solida, grazie alle generose protezioni che avvolgono il case. Oltre a questo, troviamo una scatola contenente il DVD dei driver, quattro cavi SATA III, alcune viti, una fascetta e la pasta termoconduttiva.
Lo Shuttle XPC SZ170R8 è caratterizzato da una struttura compatta, ma allo stesso tempo imponente per quanto riguarda sia la solidità sia la qualità. Le plastiche frontali non presentano imperfezioni, mentre il metallo è stato satinato a regola d’arte. Frontalmente, nascoste da uno sportellino a pressione, troviamo due porte USB 3.0 e due jack audio (Audio-In & Audio-out). Nella parte posteriore troviamo una quantità incredibile di porte: 6 porte USB 3.0, 1 porta eSATA, 5 jack audio (Jack-In, Jack-Out, Jack-Side, Jack-Rear, Jack-Center), 1 porta Ethernet, 2 DisplayPort ed una porta HDMI. Non manca, inoltre, il comodo tasto per il reset del BIOS.
Aperto il case, notiamo subito l’estrema cura per i particolari: il coperchio del case è stato perfettamente verniciato anche internamente (cosa non scontata!), mentre il telaio in acciaio è stato levigato alla perfezione. Sono completamente assenti linee di fusione o di taglio, quindi è praticamente impossibile ferirsi lavorandoci. Tutte le grate e gli sbocchi delle ventole sono protette da griglie antipolvere smontabili e lavabili (Davvero un tocco di classe da parte di Shuttle!).
Il cestello per gli HDD da 3.5” (4 slot disponibili) è smontabile, così da facilitare l’installazione dei drive, mentre sfortunatamente mancano del tutto degli slot da 2.5” nativi. Per sopperire a questa mancanza sarà necessario utilizzare gli adattatori che solitamente le varie aziende mettono in bundle con i propri SSD (ad esempio, OCZ). V’è in vendita anche un adattatore ad hoc di Shuttle, ma si tratta di una soluzione un po’ troppo costosa dal mio punto di vista (PHD3 HDD Rack, a circa 18 Euro).
Eccellente il dissipatore semi-passivo, dotato di quattro heatpipe, raffreddato dalla ventola in estrazione, in combinazione con quella frontale in aspirazione. Questa soluzione mitiga la necessità di utilizzare un numero maggiore di ventole, garantendo sia un ottimo comfort acustico sia una buona capacità dissipante. Anche durante lo stress test di AIDA64 le temperature sono risultate più che buone, nonostante le ventole siano rimaste pressoché inudibili. L'unica pecca che abbiamo riscontrato è l'ultilizzo del sistema di aggancio a clip del dissipatore. Sinceramente avremmo preferito un più solido sistema a viti, in grado affrire una migliore presa del dissipatore sul IHS della CPU.
Lo Shuttle XPC SZ170R8 giunge con un alimentatore da 500W 80+ Silver di eccellente qualità, più che sufficiente per una configurazione di medio livello che strizza l’occhio all’overclock moderato. Si tratta di un buon compromesso tra i più economici 80+ Bronze, e gli eccessivamente costosi 80+ Gold e Platinum. L'alimentatore è dotato di tre linee +12v (16A, 16A, 17A) in grado di erogare di picco ben 49A. Si tratta di un'unità in grado di reggere senza problemi una GeForce GTX1080 o una Radeon Fury.
Ugualmente, la scheda madre risulta ben studiata: non solo sono presenti le porte di espansione che andavo cercando (M.2, Mini PCIe), ma garantisce anche la possibilità di overclockare la CPU e le memorie RAM. Non si tratta sicuramente di una soluzione al livello di quelle di Asus o Gigabyte specificatamente progettate per questo compito, ma non risulta neppure una soluzione avida di opzioni al pari di quelle presenti in molte configurazione pre-assemblate. È quindi il perfetto incontro tra questi due mondi. La presenza del chipset Z170, attuale punta di diamante dell'offerta Intel per la piattaforma Socket 1151, ci permetterà di testare a fondo qualsiasi componente hardware, in quanto vengono supportate tutte le più moderne feature (Ad esempio, la NVMe utilizzata nella recensione del SSD RD400 di OCZ-Toshiba). In ultimo, la possibilità di utilizzare anche la porta Seriale attraverso un comodo adattatore non va assolutamente sottovalutata.
Questo primo articolo dedicato alla nascita della mia configurazione di test si conclude qui, con la presentazione della triade Case-Scheda Madre-Alimentatore, in questo caso racchiusa in un unico, eccezionale prodotto, lo Shuttle XPC SZ170R8. Ho scelto proprio questo, concludendo, perché lo reputo il perfetto ricettacolo di due mondi completamente distinti: quello degli utenti casalinghi meno smaliziati, e quello degli utenti Enthusiast. Se da una parte non offre la stessa predisposizione all’overclock della componentistica più costosa, dall’altro lato l’ingegnerizzazione ricorda molto quella dei PC pre-assemblati, il tutto però condito da una qualità costruttiva di altissimo livello.
Questa base mi permetterà quindi di assemblare un PC equilibrato, che mi potrà garantire una maggiore veridicità nei risultati (temperature, consumi, ecc), evitando tanto l’utilizzo di banchetti aperti, quanto di case eccessivamente compatti.
Poiché lo abbiamo scelto tra un numeroso elenco di contendenti, lo Shuttle XPC SZ170R8 non può non meritarsi il nostro premio. Finisce qui questa prima puntata, mentre la prossima settimana parleremo della CPU scelta per la nostra configurazione di test, l'i7-6700K di Intel.