Al ConFab 2014 di Las Vegas, tenutosi tra il 22 e il 25 giugno, si è parlato in maniera approfondita di tutte le tecnologie produttive che sono attualmente allo studio e che dovrebbero venire utilizzate nei prossimi anni. Si è parlato dei 10nm e dei 7nm, della tecnologia EUV di ASML, di altre sfide tecnologiche, ma soprattutto si è parlato dei costi che, come abbiamo già avuto modo di anticipare, sono decisamente sostenuti.
Particolare interesse ha attirato l'intervento di Roawen Chen, Senior Vice President of Global Operation presso Qualcomm, il quale ha messo ben in chiaro, una volta per tutte, perché la casa statunitense è convinta che la Legge di Moore sia morta. Non per un odio viscerale nei confronti della conterranea Intel, quanto per una considerazione molto più pragmatica: i costi.
Chen ha affermato: “The ride with Moore’s Law will eventually end, but not because of a technical reason, but because of a financial reason. I don’t think there will be enough volume for 7nm and below to make it a good ROI”. Un ragionamento che non fa una grinza, se già oggi consideriamo che i 20nm sono decisamente più costosi rispetto ai 28nm, e che i 16/14nm FinFET lo saranno ancora di più. Se fino ai 28nm, ad ogni passaggio di nodo, i costi diminuivano (sia per la fonderia sia per il cliente), adesso si sta assistendo ad un trend opposto: i nuovi nodi potranno sfruttarli solo quelle case in grado di vendere i propri prodotti in grande numero e con un elevato ricarico sul prezzo (non è un caso che la prima azienda a sfruttare i 20nm di TSMC sia Apple). Per questo motivo i 28nm avranno una vita ancora molto lunga.
Quale è allora la soluzione? Innovare non cercando di aumentare all'infinito le prestazioni di un prodotto, quanto piuttosto cercando di affinarlo, attraverso l'integrazione di più funzionalità (nel caso di SoC), di SIMD (nel caso di processori), e via di questo passo: “Not everything demands Moore’s Law. A lot of future, killer apps don’t need leading edge. You don’t need to migrate everything to leading edge” ha affermato sempre Chen.