La Board of Directors di TSMC, dopo un 2014 straordinario, ha deciso che nel 2015 il capitale da dedicare agli aggiornamenti degli impianti produttivi (Capital Expenditures) aumenterà di oltre il 20% rispetto al 2014, decretando di fatto il sorpasso nei confronti di Intel, la quale deteneva il primato in questo ambito dalla fine degli anni '80. Dopo oltre 25 anni di predominio, quindi, Intel sembra verrà superata da una fonderia Pure-Play.
Secondo quanto è riportato nei rispettivi documenti relativi ai dati finanziari del 2014, Intel ha in previsione di spendere 10,5 mld di dollari (+/- 0,5 mld) nell'aggiornamento dei propri impianti, mentre TSMC ha previsto di spendere la bellezza di 12 mld di dollari (+/- 0,5 mld) per il medesimo proponimento.
Questo notevole incremento da parte di TSMC è stato determinato dalla notevole quantità di ordini che Apple è in grado di piazzare presso le proprie fonderie, unito al fatto che molte altre aziende fabless (come MediaTek, Xilinx ed Altera) hanno in previsione di produrre, o stanno già producendo, i propri chip con il nodo da 20nm. Le commesse di Apple si sono rivelate così proficue, che già dopo appena sei mesi i 20nm garantiscono oltre il 21% del fatturato dell'azienda. Per raggiungere la medesima percentuale, i 28nm hanno impiegato quasi un anno e mezzo.
Se, come ha affermato TSMC, Apple ha intenzione di produrre con i 16nm FinFET altri SoC (probabilmente l'A10), l'incremento di capitale è d'obbligo, in quanto i fondi investititi si ripagheranno in un arco di tempo molto breve. La dirigenza di TSMC è tanto fiduciosa in questa scaletta che ha intenzione di iniziare la produzione trial con i 10nm (nodo successivo ai 16nm) già quest'anno, così da iniziare la produzione in massa nel 4Q2016 o ad inizio 2017. L'ampliamento delle linee produttive, inoltre, dovrebbe permettere la creazione di ulteriori 7.000 posti di lavoro (Fonte: Taipei Times)