Secondo una voce che ci è giunta, alcune aziende Fabless avrebbero richiesto la realizzazione dei nodi FD-SOI a 40nm e 65nm. Queste richieste sono arrivate a STMicroelectronics (sviluppatrice della tecnologia FD-SOI a partire dai 28nm) e Soitec (realizzatrice dei Wafer), in quanto tali nodi offrirebbero la possibilità di produrre chip in grado di operare con una minore tensione di funzionamento a parità di frequenza, rispetto ai nodi BULK concorrenti, costando al contempo decisamente meno.

 

 

Di queste particolari caratteristiche della tecnologia FD-SOI abbiamo parlato in passato diverse volte (qui una news), ed il fatto che sia Samsung sia Sony abbiano deciso di adottarla per la produzione di chip dedicati all'IoT e al Mobile, ed i partner del progetto comunitario EUROSERVER l'abbiano scelta per la produzione di SoC di classe Server, dovrebbe diradare gli ultimi dubbi rimasti.

La richiesta di portare l'FD-SOI sui 40nm e 65nm, quindi, non dovrebbe meravigliare, in quanto sono nodi ancora molto utilizzati, soprattutto nel mercato Embedded (Automotive, Aerospaziale, ecc.) e dell'Automazione Industriale. Il fatturato di TSMC, proprio grazie a questi mercati, ad esempio, è garantito per circa il 50% dai processi produttivi che partono dai 32nm e giungono fino ai 350nm, quindi molte aziende hanno tutto l'interesse nel migliorare i propri profitti e massimizzare le rese, nel caso se ne presentasse l'occasione.

Al momento, comunque, non abbiamo ulteriori informazioni riguardo alle case che hanno fatto richiesta di questi nodi. Rimaniamo in attesa di conferme.