Anche il governo sud coreano, spinto da Samsung, LG e le altre aziende di casa che operano nel mercato Mobile, nel febbraio del 2015 aveva deciso di avviare una procedura contro Qualcomm per pratiche di mercato scorrette, dopo che un’azione simile era stata portata a termine con successo dal governo cinese.
Ricapitolando brevemente, si accusa Qualcomm – azienda leader nel settore dei Modem LTE – di applicare prezzi troppo alti ai propri IP/brevetti dati in concessione alle aziende rivali che vogliono integrare questi modem nei propri SoC. Con queste azioni legali, Cina e Sud Corea vogliono costringere Qualcomm a rivedere al ribasso il costo di queste licenze (e la Cina ci è riuscita) per favorire le aziende locali. Questo avrà due effetti importanti: Qualcomm vedrà ridursi considerevolmente i proventi delle licenze (attualmente pari al 50% circa del proprio fatturato), mentre le aziende rivali potranno evitare anni di Ricerca & Sviluppo integrando direttamente Modem LTE di eccellente qualità nei propri SoC. Alcuni, a questo punto, si chiedono giustamente se questo può definirsi un libero mercato.
Attualmente il governo sud coreano ha calcolato la multa in 900 mln di dollari. Vedremo se Qualcomm avrà intenzione di pagarla o meno: in Cina si è vista costretta a farlo per evitare di essere estromessa da un mercato di oltre 1.5 miliardi di persone … vorrà scendere a compromessi anche per non perdere il mercato coreano (circa 50 milioni d abitanti)?