Ormai è sotto gli occhi di tutti, gli HDD SSD hanno raggiunto dei prezzi davvero concorrenziali, e per la maggior parte dell’utenza anche la scusa del prezzo è ormai caduta: comprarsi un SSD, anche solo per provarlo, è alla portata di tutti.
Un Kingston o un Crucial da 128GB, Sata 3, si trova senza problemi a circa 70 euro. Questa situazione ha dato da pensare alle principali case produttrici di queste periferiche, tra cui San Disk.
Come è possibile leggere in questo articolo, gli utili generati dal comparto degli Hard Disk allo Stato Solido sono crollati miseramente negli ultimi sei mesi, e questo trend potrebbe continuare fino a metà 2013, quando finalmente saranno disponibili nuovi processi produttivi, così da abbattere i costi di produzione. Questo vuol dire, per l’utenza in particolare, che forse per metà 2013 potremmo trovare, sugli scaffali dei negozi, SSD dalla capienza di 240/248GB ad un prezzo inferiore ai 100 euro!
Nel mentre, SanDisk è alla ricerca di partner tecnologici per sopperire a queste difficoltà produttive, così da migliorare la possibilità di generare utili, e quello che più ispira la fiducia della casa statunitense è la nipponica Toshiba, con le sue NAND Flash BICS, di cui avevamo parlato.
La parola d’ordine per San Disk, e per le altre case produttrici di NAND Flash, è solo una, per il momento: rallentare il confronto sui prezzi per sopravvivere fino al cambio di processo produttivo. Non si vuole certo ripetere l’errore compiuto dai produttori degli HDD tradizionali.