Intel, detentrice nel mercato Mobile mondiale di un Market Share stimabile nella ragguardevole percentuale dello 0,2%, ha deciso di giocare tutte le proprie carte per cambiare in maniera decisa il non esaltante trend.

 

 

In India, uno dei mercati in cui la presenza di terminali Atom è più forte, ha presentato un terminale di fascia bassa, così da cercare di aumentare le quote di mercato. Debjani Ghosh, South Asia Managing Director presso Intel, ha affermato: “The first handset with Lava that we launched was a premium one. We learnt that it was important to have a portfolio and offer choice to the user. We will not have entry-level handsets but our smartphone range will be priced upwards of Rs 7,000 (99 euro, ndr)”.

Per attaccare tutte le fasce di mercato, e solo quelle più elevate (in verità con scarso successo), Intel ha deciso di spingere sulla realizzazione di SoC Atom utilizzando il processo produttivo a 22nm TriGate, così da abbattere costi (un SoC Atom attualmente costa tra le 2 e le 4 volte un SoC ARM) e i consumi (nei terminali Entry level la batteria ha un costo percentuale notevole rispetto al prezzo finale).

I primi SoC Atom a 22nm saranno commercializzati a metà del 2013. Intel cercherà di sfruttare il proprio vantaggio tecnologico per offrire un prodotto in grado di contrastare i rivali: non potendo sfruttare le caratteristiche di potenza elaborativa e di parsimonia energetica  dei SoC Atom (molto semplicemente perché non le possiede), la casa di Santa Clara sfrutterà un processo produttivo più avanzato per arrivare a questi obiettivi. Intel dovrà comunque agire in fretta. Le fonderie che producono SoC ARM hanno in cantiere delle roadmap molto aggressive, e nel 2014 questo vantaggio produttivo potrebbe essersi estinto.

Con i 22nm dovrebbe fare la propria comparsa il SoC Atom Silvermont: vedremo finalmente Intel competitiva nel settore mobile?