WinZip è uno di quei software che si può dire abbiano fatto la storia tra gli utenti di Windows, il primo e più famoso software consumer dedicato alla compressione dei file. Ancora oggi molti quando parlano di comprimere un file o una cartella, si riferiscono a questa azione con il verbo “zippare”, indipendentemente dall'algoritmo di compressione utilizzato (rar, 7z, ecc).
Quando ancora lo spazio su disco era considerato raro, visto il costo dei dischi rigidi, comprimere file e cartelle era quasi una priorità. Così, dopo WinZip, saltarono fuori altri programmi, oggi molto utilizzati in ambito casalingo. Alcuni resistono ancora, come WinRar e 7Zip, altri sono praticamente scomparsi, come WinAce.
Alcuni si domandano, utilizzando da diversi anni WinRar o 7Zip, come possa WinZip resistere ancora, essendo principalmente un software a pagamento (la versione shareware ha funzioni molto limitate). E ce lo siamo chiesti anche noi di Bits and Chips. Abbiamo quindi deciso di intervistare Jacques Lamontagne, Director of Marketing e Product Management di WinZip, così da averne una visione più ampia e chiara.
Le sorprese, come avrete modo di leggere, non mancano. Già navigando sul sito di WinZip si possono trovare informazioni molto interessanti, ad esempio nella pagina relativa ai clienti di spicco che lo utilizzano. Vi troviamo il Federal Bureau of Investigation (FBI), il Dipartimento della Difesa, il Dipartimento della Giustizia, l'U.S. Navy solo per citarne alcuni. Tra le multinazionali che ne fanno uso troviamo, tra le tante, la Coca-Cola, la Boeing e la Pfizer.
Cosa ha quindi di speciale WinZip per avere tanti clienti, e così importanti? Per scoprirlo non dovrete far altro che leggere la nostra intervista.