Al Computex 2016 di Taipei AMD ha mostrata la prima scheda video della nuova generazione Radeon basata su architettura Polaris. Si tratta della RX 480 dotata di GPU Polaris 10, costruita con il processo produttivo a 14nm FinFET e abbinata a 4/8GB di memoria video GDDR5 con bus a 256-bit. La scheda è stata annunciata ad un prezzo di partenza aggressivo di 199 Dollari (per la versione 4GB) e sarà disponibile sul mercato a partire dal 29 giugno.
Come previsto la casa di Sunnyvale ha inaugurato la nuova generazione di GPU partendo dal segmento medio del mercato per attingere direttamente al principale bacino di utenti videogiocatori, al contrario della rivale Nvidia che con le prime schede GeForce Pascal si è rivolta solo alla fascia alta.
Purtroppo AMD non ha svelato tutte le specifiche tecniche della GPU Polaris 10, limitandosi a comunicare solo le caratteristiche riportate nella tabella seguente:
La GPU Polaris 10 integra 36 CU (Compute Unit) per un totale di 2304 SP (Stream Processor) e 144 TMU (Texture Mapping Units). Manca il dettaglio fondamentale delle ROP (Raster Operations Pipeline), così come tutte le variazione apportate dall'architettura GCN4, mentre dal valore sulla potenza di elaborazione superiore a 5 Tflops possiamo ricavare una frequenza di clock del chip grafico superiore ai 1100Mhz (EDIT: AMD ha appena confermato il clock a 1266MHz). Le memorie video GDDR5 viaggiano a 8Gbps (affiancate al controller a 256-bit generano una bandwitch di 256 GB/s).
Durante la presentazione AMD ha enfatizzato il miglioramento sul profilo dell'efficienza energetica delle GPU Polaris rispetto alla propria precedente generazione, miglioramento ottenuto grazie al mix del nuovo processo produttivo 14nmFF (+70%) e dell'evoluzione/affinamento dell'architettura GCN (+65%). Letti così i numeri sono impressionanti (incremento di 2,8x nel rapporto tra prestazioni e Watt!) ma se consideriamo che la RX 480 ha lo stesso TDP della GTX 1070 (150W) ed offre performance al livello della GTX 970/980 ricaviamo subito che Nvidia ha ancora un margine di vantaggio in questo campo.
Grande importanza è stata data anche al reparto VR (realtà virtuale) e alla modalità HDR: la scheda supporta a pieno i principali visori (Oculus Rift, HTC Vive ecc.) oltre alla tecnologia FreeSync ed è dotata di connettori video DP 1.3 e 1.4.
Parlando del sample di RX 480 reference mostrato al Computex notiamo una scheda che vista frontalmente riprende il design della Fury, pur utilizzando una ventola a turbina, e dietro svela un sistema di copertura che si estende bel oltre il PCB (in stile GTX 670/760 per intenderci). Il singolo connettore di alimentazione esterna a 6-pin ed il circuito d'ingresso sono studiati per operare tranquillamente oltre le specifiche PCI-SIG.
Chiudiamo con un simpatico confronto mostrato da AMD per accentuare le prestazioni di due Radeon RX 480 in Crossfire (500$ in totale) rispetto ad una singola GTX 1080 (700$) e per mettere in evidenza, ancora una volta, l'inutile sovrapprezzo imposto da Nvidia. Per dovere di cronaca bisogna dire che è stato utilizzato un gioco (Ashes of the Singularity) ottimizzato in maniera pesante per AMD e tale titolo in DX12 ha una particolare gestione del multi-GPU dove la percentuale di utilizzo delle due GPU (riportata nel grafico) conta ma non è fondamentale per le sole performance.