Questo è quanto trapela se diamo ragione a quanto scrivono Fudzilla (lato nVidia) e WccfTech (lato AMD): le due case, rivali storiche, starebbero per dare gli ultimi ritocchi alle prossime famiglie di GPU, rispettivamente Maxwell e Pirate Island.

 

 


Da mesi affermiamo che i 20nm SOC di TSMC, declinati nelle varianti LP (Low Power) e SLP (Super Low Power), non sono il nodo adatto per la produzione di GPU dalla superfice estesa e di fascia medio-alta. Di questo problema hanno parlato sia Carl Wakeland, Fellow Design Engineer presso AMD, sia Barry Pangrle, Senior Power Methodology Engineer presso NVIDIA. Se poi aggiungiamo il fatto che TSMC sia al momento altamente impegnata con Apple, Qualcomm e Xilinx, le aziende per cui ha realizzato espressamente i 20nm SOC, si può già concludere che queste GPU a 20nm potrebbero non vedere mai la luce, o la potrebbero vedere solo in quantità limitate.


Analizzando più nel dettaglio quanto ci ha fornito WccfTech, possiamo comunque estrapolare altri dati di cui parlare. Partiamo dalle frequenze di funzionamento delle nuove Radeon. Secondo WccfTech le nuove Radeon dovrebbero avere delle frequenze operative pari o maggiori alle attuali GPU, ed al contempo dovrebbero avere una superficie similare, nonostante l'aumento delle CU: i 20nm garantiscono quasi un raddoppio dei transistor per mm2.


Caratteristiche in linea con quanto abbiamo riportato: "Rispetto ai 28nm HPM, il nuovo 20nm SOC dovrebbe offrire un 30% di frequenza in più, il 25% di consumo in meno ed una densità di transistor pari a x1,9 (quasi doppia)". Poiché le attuali GPU utilizzano i 28nm HPP, i quali garantiscono un boost nelle frequenze di circa 25-30% rispetto ai 28nm HPM, i dati relativi alle Radeon sarebbero verosimili ... in linea teorica.


Il problema che AMD e nVidia si troveranno ad offrontare riguarda le tensioni di funzionamento. I 20nm SOC di TSMC danno il meglio con tensioni basse, al fine di limitare le correnti di leakage e i consumi. Far funzionare chip tanto complessi a quelle frequenze potrebbe portare a consumi più elevati rispetto a quello delle attuali GPU. Il principale vantaggio dei 20nm, il minor consumo elettrico, andrebbe perso. Si avrebbe solamente  un vantaggio velocistico.


In ultimo, i 20nm costeranno circa il 40% in più dei 28nm, quindi è possibile che le nuove schede video possano portare ad un aumento dei prezzi di listino.
Se davvero AMD e nVidia dovessero uscire con delle GPU a 20nm è probabile che qualcuno possa rimanere deluso: o si avranno prestazioni poco superiori alla generazione attuale, al fine di decurtare i consumi, o si avranno prestazioni ottime, annullando i vantaggi energetici dei 20nm.