Mentre HyniX e Samsung hanno deciso di puntare dritto alla produzione di memorie video HBM, Micron resta in una posizione più conservativa e prova a mantenere viva la tecnologia delle memorie GDDR5 - anche sulla prossima generazione di schede video di AMD e Nvidia - grazie allo sviluppo dei chip GDDR5X.
L'alternativa offerta dall'azienda americana che opera nel settori dei semiconduttori ai due principali produttori di GPU è economicamente più conveniente, visto che non richiede l'implementazione di nuovi IMC "ultra-width" e soprattutto non necessita della realizzazione dello strato d'interposer tra il die ed il package del core grafico.
Le GDDR5X sono sostanzialmente delle GDDR5 pompate grazie al raddoppio del prefetch, che passa da 8n a 16n (un metodo tradizionale ma che garantisce risultati sicuri). Per il 2016 Micron punta a realizzare GDDR5X da 10-12 Gbps (ricordiamo che l'attuale tecnologia GDDR5 si ferma massimo 8Gbps) e per il 2018 fissa la soglia dei 16 Gbps.
Tradotto: Micron mira a raggiungere le stesse prestazioni delle GDDR5 montate su schede grafiche con interfaccia 256/512-bit dimezzando l'ampiezza del bus (quindi con interfacce a 128/256-bit).
Soluzione interessante, suprattutto in chiave GPU mainstream, ma che potrebbe trovare spazio anche in abbinamento ad alcune GPU di fascia superiore con bus a 512-bit.