Sapphire R9 270 Dual-X: veloce nei giochi e moderata nei consumi

In un arco di tempo pari a 30 giorni AMD ha inondato il mercato con numerose schede video della famiglia Radeon R9 ed R7, andando a coprire tutti i principali segmenti di mercato. Nella fascia enthusiast sono arrivate le Radeon R9 290X ed R9 290 basate sulla nuovissima GPU Hawaii, mentre in quella alta e medio-alta c'è stato un riposizionamento dei chip Tahiti e Pitcairn rispettivamente con le R9 280X ed R9 270X. Il target mainstream ha visto la conferma di Bonaire con la R7 260X e quello entry level ha segnato il debutto delle GPU Oland anche nel mercato retail.

L'aggiornamento è stato rapito, ma il lavoro del produttore americano non è ancora terminato. Adesso l'obiettivo è quello di andare a riempire gli spazi liberi tra i vari segmenti con le cosiddette soluzioni intermedie in modo da rendere ancora più precisa la scelta per l'utente in procinto di acquistare una nuova scheda video. Anche se in questo momento nella fascia alta ci sono divari che possono arrivare a 100 Euro tra una scheda e l'altra, AMD ha deciso d'iniziare l'operazione di affinamento partendo da una fetta ben precisa: quella che va dai 150 ai 200 Euro. Da tempo sia AMD che Nvidia posizionano in questo piccolo spazio le schede video con il miglior compromesso tra prezzo e performance in relazione ai consumi.

AMD affida questa missione alla nuova Radeon R9 270 (senza "X"), scheda che debutta ufficialmente oggi nel mercato europeo a 134€ + IVA ed in quello nord-americano a 169 Dollari. La finalità della R9 270 è di cercare il giusto compromesso tra i consumi bassi delle schede basate su GPU Bonaire (HD 7790/R7 260X) e l'elevate prestazioni in ambito gaming a 1080p offerte dai chip Pitcairn XT (HD 7870/R9 270X). Attualmente tale compito è sostenuto dalla HD 7850 (Pitcairn PRO), ma la schede è in EOL (end-of-life) e ormai non ha sufficiente potenza per superera l'ultimo aggiornamento di clock fatto a Bonaire.

Non avendo a disposizione un nuovo chip e non potendo potenziare ulteriormente Bonaire l'unica soluzione per AMD era quella di intervenire ancora su Pitcairn. L'ottima resa di Pitcairn da parte della fonderia di TMSC consente alla casa di Sunnyvale di poter contare su un vasto numero di chip fully-unlocked (con tutti i 1280 SPs abilitati) da poter utilizzare sia sulla R9 270X che sulla R9 270. La differenza tra il Pitcairn della R9 270X e quello della R9 270 la fanno, oltre ai nuovi nomi dati da AMD (Curacao XT e Curacao PRO), i 100 MHz di clock in meno che caratterizzato la R9 270 e che consentono ad AMD e ai partner di diminuire la tensione di alimentazione di circa 30mV per abbassare il consumo complessivo della scheda a 150W, rimuovendo anche il secondo connettore PCIe AUX a 6-pin per l'alimentazione supplementare. 

La versione di R9 270 provata da noi è la Dual-X di Sapphire, scheda che prende il nome dal caratteristico sistema di raffreddamento a doppia ventola con heatpipe maggiorate che il produttore di Hong Kong utilizza da quasi tre generazioni di schede video. Salgono leggermente le frequenze di clock della GPU (anche se di appena 25 MHz) ma fortunatamente il prezzo ufficiale resta quello consigliato da AMD. Inoltre la schede rientra nel nuovo bundle proposto da AMD per le serie R9 che sveleremo nelle prossime pagine.

*Typical Board Power