In occasione della tappa giapponese della GTC (GPU Technology Conference), tenutasi la scorsa settimana, Nvidia ha parlato dell'architettura Pascal che caratterizzerà le prossime GPU previste per la metà del 2016.
In realtà - a parte la pubblicazione di un paio di slide aggiornate - la casa di Santa Clara non ha aggiunto nulla di nuovo rispetto a quello che si sapeva da tempo. Come riportato circa un anno e mezzo fa, Pascal è un'architettura di transizione tra Maxwell e Volta. I cambiamenti all'organizzazione interna dello shader-core non saranno paragonabili a quelli fatti con il passaggio da Fermi a Kepler o da Kepler a Maxwell e per questo Nvidia stessa sembra non voler alzare troppo il livello delle aspettative (almeno questo è quanto emerso fino ad ora, nDA). Grazie al grado di efficienza raggiunto con Maxwell il produttore americano ora può puntare a far impennare in maniera decisa le prestazioni in ambito desktop sfruttando semplicemente il nuovo processo produttivo a 16nm FinFET di TSMC ed inserendo la grande novità delle memorie HBM2.
Diverso il discorso nel campo computing/professionale dove Pascal proporrà tante modifiche micro-architetturali e si avvantaggerà su Maxwell per il supporto alla memoria virtuale condivisa (tra GPU e CPU), per i calcoli in FP16 (con rapporto 2:1), per il ritorno di quelli in FP64 e per l'introduzione del bus NVlink che velocizza il multi-GPU in parallelo.