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Il mercato dei NAS è in questi anni in rapidissima espansione, ed ormai quasi ogni famiglia ne ha uno in casa tanto sono diventati economici. Il boom del mercato Mobile, unitamente all'improponibile numero di filmati e di foto che ogni giorno una persona produce (rispetto all'era dell'analogico), ha reso necessario all'utenza di munirsi di strumenti atti allo storage di una sempre maggiore mole di dati.

 

 

Non è un caso, quindi, che anche i tre grandi produttori di HDD (Western Digital, Seagate e Toshiba) abbiano a listino dei drive dedicati a questi specifici prodotti, e che gli store online abbiano i propri cataloghi straripanti di NAS adatti ad ogni tipologia di utenza.

A guidare questa invasione ci sono tre aziende (in rigoroso ordine alfabetico): QNAP, Synology e Thecus. Proprio di quest'ultima vogliamo parlare oggi, grazie all'intervista che ci ha concesso Ortolachipi Unai, Regional Marketing Manager, al fine di conoscere meglio sia il settore dei NAS, sia l'azienda stessa. Fondata nel 2004, Thecus nell'arco di appena un decennio è riuscita a diventare un punto di riferimento inamovibile per il settore dei NAS tanto nel mercato Consumer quanto in quello Enterprise, puntando soprattutto sulla qualità assoluta dei propri prodotti. Di tutto questo, comunque, ci darà conferma Unai durante l'intervista.

In questa breve introduzione alla stessa, vorrei puntare i riflettori su di un'interessante affermazione di Unai, riguardo le potenzialità di ARM nei confronti delle CPU x86. Nei mesi scorsi abbiamo realizzato diverse comparative a riguardo (qui l'ultima), ed abbiamo notato come i SoC ARM siano diventati abbastanza potenti per un utilizzo in PC di fascia Entry-Level. Cosa ferma, allora, le aziende come HP, Dell e Lenovo dal proporli in grande numero nei propri Notebook? Unai afferma: “La potenza delle CPU ARM sta aumentando sempre più; comunque, il software e le applicazioni sono ancora attualmente più facili da realizzare sulla piattaforma x86. Dal punto di vista dei osti, ARM è buono, ma considerando lo sviluppo del software, ed il suo mantenimento, x86 è ancora la soluzione migliore”. Attualmente ARM è l'architettura dominante nel mercato Mobile, e lo è diventata per un secondo motivo oltre a quello dell'economicità: non esisteva ancora uno standard de facto riguardante il software quando Apple creò lo "smartphone moderno" con il primo iPhone. Google ha coperto questa mancanza con Android, scritto principalmente per ARM, anche attraverso la presentazione di diversi tool di sviluppo. Questo ha messo fuori gioco x86, e quindi Intel, incapace al tempo di cogliere le grandi potenzialità del mercato nascente. Nel mercato dei NAS (e, allargando il discorso, Server/Enterprise), ARM non ha ancora sfondato del tutto, non tanto per mancanze hardware, ma per l'eccessivo costo relativo allo sviluppo del software (va ricordato che i NAS esistono da molto più tempo rispetto agli Smartphone o Tablet): la maggior parte dei programmatori che lavorano in tali ambienti sono cresciuti a pane ed x86, la maggior parte dei software sono scritti per x86, ed i compilatori x86 sono su un altri pianeta rispetto a quelli ARM.

A questo punto una domanda sorge spontanea: quando il bacino di programmatori ARM si sarà allargato abbastanza, e la stessa ARM avrà dotato loro di compilatori efficaci, Intel riuscirà mantenere comunque la propria posizione dominante in questi settori? Domanda a cui oggi è difficile rispondere, considerata la quantità di "se".

Questo è uno dei tanti spunti di discussione che è stata capace di regalarci l'intervista ad Unai, quindi vi lasciamo alla sua lettura, sperando che possa offrire anche a voi altri interessani argomenti da analizzare (come, d'altra parte, sono state in grado di fare le altre interviste da noi pubblicate).

Ortolachipi Unai, Regional Marketing Manager presso Thecus Corp.


Link al sito ufficiale di Thecus