In questo periodo storico del mondo informatico si sta assistendo ad una rapida evoluzione, per non dire rivoluzione, circa le esigenze del grande pubblico. I classici PC Desktop e Notebook stanno cedendo il passo ad altri terminali più vicini alle esigenze, reali o meno, degli utenti: smartphone, tablet e PC ultraportatili in generale guadagnano costantemente quote di mercato, una situazione che sta spingendo case fino ad ora specializzate in prodotti tradizionali, Intel e AMD in primis, a cercare nuovi terreni di scontro, molto più remunerativi.
Tali mercati, dominati principalmente dai SoC (System on Chip), hanno avuto una crescita esponenziale nei recenti anni e le case specializzate, come ARM, Qualcomm, Texas Instruments, hanno visto crescere spaventosamente i propri utili, diventando delle piccole potenze economiche, mentre altre, come nVidia e Samsung, hanno saputo cogliere al balzo questa opportunità insediandosi come protagoniste in questo nuovo segmento.
Il SoC di nVidia Tegra 3
Le case sopra citate, da anni nel settore ultramobile, sono attualmente le uniche a comprendere perfettamente le esigenze del settore in questione, soprattutto perché in possesso del Know-How necessario a sviluppare soluzioni adeguate. Intel ed AMD stanno tentando di inserirsi con fatica, ma lo scarso successo avuto da Medfield di Intel, almeno per il momento, dimostra come i soldi non possano ingenerare conoscenze dal nulla.
Il settore dell'ultramobile non sta solo trasformando il mercato consumer, ma sta facendo cambiare radicalmente le cose in un mondo nascosto ai più ma legato ad esso a filo doppio: quello delle fonderie, i luoghi dove i chip destinati a questo mercato (ma anche tutti gli altri) vengono realizzati fisicamente.