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Nel marzo del 2012 abbiamo pubblicato un breve approfondimento relativo ai soli produttori di Dram e NAND Flash, spiegando la situazione dei mercati in cui si muovono e come si sarebbero potuti evolvere quest'ultimi.

 

 

Come potrete leggere nell'approfondimento citato, quasi tutto quanto era stato supposto si è avverato. L'incredibile aumento del prezzo delle Dram, l'acquisizione di Elpida da parte di Micron e il mantenersi stabile del prezzo delle NAND Flash.

Visto che le fonti da noi utilizzate si sono rivelate affidabili, cosa ci dovremo aspettare per i prossimi 12 mesi? Scopriamolo subito.

 


Con il taglio della produzione da parte di Samsung e Hynix, e i costi sopportati da Micron per l'acquisizione di Elpida, almeno per un altro anno un ritorno delle DDR3 ai prezzi cui siamo stati abituati non avverrà. Se si vuole procedere con l'upgrade della Ram è meglio farlo ora. Il prezzo delle Dram potrà solo aumentare nel prossimo futuro.

Questo aumento dei prezzi sarà aiutato anche da una situazione contingente, esterna agli stessi produttori. Sebbene questi si stiano impegnando per far aprire maggiormente il portafoglio all'utenza, i movimenti di mercato stanno dando loro una grossa mano.

Il grande successo di Tablet e Smartphone ha spostato il focus dei produttori verso le Dram dedicate ai settori mobile, in particolare le LPDDR2 e LPDDR3: “Robust mobile device demand continues to encourage DRAM suppliers to allocate more capacity to produce mobile DRAM chips resulting in a substantial decrease in their production for PCs, according to industry sources. The drop in commodity DRAM production has therefore caused a shortfall in supply, and buoyed the chip prices”.

Questo è dovuto ad un costante aumento delle vendite di terminali Mobile e ad una conseguente contrazione nelle vendite dei classici PC, Desktop e Notebook in particolare, come emerge anche da questo studio della International Data Corporation. Ma notizie al riguardo si ripetono ciclicamente su ogni portale dedicato al settore IT.

Le vendite di Tablet e Smartphone crescerà in maniera esponenziale, secondo le stime delle varie società di analisi, e sebbene questo non significhi un aumento degli utili per gli OEM e i produttori, come nel caso di ZTE, imporrà comunque un aumento di domanda per il settore delle Dram dedicate al Mobile.

Morgan Stanley, proprio per questo, ha recentemente consigliato a chi volesse investire nel settore IT di comprare azioni delle compagnie che si dedicano a questo mercato: Samsung, Hynix, ma anche Micron-Elpida e Nanya. L'aumento dei prezzi delle Dram si ripercuoterà, sicuramente in positivo, sui risultati finanziari di queste aziende. Nel prossimo trimestre si attende addirittura un aumento del 30% del prezzo delle DDR3 dedicate al mercato Desktop: “The market information advisory firm said that as the peak third-quarter season is approaching, sales of tablets in China will gather further momentum, which could drive the average price of DDR3 up to about US$30 in the quarter, an increase of around 30 percent from March”.

Da un certo punto di vista, quindi, non deve sorprendere che Samsung stia acquistando chip Dram LPDDR2 e LPDDR3 da compagnie esterne, come Elpida. Grazie a questa mossa Samsung, il principale produttore al mondo di Dram, può tenere sotto controllo tale mercato, gestendone flusso e prezzi. Attraverso questa posizione privilegiata la casa coreana può decidere implicitamente il prezzo degli Smartphone e dei Tablet concorrenti. I suoi prodotti di punta continueranno ad utilizzare i chip prodotti in casa, quindi a buon mercato, mentre per i modelli restanti utilizzerà Dram prodotte da terzi, a tutto vantaggio degli utili conseguibili. I concorrenti dovranno necessariamente acquistare Dram ad un costo elevato: "Any shortage of DRAM and NAND flash chips at Samsung will affect the global memory supply/demand balance, given that the vendor's in-house production capacity accounts for the biggest portion of the world total, the sources said".


In ultimo non va dimenticato che per la fine del 2013 queste aziende cominceranno a produrre le ram DDR4 in grossi volumi, in concomitanza con l'introduzione delle CPU Intel basate su Haswell dedicate al settore Server e Workstation. Le DDR3, a quel punto, cominceranno la propria parabola discendente.

Questo è quanto potrebbe accadere, molto probabilmente, nei prossimi mesi. Con l'arrivo in grande stile del nuovo colosso Micron-Elpida la situazione dovrebbe cambiare notevolmente (ultimo trimestre 2013), ma per il momento Samsung potrà gestire il vantaggio conseguito a proprio vantaggio.

 


Il mercato delle NAND Flash è in un momento critico sia per l'utente finale sia per i grossi OEM.

Il primo, l'utente, sta osservando una stagnazione dei prezzi degli SSD di taglio medio-piccolo (60-128GB) e una leggera discesa dei prezzi dei modelli dai tagli più elevati. Questa situazione si è venuta a creare per due motivi. Da una parte le aziende produttrici di NAND Flash stanno spostando la produzione verso processi produttivi più avanzati (dai 25-20nm ai 10nm), i quali saranno utilizzati per realizzare chip dalla capacità più elevata e dal minor costo. Dall'altra questo cambio di processo produttivo rende meno conveniente l'utilizzo dei chip NAND Flash realizzati con nodo a 20nm o superiore.

Oggi, quindi, comprare un SSD da 60 o 120GB è decisamente sconveniente. Addirittura i prezzi, per i motivi sopra citati, si sono alzati di circa il 15% rispetto al trimestre precedente. Proprio per questo gli OEM stanno procedendo all'eliminazione dai listini dei modelli con tagli inferiori ai 120/128GB, così da rendere i modelli da 240/256GB gli Entry Level entro l'anno 2014. All'utente, quindi, conviene aspettare circa 12 mesi per acquistare un SSD, se non ha fretta. Per tale data dovrebbe essere in grado di acquistare un modello da 240/256GB ad un prezzo di poco superiore agli attuali modelli da 60/64GB.  

Lo stesso pensiero è alla base delle scelte di molte grosse multinazionali impegnate nel settore Enterprise, tra cui IBM. Proprio la casa statunitense recentemente ha affermato che gli SSD di grosso taglio sono ormai diventati più convenienti rispetto agli HDD tradizionali. Consumi minori, sistemi di raffreddamento meno costosi, maggiore durata grazie all'assenza di parti meccaniche in movimento. Questi i vantaggi principali, come spiega Ambuj Goyal, General Manager presso IBM del reparto System Storage and Networking Business.

Per tali ragioni si prospetta una decisa diminuzione dei prezzi relativamente agli SSD di grosso taglio per la fine del 2013 e l'inizio del 2014.

 


Arrivati a questo punto, la situazione per l'utente finale non è propriamente rosea. Il prezzo delle Dram, e quindi delle memorie DDR3, è in deciso rialzo, mentre il costo degli SSD, almeno per tutto il 2013, si manterrà stabile.

L'upgrade del proprio PC, nel caso non ve ne fosse una reale necessità, si potrebbe anche posticipare di qualche mese, ma se si volesse costruire un PC da zero le soluzioni non sarebbero molte: o giocare al risparmio comprando il minimo indispensabile, per poi aggiornare nel 2014, o comprare quanto serve ora, non badando a spese. Mai come oggi, infatti, il mercato gioca contro l'utente e questo si va a ripercuotere anche in altre componenti. Le stesse schede video di fascia bassa, utilizzando le DDR3, hanno visto un leggero aumento del prezzo.

Ognuno dovrà decidere secondo le proprie possibilità e le proprie necessità, ma soprattutto dovrà farlo con la massima oculatezza. I tempi degli acquisti semplici sono finiti, almeno per il momento.