Il mercato delle NAND Flash è in un momento critico sia per l'utente finale sia per i grossi OEM.
Il primo, l'utente, sta osservando una stagnazione dei prezzi degli SSD di taglio medio-piccolo (60-128GB) e una leggera discesa dei prezzi dei modelli dai tagli più elevati. Questa situazione si è venuta a creare per due motivi. Da una parte le aziende produttrici di NAND Flash stanno spostando la produzione verso processi produttivi più avanzati (dai 25-20nm ai 10nm), i quali saranno utilizzati per realizzare chip dalla capacità più elevata e dal minor costo. Dall'altra questo cambio di processo produttivo rende meno conveniente l'utilizzo dei chip NAND Flash realizzati con nodo a 20nm o superiore.
Oggi, quindi, comprare un SSD da 60 o 120GB è decisamente sconveniente. Addirittura i prezzi, per i motivi sopra citati, si sono alzati di circa il 15% rispetto al trimestre precedente. Proprio per questo gli OEM stanno procedendo all'eliminazione dai listini dei modelli con tagli inferiori ai 120/128GB, così da rendere i modelli da 240/256GB gli Entry Level entro l'anno 2014. All'utente, quindi, conviene aspettare circa 12 mesi per acquistare un SSD, se non ha fretta. Per tale data dovrebbe essere in grado di acquistare un modello da 240/256GB ad un prezzo di poco superiore agli attuali modelli da 60/64GB.
Lo stesso pensiero è alla base delle scelte di molte grosse multinazionali impegnate nel settore Enterprise, tra cui IBM. Proprio la casa statunitense recentemente ha affermato che gli SSD di grosso taglio sono ormai diventati più convenienti rispetto agli HDD tradizionali. Consumi minori, sistemi di raffreddamento meno costosi, maggiore durata grazie all'assenza di parti meccaniche in movimento. Questi i vantaggi principali, come spiega Ambuj Goyal, General Manager presso IBM del reparto System Storage and Networking Business.
Per tali ragioni si prospetta una decisa diminuzione dei prezzi relativamente agli SSD di grosso taglio per la fine del 2013 e l'inizio del 2014.