Domanda particolarmente difficile.
Inviato: giovedì 11 aprile 2013, 16:02
Qualche sera fa stavo discutendo con mio zio (ingegnere elettronico, ex dipendent Sony Ericsson) dell'evoluzione dei processori e del rapporto frequenza/tensione. Col passare degli anni le frequenze sono aumentate mentre le tensioni sono diminuite, questo fatto è dovuto alle cariche dentro ai transistor, le quali per poter passare da un polo all'altro con una frequenza più grande, devono essere minori (in breve, il transistor è utilizzato per amlificare segnali e per inversioni di polarità: dentro esso vi sono cariche positive e negative - elettroni liberi e "lacune", create dalla fusione tra il semiconduttore utilizzato ed un altro materiale del 5° gruppo della tavola degli elementi chimici; in questo modo viene a crearsi un semiconduttore drogato - le quali si concentrano in una "soglia" creando un campo elettrico). Per poter far funzionare i transistor a frequenze più alte si è dovuto sensibilmente diminuire la tensione fornita.
Ora: noi tutto overclocker sappiamo bene che ad un aumento di Hz ci dev'essere anche un aumento di tensione. Ho chiesto a svariati professori di elettronica, informatica e sistemi ma solo uno è riuscito a darmi una risposta plausibile ma non certa. L'ipotesi di uno dei professori è stata questa: per sopperire all'aumento del rumore causato dall'innalzamento della frequenza c'è bisogno di un surplus di V. Cosa che puzza parecchio, dato il fatto che un aumento del valore picco-picco non sarebbe sufficiente nel caso il rumore fosse talmente alto da non far funzionare il chip (oltretutto basta aver studiato un po' di comparatori - isteresi in particolare - per capire che in fondo questa soluzione non può essere così veritiera).
Ho quindi fatto una mia ipotesi, che comunque ritengo un qualcosa di insufficientemente quantificabile. La tensione applicata da BIOS a CPU, RAM e resto non è la vera differenza di potenziale data da mangiare ai componenti, ma è un valore che viene gestito dal chipset il quale deve adattare le sue politiche a frequenze maggiori.
Voi cosa pensate di tutto questo? Che soluzione proporreste?
Ora: noi tutto overclocker sappiamo bene che ad un aumento di Hz ci dev'essere anche un aumento di tensione. Ho chiesto a svariati professori di elettronica, informatica e sistemi ma solo uno è riuscito a darmi una risposta plausibile ma non certa. L'ipotesi di uno dei professori è stata questa: per sopperire all'aumento del rumore causato dall'innalzamento della frequenza c'è bisogno di un surplus di V. Cosa che puzza parecchio, dato il fatto che un aumento del valore picco-picco non sarebbe sufficiente nel caso il rumore fosse talmente alto da non far funzionare il chip (oltretutto basta aver studiato un po' di comparatori - isteresi in particolare - per capire che in fondo questa soluzione non può essere così veritiera).
Ho quindi fatto una mia ipotesi, che comunque ritengo un qualcosa di insufficientemente quantificabile. La tensione applicata da BIOS a CPU, RAM e resto non è la vera differenza di potenziale data da mangiare ai componenti, ma è un valore che viene gestito dal chipset il quale deve adattare le sue politiche a frequenze maggiori.
Voi cosa pensate di tutto questo? Che soluzione proporreste?