Google vuol farsi da sé le CPU per i propri Server. Cosa comporterebbe?

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Alessio89
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Re: Google vuol farsi da sé le CPU per i propri Server. Cosa

Messaggio da Alessio89 »

i dati online infatti li tengono su memoria di sistema e memoria di massa quando non più "attivi" (esempio: file da scaricare di grosse dimensioni, come le mappe di google earth, gran parte delle cagate social, e probabilmente tutto quello che riguarda le ricerca effettuata "di rado").

la struttura a grafo (semplifichiamo) di un motore di ricerca trae ENORME vantaggio da un'architettura che spinge molto sulle SIMD visto che è il modo più semplice per parallelizzare le istruzioni.

Ora non so l'hardware attuale dei server google principali, ma presto potremmo vederci pure delle GPU(dedicate a breve termine, oppure integrate a medio termine).

dobermann77
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Re: Google vuol farsi da sé le CPU per i propri Server. Cosa

Messaggio da dobermann77 »

Alessio89 ha scritto:A quanto pare a Mountain View hanno soldi da buttare...
Condivido pienamente, non hanno le conoscenze.

D'altronde, Sony lo ha capito, e ha cestinato CELL per passare alle APU AMD nelle PSX.
Progettare una CPU costa, se gia' ne esistono di soddisfacenti dubito che la cosa risulti conveniente.

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Fottemberg
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Re: Google vuol farsi da sé le CPU per i propri Server. Cosa

Messaggio da Fottemberg »

Quindi non sarebbe male realizzare un SoC ARM solo con le SIMD che servono, se riescono a pagarlo a 15 dollari al pezzo, invece dei 50 dollari necessari per un ATOM o i 200 dollari per uno Xeon ... :U
PC: CoolerMaster MasterBox Q300P, AMD Ryzen 7 5800X, Thermalright Peerless Assassin 120 SE, GIGABYTE B550M AORUS ELITE, 2x32GB Patriot Viper DDR4-3600, Asus Dual RX6650XT 8GB, SSD Toshiba RC500 512GB, SSD Lexar NM790 2TB, CoolerMaster V650 Gold, Windows 11 Home
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Alessio89
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Re: Google vuol farsi da sé le CPU per i propri Server. Cosa

Messaggio da Alessio89 »

vedremo come si evolveranno le architetture ARM64, per ora seguono telefoni e puttanate varie, il che li rende... semplicemente inutili, si deve andare ben oltre l'A15 che anche se ha uno space address a 40bit i processi continuano ad essere a 32bit.. se poi ci mettiamo l'inefficienza dei compilatori attuali, compreso il tanto amato gcc, nello sfruttare le estensioni ARM NEON... questo è del 2009, ma oggi la situazione non è molto diversa, i compilatori ARM fanno ancora defecare nell'uso delle SIMD, in pratica siamo ancora qui: http://hilbert-space.de/?p=22

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Fottemberg
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Re: Google vuol farsi da sé le CPU per i propri Server. Cosa

Messaggio da Fottemberg »

Le necessità di mercato faranno automaticamente evolvere anche i compilatori. La solita legge della domanda e dell'offerta, anche nell'ambito della ricerca. :sisi:
PC: CoolerMaster MasterBox Q300P, AMD Ryzen 7 5800X, Thermalright Peerless Assassin 120 SE, GIGABYTE B550M AORUS ELITE, 2x32GB Patriot Viper DDR4-3600, Asus Dual RX6650XT 8GB, SSD Toshiba RC500 512GB, SSD Lexar NM790 2TB, CoolerMaster V650 Gold, Windows 11 Home
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Alessio89
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Re: Google vuol farsi da sé le CPU per i propri Server. Cosa

Messaggio da Alessio89 »

l'unico compilatore commerciale degno di nota per ARM (32 bit) è by Microsoft, che ci lavora da quando esiste windows ce per ARM, ovvero dall'era 95/98... e non è che sia molto migliore degli altri..

Cesoia
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Re: Google vuol farsi da sé le CPU per i propri Server. Cosa

Messaggio da Cesoia »

Ecco qua l'ennesima conferma della direzione intrapresa dal mercato.Tutti vogliono ARM.Le prospettive per tale architettura sono rosee.Il presente ed il futuro e' in mano sua.Vent'anni fa x86 era un mercato vivacissimo.Vi ricordate quante marche producevano x86 compatibili? Oggi nessuno e' piu' interessato a tale ISA.Probabilmente e' durata anche troppo.Ad Intel trarre le dovute conclusioni.

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Alessio89
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Re: Google vuol farsi da sé le CPU per i propri Server. Cosa

Messaggio da Alessio89 »

ARM è una holding che concede l'isa di base in licenza, x86 era una licenza posseduta da alcuni (pochi) produttori, c'è una bella differenza. Anche se una grossa azienda fosse interessata all'isa di x86 intel non la concederebbe mai, se potesse la ritirerebbe pure ad AMD (non lo fa solo perché poi intel dovrebbe smettere di produrre CPU x86 dato che la licenza dell'estensione a 64-bit è di AMD e l'averla rinominata da AMD64 a EMT64 non cambia nulla, paradossalmente sarebbe invece AMD ad avere pochi problemi a continuar vendere CPU AMD64 in qunato le basterebbe eliminare i registri di ia32 visto che ormai tutti gli os sono a 64bit, e windows usa wow64, un emulatore, per fari girare il software a 32 bit in ambiente a 64 bit, in pratica le basterebbe far a meno della legacy mode che serve solo ad eseguire ambiente ia32);

L'età non ha importanza, 7 anni per quel che riguarda x86 16 bit e ARM, stesso anno per x86- ia32 e ARM...

il problema qui non è ARM o x86, è intel che è governata da un branco di idioti (vedi grafica, wifi che consuma un botto, l'essersi accorta del settore mobile quando questo ormai è quasi assestato, il non aver investito nulla al di fuori di intel compiler che altro non fa che sabotare la concorrenza per quanto riguarda il settore software, lo sperare di vendere PC cassonetto con uno standard derivante dagli anni 80-90, il non accorgersi che la sua linea "atom" fa semplicemente defecare.. un mare di piccole grandi cose che le si stanno ritorcendo tutte... ).

Cesoia
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Iscritto il: giovedì 25 luglio 2013, 14:21

Re: Google vuol farsi da sé le CPU per i propri Server. Cosa

Messaggio da Cesoia »

Alessio89 ha scritto:ARM è una holding che concede l'isa di base in licenza, x86 era una licenza posseduta da alcuni (pochi) produttori, c'è una bella differenza. Anche se una grossa azienda fosse interessata all'isa di x86 intel non la concederebbe mai, se potesse la ritirerebbe pure ad AMD (non lo fa solo perché poi intel dovrebbe smettere di produrre CPU x86 dato che la licenza dell'estensione a 64-bit è di AMD e l'averla rinominata da AMD64 a EMT64 non cambia nulla, paradossalmente sarebbe invece AMD ad avere pochi problemi a continuar vendere CPU AMD64 in qunato le basterebbe eliminare i registri di ia32 visto che ormai tutti gli os sono a 64bit, e windows usa wow64, un emulatore, per fari girare il software a 32 bit in ambiente a 64 bit, in pratica le basterebbe far a meno della legacy mode che serve solo ad eseguire ambiente ia32);

L'età non ha importanza, 7 anni per quel che riguarda x86 16 bit e ARM, stesso anno per x86- ia32 e ARM...

il problema qui non è ARM o x86, è intel che è governata da un branco di idioti (vedi grafica, wifi che consuma un botto, l'essersi accorta del settore mobile quando questo ormai è quasi assestato, il non aver investito nulla al di fuori di intel compiler che altro non fa che sabotare la concorrenza per quanto riguarda il settore software, lo sperare di vendere PC cassonetto con uno standard derivante dagli anni 80-90, il non accorgersi che la sua linea "atom" fa semplicemente defecare.. un mare di piccole grandi cose che le si stanno ritorcendo tutte... ).
Intel non e' mai cambiata.Gli incompetenti sono sempre gli stessi,ieri come oggi.Solo che ieri con il pc in auge andava tutto bene (anche atom) mentre oggi con il mobile no.Pur avendo grossissimi vantaggi economici e di tecnologia (che ha cercato di far valere) e' da tre anni che cerca disperatamente di entrare in un mercato e non ne e' capace.Un mercato in piena evoluzione ed aperto,si badi bene.Si inventa perfino nuove metriche e paga i costruttori per tentare di vendere qualche cosa....
Non c'e' tuttavia costruttore e/o assemblatore oltre Intel che si azzarda a percorrere la strada x86 nel mobile,nonostante il sovraffollamento ed i margini risicati di ARM.Possibile? Un caso?
Semplicemente,"nessuno" si e' accorto che fintantoche' si trattava di aumentare le prestazioni l'architettura x86 aveva un rapporto costo/prestazioni nettamente superiore ai RISC dell'epoca (ecco la sua fortuna!),oggi nel mobile la metrica e' completamente diversa.I consumi sono troppo elevati per un'architettura troppo complessa e dispendiosa di transistor.....
Ottimizzi quanto vuoi ma il problema e' strutturale.
Far le cose piu' semplici vuol dire cambiare completamente.Tirare una riga e ricominciare da capo.A partire da un'ISA che,oggi,rende le cose "sotto" tremendamente complicate e dispendiose (anche economicamente) quando,la necessita' e' opposta.Ma nonostante tutto non ne vogliono sapere.Pensa,non hanno nemmeno la scusa della retrocompatibilta' con il software visto che Android (al momento) e' leader del mercato mobile e Linux nei server.Ma di abbandonare x86 non se ne parla.
Sarebbe bastato (per limitare i tempi di sviluppo) comprare una MIPS in difficolta' qualche annetto fa per avere,oggi,un prodotto molto competitivo nel mobile ma evidentemente a Santa Clara si muore d'arroganza e d'ignoranza (da sempre!).

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