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Jalapeno, APU ante litteram, e la fine di Cyrix

Inviato: giovedì 7 marzo 2013, 12:02
da Fottemberg

Re: Jalapeno, APU ante litteram, e la fine di Cyrix

Inviato: giovedì 7 marzo 2013, 12:58
da Mitch
Otellini diceva: tra il dire e il fare c'è di mezzo il processo produttivo. Io aggiungo: tra il dire ed il processo produttivo c'è di mezzo l'esperienza (qualcuno ha detto lulla-Larrabee ?? :asd: )

Comunque se ci fate caso l'evoluzione dei processori sembra seguire un percorso a fisarmonica: prima si cerava di mettere più roba possibile dentro (non parlo tanto di on-die ma di on-pachage), poi hanno buttato tutto fuori (mem, bus, gfx ecc) e adesso stanno rificcando tutto dentro (iMC, iCP, iGPU, mem)...

Re: Jalapeno, APU ante litteram, e la fine di Cyrix

Inviato: giovedì 7 marzo 2013, 13:50
da Jena Plisskin
Io ho avuto un 6x86 M1 133Mhz ( PR166 Rating mi sembra), era in pratica un PPro molto forte sugli interi ma arrancate nel floating point. Ciò nonostante per me fù una CPU fenomenale ad un costo veramente basso, più basso anche del corrispondete AMD dell'epoca ( forse il K5 ? scusate ma sono passati troppi anni).
Temo che il puntar su Jalapeno all'epoca fosse una buona idea ma doveva avere contratti OEM già in essere cosa che non fù. Aggiungete anche la pessima fama da cpu dei poveri incompatibile con i programmi ed avete la frittata. Mi sembra che una delle incompatbilità era con il DB3 risolto con una patch e le basse prestazioni con i giochi come doom o quake i quali usavano pesantemente l'unita FP. Purtroppo la memoria non mi aiuta.

Una domanda su una questione dell'articolo, c'è scritto questo :
"Gobi fu poi utilizzato come base per i futuri processori VIA, ma sempre con poche modifiche. Si può dire che gli attuali Esther e Isaiah non siano altro che dei Gobi rimodernati. Il Core MIII vive ancora dopo oltre 15 anni dall'inizio dello sviluppo."

Esther erano i C7 vero? Io ricordavo dell'acquisizione da parte di VIA di WInchip o Minotaur, produttrice di cloni x86 a basso consumo, molto più semplice ma anche più lento della famiglia 6x86 Cyrix (credo fossero dei RISC con traduzione hw CISC x86). E Via "switchò" tutti i suoi prodotti alle evoluzioni di quest'ultimo anche perchè di Cyrix aveva solo brand e progetti ma nessuno degli ingegneri. Sbaglio ?

Re: Jalapeno, APU ante litteram, e la fine di Cyrix

Inviato: giovedì 7 marzo 2013, 15:48
da Fottemberg
Cito Wikipedia inglese eprché più riassuntiva: http://en.wikipedia.org/wiki/VIA_C7

Il C7 è una'evoluzione del C5, che a sua volta è un'evoluzione del C3 (MIII). Il C5 di WinChip prende molte cose dal mai prodotto M4 di Cyrix: Cache L2 On-Die, funzionalità di risparmio energetico e un'archiettura che combina aspetti RISC ad aspetti CISC (praticamente degli ibridi, non come le soluzioni pure AMD ed Intel). La divisione CPU di VIA prese molto da quei progetti. Non li portò avanti direttamente, ma ne estrapolò molte soluzioni.

Comunque il prossimo articolo sarà su Transmeta, quindi si approfondirà. ;)

Re: Jalapeno, APU ante litteram, e la fine di Cyrix

Inviato: giovedì 7 marzo 2013, 18:41
da Mitch
Transmeta :cry:

Re: Jalapeno, APU ante litteram, e la fine di Cyrix

Inviato: giovedì 7 marzo 2013, 18:55
da Fottemberg
Ho già la roadmap degli articoli per i prossimi due anni. Adesso devo trovare il tempo. :asd:

Re: Jalapeno, APU ante litteram, e la fine di Cyrix

Inviato: giovedì 7 marzo 2013, 19:02
da Fottemberg
Mitch ha scritto:Otellini diceva: tra il dire e il fare c'è di mezzo il processo produttivo. Io aggiungo: tra il dire ed il processo produttivo c'è di mezzo l'esperienza (qualcuno ha detto lulla-Larrabee ?? :asd: )

Comunque se ci fate caso l'evoluzione dei processori sembra seguire un percorso a fisarmonica: prima si cerava di mettere più roba possibile dentro (non parlo tanto di on-die ma di on-pachage), poi hanno buttato tutto fuori (mem, bus, gfx ecc) e adesso stanno rificcando tutto dentro (iMC, iCP, iGPU, mem)...
Comunque molte cose sono state messe on-die o on-package per motivi di mercato/concorrenza. Ad esempio Intel integrò il coprocessore matematico nei 386 e 486 (da SX a DX) per tagliare fuori quelli di Cyrix. Quelli di Cyrix, oltre a costare meno, avevano prestazioni nettamente superiori. Fu proprio per questa porta sbattuta in faccia che la casa di Rogers si dedicò alle CPU, mercato fino ad allora quasi del tutto snobbato.

Fu il primo eclatante caso in cui Intel usò la propria posizione dominante per schiacciare (in questo caso legalmente), temporanenamente, un avversario. Ma di questo parleremo in un articolo apposito sui 386 e 486. :mrgreen:

Re: Jalapeno, APU ante litteram, e la fine di Cyrix

Inviato: giovedì 7 marzo 2013, 19:04
da Sasha
Fottemberg ha scritto:Ho già la roadmap degli articoli per i prossimi due anni. Adesso devo trovare il tempo. :asd:
vogliamo le slide e i rumors allora :asd:

Re: Jalapeno, APU ante litteram, e la fine di Cyrix

Inviato: giovedì 7 marzo 2013, 19:33
da Jena Plisskin
Ah ecco, all'epoca le varie testate indicavano la messa in un cassetto di tutte le soluzioni Cyrix da parte di Via perchè puntavano ai bassi consumi del Winchip, a livello di prestazioni a dir poco disastroso. Da quanto mi dite in realtà gli ingegneri Winchip presero delle soluzioni dai progetti Cyrix. Adesso è un pò più chiaro.

Ritengo sia stata una grande perdita quella di Cyrix, tornando al mio 6x86M1 aveva soluzioni che in seguito Intel portò sul P2 di provenienza PPro allora un must per le soluzioni server. Il MediaGX era una soluzione molto avanti ma come chiaramente dice l'articolo troppo per una società così piccola. Un pò simile alla storia di NextGen, la potenza economica per imporre un socket era fuori portata per queste società.
D'altronde all'epoca i socket duravano mediamente di più di oggi e la retrocompatibilità era un fattore determinante, visti i costi.

Re: Jalapeno, APU ante litteram, e la fine di Cyrix

Inviato: giovedì 7 marzo 2013, 20:45
da Fottemberg
Anche io tra il K5 e il K6-2 ebbi un 6x86. Gran CPU per il prezzo. :Q_____

Eh, riguardo i Socket purtroppo è così. Intel riusciva a garantire un continuum di prodotti, le altre case rischiavano di chiudere da un giorno all'altro (anche per colpa degli stessi OEM). L'unico che seppe vendere bene la propria merce fu Sanders di AMD. Ma era anche l'unico esperto di Marketing lì in mezzo. :D