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Mercato PC in contrazione, Intel tenta una disperata resistenza

Inviato: martedì 22 ottobre 2013, 12:52
da Fottemberg

Re: Mercato PC in contrazione, Intel tenta una disperata res

Inviato: martedì 22 ottobre 2013, 14:07
da Fottemberg
Sempre riguardo questo studio, riporto quanto vedo in giro. Prima, per tutta la famiglia, bastava un PC, in quanto era una spesa non da poco e veniva utilizzato (spesso) in maniera superficiale. Ora in ogni famiglia tutti hanno uno smartphone (cazzo, anche i bambini delle elementari :| ) e spesso più di un tablet (costano relativamente poco). Insomma, questione di quantità, più che di qualità.

Re: Mercato PC in contrazione, Intel tenta una disperata res

Inviato: martedì 22 ottobre 2013, 14:16
da Alessio89
Occio che c'è rischio che ad un tratto, all'improvviso, sia il mercato mobile ad essere saturo se si continua così (almeno quello europeo e nord americano).

Re: Mercato PC in contrazione, Intel tenta una disperata res

Inviato: martedì 22 ottobre 2013, 14:43
da Fottemberg
Imho questi mercati non saranno mai saturi, per via dell'usura dei terminali (rotture, prestazioni, design, ecc) molto veloce. Inoltre finché l'utenza avrà soldi, sarà spinta ad acquistarne sempre di nuovi. Quelli che si accontentano di quello che hanno sono una minoranza (da quello che vedo io, 2 persone su 5). Poi non dimentichiamo i mercati emergenti, che sebbene acquisteranno principalmente terminali di fascia media e bassa, sono potenzialmente illimitati almeno per i prossimi 10 anni.

Re: Mercato PC in contrazione, Intel tenta una disperata res

Inviato: martedì 22 ottobre 2013, 14:45
da Il nabbo di turno
Quello senza dubbio ;)
Certo che il classico desktop deve seguire altre vie per sopravvivere a tempi così duri.

Re: Mercato PC in contrazione, Intel tenta una disperata res

Inviato: martedì 22 ottobre 2013, 16:15
da Alessio89
Fottemberg ha scritto:Imho questi mercati non saranno mai saturi, per via dell'usura dei terminali (rotture, prestazioni, design, ecc) molto veloce. Inoltre finché l'utenza avrà soldi, sarà spinta ad acquistarne sempre di nuovi. Quelli che si accontentano di quello che hanno sono una minoranza (da quello che vedo io, 2 persone su 5). Poi non dimentichiamo i mercati emergenti, che sebbene acquisteranno principalmente terminali di fascia media e bassa, sono potenzialmente illimitati almeno per i prossimi 10 anni.
se tra un paio di anni passa una proposta di legge (mi pare popolare) francese, che obbliga ad estendere la garanzia, gradualmente, da 2 anni a 5 per tutti i dispositivi elettronici, il mercato si saturerà in fretta. I mercati emergenti invece sono un'occasino enorme, il problema in quei mercati è l'enorme disparità economica (maggiore di quella che c'è in italia), tra chi può permettersi un pc (portatile o fisso), e chi smartphone e tablet per tutta la famiglia e chi nessuna dei due. Nel primo caso un pc viene ancora visto come un investimento a media-lunga durata, un tablet no (anche se potenzialmente una singola unità può costare meno), specie visto che in quei mercati si tende a vendere dispositivi mobile dalla durabilità ancora inferiore a quella destinata al mercato occidentale.. Paradossalmente se vogliono sfondare bene quei mercati saranno costretti ad aumentare l'affidabilità dei dispositivi mobile. Il terzo caso invece sta tentando di essere preso da intel e company, solo che anche se gli regalano un portatile o glie lo vendono a pochi soldi, poi la gente comunque molto povera non ha soldi da spenderci sopra (software, periferiche, ecc), quindi è un investimento a lunghissima durata (sempre che lo sia e visto che ai tempi dell'impero romano vi era meno disparità economica e sociale che oggi negli usa, la vedo dura, figuriamoci nel terzo e quarto mondo).