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Storia del socket 478
Inviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 13:12
da Fottemberg
E' l'agosto del 2001 quando Intel lancia ufficialmente il processore Pentium 4 a 1,5 GHz core Willamette, la prima CPU per il Socket 478, sostituendo così ufficialmente il Socket 423.
Commercializzato nel novembre del 2000, il processore Pentium 4 core Willamette per Socket 423 si rivelò non all'altezza delle aspettative. Le versioni iniziali, operanti alla frequenza di 1,4 e 1,5 GHz, erano inferiori prestazionalmente non solo ai processori prodotti da AMD ...
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Re: Storia del socket 478
Inviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 16:00
da Fottemberg
Se ci sono errori segnalate, ogni cosa fuori posto verrà aggiustata. THX.
Re: Storia del socket 478
Inviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 18:16
da Alessio89
Prescott, il primo vero calorifero in uno spazio ATX
Re: Storia del socket 478
Inviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 18:22
da Mitch
Bellissimo tuffo nel passato. In tutto quel periodo sono stato un fedelissimo AMD (insieme a R0om siamo stati i primi nella nostra città a comprare quelli che gli altri bollavano come "CPU scadenti") e solo un paio di anni dopo ho avuto modo di provare i primi processori e le piattaforme 478 (a prezzi accettabili xD)
Che bella la Max3 ...ancora oggi fa la sua porca figura come design
Abit m imanchi
Re: Storia del socket 478
Inviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 18:24
da Fottemberg
Quelle sì che erano mobo serie, non quelle di oggi con dissipatori a forma di pistola o proiettili.
Io invece ho fatto il percorso inverso. Prima 478 Northwood C poi tutti i socket AMD fino all'AM2+.
EDIT: Prima però ho avuto K5 e K6, ed ancora prima Pentium MMX e 486DX2. Ho sempre prediletto il rapporto qualità prezzo.
Re: Storia del socket 478
Inviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 18:37
da Mitch
Certo che Intel ne ha fatte di cavolate... e se oggi primeggia è solo grazie a quell'omino con il cappelino basco che in questi giorni abbiamo un po' tutti preso in giro per la figura di niente fatta al CES 2012 (padre del progetto "Banias" Pentium-M)
Re: Storia del socket 478
Inviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 22:18
da dino
Articoli come questo sono belli da leggere proprio per i ricordi che rievocano in noi.
Re: Storia del socket 478
Inviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 23:34
da Fottemberg
Mitch ha scritto:Certo che Intel ne ha fatte di cavolate... e se oggi primeggia è solo grazie a quell'omino con il cappelino basco che in questi giorni abbiamo un po' tutti preso in giro per la figura di niente fatta al CES 2012 (padre del progetto "Banias" Pentium-M)
Non è stato proprio merito di Mooly. Semplicemente un piccolo team israeliano ebbe la brillante idea di unire le unità computazionali dei P3 con il bus quad pumped (semplificando). Viste le promettenti prestazioni, Mooly fu messo a capo del progetto.
Poi c'è una cosa che mi fa incazzare a morte di Mooly, la falsità. Leggete cosa dice in questa intervista:
http://www.tgdaily.com/trendwatch/28685 ... core-2-duo
Estratto: "
If someone needs to be credited with the invention of the die of the Pentium M, then I would have to say it was the team in Israel: The design team, because it was a brilliant idea for the best processor in the world. And the management because we took a big risk and said "we are going to change the paradigm." At the time, consumers were shopping for frequency and we said: "Guys, this is the end of the line. You need to do a right hand turn. Let's look at performance and other values beyond frequency."
Ma vi rendete conto? Secondo Mooly è stata Intel ad abbattere la falsa credenza secondo cui le prestazioni erano date dalla frequenza della CPU! Quando è stata proprio Intel a mitizzare la frequenza!
La sua figura al CES non mi meraviglia minimamente.
Re: Storia del socket 478
Inviato: giovedì 19 gennaio 2012, 0:23
da Mitch
E' vero Mooly spesso spara cavolate, soprattutto sul lato marketing, come ingegnere però non si discute ... non l'avrà inventata fisicamente lui ma tutta la piattaforma Centrino è cresciuta grazie al suo supporto.
Re: Storia del socket 478
Inviato: giovedì 19 gennaio 2012, 0:30
da Fottemberg
Sì, ma io tendo a mettere in primo piano il lato umano, poi le competenze.