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Deframmentazione a pezzi possibile o sconsigliabile?

Inviato: domenica 20 novembre 2016, 8:29
da tails
Buongiorno, avrei un dubbio sul programma di deframmentazione Iobit Smart Defrag 5.3, ma forse più in generale su tutti i sostituti del defrag di Windows.

Si tratta di questo: è consigliabile eseguire una deframmentazione, per motivi di tempo, di un disco grande in più tornate, ovvero interrompendo, spegnendo e riavviando in seguito quando si torna al computer?

Oppure sarebbe meglio lasciare il pc acceso con Smart Defrag in funzione per tutto il tempo necessario all'operazione?

Si perde qualcosa o si possono creare problemi nella deframmentazione a pezzi?

Grazie. :)

Re: Deframmentazione a pezzi possibile o sconsigliabile?

Inviato: domenica 20 novembre 2016, 21:26
da Blobay
Nessun problema.
Considera anche che Windows è preimpostato per eseguire il defrag in automatico dopo 10 (mi sembra 10) minuti di inutilizzo.
Comunque ho notato che smartdefrag è più veloce.

N.B.
Se hai un disco SSD, NON eseguire il defrag :U

Re: Deframmentazione a pezzi possibile o sconsigliabile?

Inviato: domenica 20 novembre 2016, 21:35
da tails
Grazie della risposta :) , per quanto riguarda l'SSD sapevo già che il defrag era un'operazione inutile, non essendo presenti parti meccaniche e settori di disco da rendere contigui.

Sempre a proposito dell'SSD ho letto che Smart Defrag può anche effettuare un'operazione detta "trim" che prolungherebbe la vita dell'unità e cancellerebbe definitivamente le vecchie scritture rimaste per così dire in memoria.

Sai mica se è veramente necessaria o ci pensa già l'accoppiata Windows 10 + Samsung Magician allo scopo?

Re: Deframmentazione a pezzi possibile o sconsigliabile?

Inviato: lunedì 21 novembre 2016, 12:22
da Blobay
L'operazione di trim non serve tanto a prolungare la vita del disco, quanto a velocizzare le scritture. Permette un'interfaccia più precisa tra il sistema operativo ed il controller del disco.
Senza questo parametro un disco in scrittura eseguirà tutte le operazioni in real time, ovvero sequenzialmente prima di dare una risposta di avvenuto completamento.
Con il parametro trim inserito (per come la so io) invece il sistema operativo invia tutti i dati da scrivere al controller ssd, ma non attende risposta prima di eseguire altre operazioni. Insomma manda tutti i parametri e poi lascia che sia la cache a lavorare, sgravando il processore che nel frattempo può eseguire altre operazioni.
per quanto riguarda l'SSD sapevo già che il defrag era un'operazione inutile, non essendo presenti parti meccaniche e settori di disco da rendere contigui.
In realtà non è soltanto inutile, ma soprattutto dannoso al disco. Le celle di memoria di cui sono costituiti i dischi ssd hanno come tutte le memorie riscrivibili dei cicli limitati di vita nella scrittura/riscrittura. Il controller del disco ssd si occupa tra le altre cose di distribuire i dati tra le varie celle e di evitare per quanto possibile la scrittura sempre sulle solite, che di solito sono le prime e che vengono poi contrassegnate una volta che sono definitivamente danneggiate.. Il comando di defrag obbliga il disco a prendere i dati già presenti in qualsiasi parte del disco e di scriverli contigui, partendo dalle prime celle vuote disponibili. Viene da se che le prime celle saranno soggette ad un sollecitamento maggiore rispetto alle ultime, degragando prima di tutte e sempre più velocemente.
Se un raggruppamento nei dischi a piattello aveva senso, perché i dati più interni al disco erano i primi ad essere reperiti, nei dischi ssd, non avendo parti meccaniche, ogni cella ha la stessa velocità in lettura di tutte le altre.

Windows10 è già preimpostato per utilizzare il valore di trim, sin dalla sua installazione. E' un parametro una tantum, che va indicato una sola volta. Con il tuo tool puoi solamente verificare che ci sia, ma sarà presente nel 99,9% dei casi.

Personalmente ho disabilitato il defrag nel sistema operativo, che come ti dicevo parte in automatico dopo un periodo di inattività.
Si fa nel tool di "defrag" di Windows e si disabilita la partenza programmata.
Inoltre verifica anche nel tool di "Utilità di pianificazione" (Tasto destro su Start/Pannello di controllo/Tasto dx-Esegui come amministratore->Utilità di pianificazione). Sotto "Libreria utilità di pianificazione/Microsoft/Windows/Defrag", ho disabilitato lo scheduler, di modo che un eventuale defrag di un eventuale disco qualsiasi, lo decido io in autonomia e non quando preferisce il sistema.

Re: Deframmentazione a pezzi possibile o sconsigliabile?

Inviato: lunedì 21 novembre 2016, 15:43
da tails
Samsung Magician mi avverte che a partire da Windows 8 il trim è eseguito automaticamente dal sistema operativo.

Ora ho provveduto anch'io a togliere la partenza programmata.

Non ci avevo pensato effettivamente, pazzesco che un sistema operativo moderno non rilevi automaticamente la presenza di un ssd e non inibisca automaticamente la deframmentazione su tali tipi di unità. :oO:

Grazie davvero dell'intervento, visto che non sapevo di questa faccenda del defrag pianificato di default. :ok:

Sei stato veramente d'aiuto. :)

Re: Deframmentazione a pezzi possibile o sconsigliabile?

Inviato: lunedì 21 novembre 2016, 21:16
da Blobay
A dire la verità non sono certo del fatto che defrag si attivi anche sul disco ssd, bisogna vedere bene le impostazioni ed io è molto tempo che non le controllo. Io, per non sbagliare disattivo tutto, così sto tranquillo.

Re: Deframmentazione a pezzi possibile o sconsigliabile?

Inviato: martedì 22 novembre 2016, 2:53
da Sasha
A me windoss ha sempre riconosciuto la presenza di un SSD... Sia questo 8 o 10, indifferentemente... Disabilitato deframmentazione e modalità ibernazione in automatico..