Quindi la soluzione più abbordabile sarebbe un videoregistrarore che abbia direttamente l'uscita s-video direi.
Se no tocca andare di rca.
Ero al corrente del fatto che l' s-video consente una qualità migliore, ma non ho visto in giro videoregistratori dotati della presa.
forse l'avevano solo quelli di fascia molto alta
quindi vado di RCA, ho già l'adattatore scart.
I cavi scart sono di diversi tipi, a partire da quelli a tre fili più massa, a quelli full rgb. Differivano molto di prezzo.
Te li puoi fare anche in autonomia, prelevando la s-video direttamente dal Pin apposito., basta cercare lo schema su internet.
Io ho una busta piena di cavi di cui purtroppo ormai non so più cosa farmene.
Che poi stiamo facendo tante pippe per la qualità ma immagino che dovrai copiare filmini amatoriali che avranno una qualità abbastanza bassa a meno che non siano stati fatti con una videocamera professionale, quindi alla fine è abbastanza superfluo che connessione e cavo si usano.
Ha ragione ragen-fio.
Le videocassette standard (VHS) non hanno i segnali registrati separatamente fra luminanza e crominanza, quindi i videoregistratori VHS non hanno l'uscita S-vhs, che appunto separava questi due segnali.
Pertanto si deve andare direttamente con l'uscita composita RCA (la gialla, per intenderci), ma sapendo che così NON si perde la qualità del nastro originale, che già era bassa, così come esce da RCA.
Solo i videregistratori premium e L'USO DI NASTRI PREMIUM con standard S-VHS (super vhs) avevano la registrazione separata di luminanza e crominanza, quindi usando il video RCA la qualità veniva degradata, rispetto alle possibilità del nastro.
Nel mondo delle videocamere (analogiche) con standard Sony, i corrispondenti erano Video8 e Video Hi-8.
Va da sè che la stragrande maggioranza di periferiche di acquisizione per segnali analogici hanno il doppio ingresso, anche S-video, per consentire, in caso si sia in possesso di nastri e apparecchi s-video (S-VHS e Video Hi-8) di acquisire preservando la qualità originale del nastro, senza degradazioni.
Discorso diverso (ma esula da quanto chiesto in questo thread, ma lo dico solo per chiarezza) è il tipo di uscita ANALOGICA usata per gli apparecchi digitali (lettori DVD e decoder satellitari o digitale terrestre): avendo una fonte digitale, è il DAC che converte il segnale in analogico, e può tranquillamente farlo mantenendo i segnali di luminanza e crominanza separati, per avere meno degrado nella trasmissione su cavo, anzi, può essere fatto anche mantenendo i 3 colori primari separati, quindi con 3 cavi separati per il video (segnale RGB).
Questi segnali RGB sono disponibili anche nella presa scart, purché sia completa di tutti i pin, visto che erano invece diffuse le prese "monche" ed i cavi con meno conduttori, solo con i pin di audio e video composito, perché tanto poi il 99% dei casi venivano usati con videoregistratori VHS...
Ancora ricordo quando convinsi mio papà a comprare i cavi scart RGB da usare con lettore dvd e decoder satellitare, dopo che avevo scoperto che sulla tv nuova (Sony trinitron 32") c'era l'ingresso rgb! Che differenza in qualità! impressionante.
I cavi rgb inoltre permettevano la risoluzione massima 720x576 (in digitale) che gli altri segnali non permettevano. Ecco perché anche la differenza qualitativa. Avevo installato linux sulla prima xbox e solo col full scart si riuscivano a leggere distintamente i caratteri.
