Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destinata al fallimento
- Fottemberg
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Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destinata al fallimento
PC: CoolerMaster MasterBox Q300P, AMD Ryzen 7 5800X, Thermalright Peerless Assassin 120 SE, GIGABYTE B550M AORUS ELITE, 2x32GB Patriot Viper DDR4-3600, Asus Dual RX6650XT 8GB, SSD Toshiba RC500 512GB, SSD Lexar NM790 2TB, CoolerMaster V650 Gold, Windows 11 Home
- Fottemberg
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Re: Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destina
Non mi ero accorto di aver scritto tanto.
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- Alessio89
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Re: Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destina
Hai smerdando il lavoro di quell'ebete liberti di Profumo senza nemmeno sporcarti minimamente le mani confutando le porcherie che ha fatto in un anno e mezzo.
Parere personale: come risollevare l'istruzione italiana?
-Eliminare i finanziamenti alle scuole/università private (non hai la sucola dell'obbligo perché vivi in tanta mona? In base al tuo reddito e patrimonio gli enti amministrativi ti aiutano, ma solo in quel caso).
-Copiare un modello scandinavo a caso per il metodo di insegnamento e in parte anche scolastico, tanto sono tutti messi nettamente meglio di noi: aka, lezione frontale solo se necessaria, corsi obbligatori ed alcuni facoltativi (cazzo, non puoi condannare un 13-14enne pippaiolo a farsi 5 anni di materie che scopre di odiare), più laboratori fini alla teoria (e non il contrario, è il laboratorio, la pratica, che deve invogliarti a studiare la parte "pallosa", non il contrario!).
-E-reader ad e-ink al posto dei libri cartacei (motivo? solo ed esclusivamente per non distruggere le spine dorsali prima ancora di iniziare a lavorare). Le case editrici farebbero le furbe? Allora morirebbero di pirateria. Gli e-reader ad e-ink non distruggono gli occhi, la batteria dura un sacco, ci scrivi, ci sottolinei e ci disegni, ma non ci puoi perdere tempo giochicchiando e cazzeggiando sul social network di turno.
-Assolutamente niente terminali personali nella scuola dell'obbligo (a cosa serve una connessione wifi nelle elementari ma anche alle superiori durante una lezione di biologia, chimica, letteratura o arte? a nulla, il materiale deve metterlo a disposizione il docente e prima ancora deve conoscerlo e visionarlo, poiché a cercare su una wiki l'insegnante non serve a nulla e sono capaci tutti).
-Storia dell'arte obbligatoria per tutti i corsi di studio (perché? Perché è la materia che meglio insegna la critica, mi dispiace fottemberg, ma filosofia in questo campo toppa dato che sai meglio di me che i filosofi sono quasi tutti dei auto-masturbatori mentali fini a se stessi). Un popolo che non sa criticare è un popolo che non farà mai paura a nessun governo.
-Triplicare gli investimenti, sistemare gli edifici e ridurre il numero di alunni per classe o aumentarne il numero di insegnanti per classe (come in certi paesi asiatici dove in ogni classe vi sono almeno due docenti che lavorano alla volta).
Parere personale: come risollevare l'istruzione italiana?
-Eliminare i finanziamenti alle scuole/università private (non hai la sucola dell'obbligo perché vivi in tanta mona? In base al tuo reddito e patrimonio gli enti amministrativi ti aiutano, ma solo in quel caso).
-Copiare un modello scandinavo a caso per il metodo di insegnamento e in parte anche scolastico, tanto sono tutti messi nettamente meglio di noi: aka, lezione frontale solo se necessaria, corsi obbligatori ed alcuni facoltativi (cazzo, non puoi condannare un 13-14enne pippaiolo a farsi 5 anni di materie che scopre di odiare), più laboratori fini alla teoria (e non il contrario, è il laboratorio, la pratica, che deve invogliarti a studiare la parte "pallosa", non il contrario!).
-E-reader ad e-ink al posto dei libri cartacei (motivo? solo ed esclusivamente per non distruggere le spine dorsali prima ancora di iniziare a lavorare). Le case editrici farebbero le furbe? Allora morirebbero di pirateria. Gli e-reader ad e-ink non distruggono gli occhi, la batteria dura un sacco, ci scrivi, ci sottolinei e ci disegni, ma non ci puoi perdere tempo giochicchiando e cazzeggiando sul social network di turno.
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-Storia dell'arte obbligatoria per tutti i corsi di studio (perché? Perché è la materia che meglio insegna la critica, mi dispiace fottemberg, ma filosofia in questo campo toppa dato che sai meglio di me che i filosofi sono quasi tutti dei auto-masturbatori mentali fini a se stessi). Un popolo che non sa criticare è un popolo che non farà mai paura a nessun governo.
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- Fottemberg
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Re: Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destina
Concordo su tutto, tranne la filosofia. Quella che noi oggi chiamiamo filosofia esiste da 50 anni, forse poco più. Non la sopporto neppure, l'ho smerdata allo scritto del TFA, e per questo sono stato segato.
La vera Filosofia è altra cosa, e sulla tua critica non posso che concordare, alla fine.
Per dimostrarti ciò ti posso dire che la Storia dell'Arte di oggi è nata grazie ad un Filosofo, Baumgarten, e poi nei secoli successivi è stata migliorata da tanti altri filosofi, tra cui uno che è considerato tra i più pallosi (anche se in realtà non lo è per nulla): Kant. Come vedi, tutto parte dalla filosofia. Anche i Politecnici sono una creazione di filosofi tedeschi ... chi l'avrebbe mai detto.
La vera Filosofia è altra cosa, e sulla tua critica non posso che concordare, alla fine.
Per dimostrarti ciò ti posso dire che la Storia dell'Arte di oggi è nata grazie ad un Filosofo, Baumgarten, e poi nei secoli successivi è stata migliorata da tanti altri filosofi, tra cui uno che è considerato tra i più pallosi (anche se in realtà non lo è per nulla): Kant. Come vedi, tutto parte dalla filosofia. Anche i Politecnici sono una creazione di filosofi tedeschi ... chi l'avrebbe mai detto.
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- Sasha
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Re: Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destina
C'è poco altro da dire a quello che avete scritto voi, che condivido (quasi) totalmente
L'unica cosa che veramente non condivido (e che mi rendo conto di argomentare male, ma son stanco) è la storia dell'usare gli e-book reader per sollevarci dall'inferno degli zaini ultra pesanti. Son tutto fuorchè maciste, e ho sempre portato tutti i libri e tutti i quaderni che mi servivano durante la giornata. Non mi ha creato problemi di schiena (quello semmai, lo ha fatto l'assumere posizioni sbagliate durante le giornate passate seduto) e tuttora non ci penserei due volte a farlo di nuovo! E' sicramente un fatto di abitudine, ma noto, che come società ci stiamo rammollendo, con tutti i miei conoscenti che appena gli proponi di andare a piedi invece che prendere l'autobus per 2 fermate, ti guardano male e ti prendono per pazzo... Rendere la vita dei poveri pargoli ancora più leggera la vedo qualcosa di negativo... E' uno zaino in fondo, non un sacco di cemento...
Inoltre, tra e-reader e libro infatti, preferisco mille volte più il libro per lo studio, per i motivi soprariportati da Fotty. Possibilità di prendere note a margine con grafici e disegni precisi e possibilità di "navigare" velocemente sul libro, ben più di quanto mi consentirebbero di fare i segnalibri virtuali (oltre che ad essere meno distraenti). Quando questo si evolverà e renderà più facili l'interazione in questi aambiti, potrei anche farci un pensierino... Ora, con un kindle paperwhite ad esempio, uno studio mi risulterebbe parecchio ma parecchio complicato e andrei ad impiegare più tempo di quanto ne spenderei utilizzando il vecchio buon libro...
Sulla questione della scuola, poi, inutile parlarne. Condivido, e lo ridico, tutte le soluzioni espresse da Alessio89, e aggiungo che, se non si fa una virata pesante, si andrà a finire molto male. Nel mio piccolo, sia quando ero dentro le superiori, sia ora che ne sono fuori (ma con un padre professore ancora al'interno) ho notato un lento declino dell'istruzione di chi mi ha sostituito (non che la mia annata sia stata eccelsa, sia chiaro, ma è il mio metro di paragone)... Colpa fondamentale è stata sicuramente la scuola, con le nuove riforme che hanno ridotto le materie cardine (tolto ore di inglese allo scientifico e tolto ore di elettronica al tecnico industriale ad esempio) per far posto a materie cazzata che solo a sfogliare i libri ti rendi conto di quanto siano inutili, poichè diventate troppo semplicistiche o poichè non al passo con i tempi (una materia che ti insegna come usare windows passo per passo, IMHO, è praticamente inutile, e toglie molto spazio a materie ben più importanti... Ma appunto, son discorsi già fatti, e il declino dell'istruzione dovuto a scelte ministeriali non è una novità!
Per non parlare vabbè, dell'educazione, e della voglia di imparare che, anche quella, è diminuita notevolmente, nonostante queste introduzioni di tecnologia lasciate però, un pò troppo a discrezione (e capacità) del docente e forse messe lì solo per dar una parvenza di modernità alla struttura scolastica (LIM ad esempio, che se non previsto un notevole lavoro dietro per organizzare i contenuti, è praticamente inutile)...
L'unica cosa che veramente non condivido (e che mi rendo conto di argomentare male, ma son stanco) è la storia dell'usare gli e-book reader per sollevarci dall'inferno degli zaini ultra pesanti. Son tutto fuorchè maciste, e ho sempre portato tutti i libri e tutti i quaderni che mi servivano durante la giornata. Non mi ha creato problemi di schiena (quello semmai, lo ha fatto l'assumere posizioni sbagliate durante le giornate passate seduto) e tuttora non ci penserei due volte a farlo di nuovo! E' sicramente un fatto di abitudine, ma noto, che come società ci stiamo rammollendo, con tutti i miei conoscenti che appena gli proponi di andare a piedi invece che prendere l'autobus per 2 fermate, ti guardano male e ti prendono per pazzo... Rendere la vita dei poveri pargoli ancora più leggera la vedo qualcosa di negativo... E' uno zaino in fondo, non un sacco di cemento...
Inoltre, tra e-reader e libro infatti, preferisco mille volte più il libro per lo studio, per i motivi soprariportati da Fotty. Possibilità di prendere note a margine con grafici e disegni precisi e possibilità di "navigare" velocemente sul libro, ben più di quanto mi consentirebbero di fare i segnalibri virtuali (oltre che ad essere meno distraenti). Quando questo si evolverà e renderà più facili l'interazione in questi aambiti, potrei anche farci un pensierino... Ora, con un kindle paperwhite ad esempio, uno studio mi risulterebbe parecchio ma parecchio complicato e andrei ad impiegare più tempo di quanto ne spenderei utilizzando il vecchio buon libro...
Sulla questione della scuola, poi, inutile parlarne. Condivido, e lo ridico, tutte le soluzioni espresse da Alessio89, e aggiungo che, se non si fa una virata pesante, si andrà a finire molto male. Nel mio piccolo, sia quando ero dentro le superiori, sia ora che ne sono fuori (ma con un padre professore ancora al'interno) ho notato un lento declino dell'istruzione di chi mi ha sostituito (non che la mia annata sia stata eccelsa, sia chiaro, ma è il mio metro di paragone)... Colpa fondamentale è stata sicuramente la scuola, con le nuove riforme che hanno ridotto le materie cardine (tolto ore di inglese allo scientifico e tolto ore di elettronica al tecnico industriale ad esempio) per far posto a materie cazzata che solo a sfogliare i libri ti rendi conto di quanto siano inutili, poichè diventate troppo semplicistiche o poichè non al passo con i tempi (una materia che ti insegna come usare windows passo per passo, IMHO, è praticamente inutile, e toglie molto spazio a materie ben più importanti... Ma appunto, son discorsi già fatti, e il declino dell'istruzione dovuto a scelte ministeriali non è una novità!
Per non parlare vabbè, dell'educazione, e della voglia di imparare che, anche quella, è diminuita notevolmente, nonostante queste introduzioni di tecnologia lasciate però, un pò troppo a discrezione (e capacità) del docente e forse messe lì solo per dar una parvenza di modernità alla struttura scolastica (LIM ad esempio, che se non previsto un notevole lavoro dietro per organizzare i contenuti, è praticamente inutile)...
- Mitch
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Re: Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destina
Darei maggiore visibilità all'articolo perchè dice la verità ...ed io la cosa la vivo in prima persona con una madre "de coccio" che fa proprio fatica ad aprirsi al nuovo insegnamento.
Ma il discorso sulla preparazione va esteso non solo alla digitalizzazione ma all'intera struttura che la scuola mette in piedi quando porta avanti i vari progetti. Mio padre è nella commissione del mega-concorso (tra l'altro: Campania ...e ho detto tutto, devono correggere più di 800 compiti ....non ce la faranno mai neanche per settembre) ed è avvilente sentire che anche su una cosa così importante spesso i giudicanti ne sanno meno dei giudicati (eppure è gente scelta in base a diverse abilitazioni).
Ma il discorso sulla preparazione va esteso non solo alla digitalizzazione ma all'intera struttura che la scuola mette in piedi quando porta avanti i vari progetti. Mio padre è nella commissione del mega-concorso (tra l'altro: Campania ...e ho detto tutto, devono correggere più di 800 compiti ....non ce la faranno mai neanche per settembre) ed è avvilente sentire che anche su una cosa così importante spesso i giudicanti ne sanno meno dei giudicati (eppure è gente scelta in base a diverse abilitazioni).
"Happiness is an attitude. We either make ourselves miserable, or happy and strong. The amount of work is the same."
- Fottemberg
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Re: Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destina
Sasha, Mitch, purtroppo molto dipende dal mancato inserimento di personale "giovane" all'interno delle strutture scolastiche negli anni passati. Si parla di almeno 25 anni, dai tempi di Berlinguer. Mia madre insegna in una materna, e lo dice anche lei che non sa usare bene il materiale informatico a disposizione (un PC). Apprezzerebbe che il Ministero assumesse qualche giovane insegnante con la preparazione adatta. Invece giungono sempre supplenti che hanno una decina di anni in meno di mia madre (lei ne ha 56), e che spesso hanno un'esperienza di insegnamento di appena 10/15 anni. Una situazione avvilente, in quanto non hanno ne le competenze tradizionali di mia madre, ne le competenze informatiche tanto richieste.
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- Alessio89
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Re: Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destina
Sasha, non so tu che libri avevi, ma io al liceo solo i libri di letteratura italiana erano divisi in libriccini-moduli dal peso contenuto (senza contare i testi supplementari, bellissima la divina commedia integrale con tanto di commenti e analisi in un unico volume -.- ).
Tutti gli altri erano libri piuttosto pesanti, e in una giornata dove fai da 4 a 6 materie diverse significa da 4 a 6 libri come minimo in allegria. e la stessa cosa succedeva alle medie e alle elementari, benché il numero di materie fosse minore (in compenso un libro di testo durava più anni e di conseguenza il peso aumentava -.- ).
Dividersi i libri? Non sempre è fattibile, specie se sono testi dove sottolinei, scrivi appunti e fai altre cose.
Un e-reader pesa dai 250 ai 450 grammi e ha dimensioni contenute, la differenza è abissale.
Che siano ancora poco evoluti (vuoi il mercato vuoi il cartello degli stessi produttori che quasi tutti vendono anche degli slate/tablet inutili) e che un libro con pagine in formato A4 sia più comodo da leggere non vi è dubbio, ma i libri di testo sono e restano dei macigni.
Non puoi dare ad un bocia che va alle elementari uno zaino di 4-6 chili. Ma nemmeno a uno che va al liceo o ad uno studente universitario (e io nonostante abbia una borsa col portatile che arriva a 3 chili tra laptop, caricabatteria e altre cose), ricordo un'enorme differenza dagli zaini della scuola dell'obbligo. E la mia non è una borsa "leggera".
Tutti gli altri erano libri piuttosto pesanti, e in una giornata dove fai da 4 a 6 materie diverse significa da 4 a 6 libri come minimo in allegria. e la stessa cosa succedeva alle medie e alle elementari, benché il numero di materie fosse minore (in compenso un libro di testo durava più anni e di conseguenza il peso aumentava -.- ).
Dividersi i libri? Non sempre è fattibile, specie se sono testi dove sottolinei, scrivi appunti e fai altre cose.
Un e-reader pesa dai 250 ai 450 grammi e ha dimensioni contenute, la differenza è abissale.
Che siano ancora poco evoluti (vuoi il mercato vuoi il cartello degli stessi produttori che quasi tutti vendono anche degli slate/tablet inutili) e che un libro con pagine in formato A4 sia più comodo da leggere non vi è dubbio, ma i libri di testo sono e restano dei macigni.
Non puoi dare ad un bocia che va alle elementari uno zaino di 4-6 chili. Ma nemmeno a uno che va al liceo o ad uno studente universitario (e io nonostante abbia una borsa col portatile che arriva a 3 chili tra laptop, caricabatteria e altre cose), ricordo un'enorme differenza dagli zaini della scuola dell'obbligo. E la mia non è una borsa "leggera".
- Sasha
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Re: Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destina
@Fottemberg: guarda, posso anche farti un esempio in merito…
Caso opposto, anche se non posso definire mio padre esperto di informatica. Diciamo che se la cava bene (= è a suo agio con le tecnologie). Gli hanno assegnato un "corso di aggiornamento" in inglese, affinché così lui possa in futuro insegnare in inglese la sua materia ai nuovi studenti secondo le scelte dirigenziali. Il bello? È stato assegnato ad un corso "avanzato" perchè ritenuto conoscitore della lingua, almeno a livello base. Il problema? Lo ha imparato da autodidatta grazie ai testi delle canzoni, ad internet e per usare i programmi del pc, quindi in pratica, non lo ha mai parlato, escludendo quelle rarissime volte in cui, partecipando io ai vari scambi culturali, abbiamo ospitato ragazze di nazionalità diversa. La sua pronuncia quindi non è granché, e il corso, della durata di un anno accademico scarso, una volta a settimana, sarebbe dovuto culminare in un esame finale. Il problema nel problema è che la tabella di marcia che li avrebbe portati a questo esame era parecchio frettolosa (ho visto io stesso il programma e gli esercizi online che gli eran stati assegnati. Troppo, decisamente troppo per permettere di assimilare e padroneggiare la lingua (in un anno, cosa pretendi?))
È stato quindi qualcosa di arraffazzonato, e meno male che il "progetto" di insegnare una materia di indirizzo (tecnico industriale) non è partito (almeno con il corpo docente over50) grazie alle lamentele dello stesso corpo docente, altrimenti, sarebbe stato il colpo di grazia per gli studenti, che avrebbero assimilato uno pseudoinglese da far paura (visto che già, confrontandoci con gli europei, il nostro inglese fa pena… ). È proprio questo il punto. Pur di risparmiare sull'educazione, per far sembrare la scuola in corso di miglioramento ("uao, lezioni di elettronica (materia a caso) impartite in inglese, mi sarà senz'altro utile") si fanno ste cazzate che in realtà peggiorano solo le cose (e forse proprio a questo hanno puntato)…
@Alessio89: Mah, guarda, tra me e te scorrono due anni, e già con me ho avuto la "fortuna" (o il buonsenso) di avere tutti i libri (Eneide e divina commedia vabbè) suddivisi in moduli di massimo 300-350 pagine ciascuno... Considerando che son passati 3 anni, non mi sembra ci voglia una scienza per suddividerli (e tempo per farlo, chi non lo avesse fatto, lo ha avuto)
E poi, appunto, il tuo discorso va bene forse per le materie umanitarie, ma per le materie scientifiche, ti ci voglio vedere a tracciare grafici con l'ebook reader Per ora quindi, lo vedo molto poco fattibile. Forse in futuro, quando la tecnologia stessa sarà migliorata si potrà riaprire il discorso…
Caso opposto, anche se non posso definire mio padre esperto di informatica. Diciamo che se la cava bene (= è a suo agio con le tecnologie). Gli hanno assegnato un "corso di aggiornamento" in inglese, affinché così lui possa in futuro insegnare in inglese la sua materia ai nuovi studenti secondo le scelte dirigenziali. Il bello? È stato assegnato ad un corso "avanzato" perchè ritenuto conoscitore della lingua, almeno a livello base. Il problema? Lo ha imparato da autodidatta grazie ai testi delle canzoni, ad internet e per usare i programmi del pc, quindi in pratica, non lo ha mai parlato, escludendo quelle rarissime volte in cui, partecipando io ai vari scambi culturali, abbiamo ospitato ragazze di nazionalità diversa. La sua pronuncia quindi non è granché, e il corso, della durata di un anno accademico scarso, una volta a settimana, sarebbe dovuto culminare in un esame finale. Il problema nel problema è che la tabella di marcia che li avrebbe portati a questo esame era parecchio frettolosa (ho visto io stesso il programma e gli esercizi online che gli eran stati assegnati. Troppo, decisamente troppo per permettere di assimilare e padroneggiare la lingua (in un anno, cosa pretendi?))
È stato quindi qualcosa di arraffazzonato, e meno male che il "progetto" di insegnare una materia di indirizzo (tecnico industriale) non è partito (almeno con il corpo docente over50) grazie alle lamentele dello stesso corpo docente, altrimenti, sarebbe stato il colpo di grazia per gli studenti, che avrebbero assimilato uno pseudoinglese da far paura (visto che già, confrontandoci con gli europei, il nostro inglese fa pena… ). È proprio questo il punto. Pur di risparmiare sull'educazione, per far sembrare la scuola in corso di miglioramento ("uao, lezioni di elettronica (materia a caso) impartite in inglese, mi sarà senz'altro utile") si fanno ste cazzate che in realtà peggiorano solo le cose (e forse proprio a questo hanno puntato)…
@Alessio89: Mah, guarda, tra me e te scorrono due anni, e già con me ho avuto la "fortuna" (o il buonsenso) di avere tutti i libri (Eneide e divina commedia vabbè) suddivisi in moduli di massimo 300-350 pagine ciascuno... Considerando che son passati 3 anni, non mi sembra ci voglia una scienza per suddividerli (e tempo per farlo, chi non lo avesse fatto, lo ha avuto)
E poi, appunto, il tuo discorso va bene forse per le materie umanitarie, ma per le materie scientifiche, ti ci voglio vedere a tracciare grafici con l'ebook reader Per ora quindi, lo vedo molto poco fattibile. Forse in futuro, quando la tecnologia stessa sarà migliorata si potrà riaprire il discorso…
- Alessio89
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- Iscritto il: martedì 29 novembre 2011, 23:47
Re: Digitalizzazione della scuola italiana: perché è destina
i grafici li fai con penna, matita e quaderno. l'e-reader non deve sostituire la capacità di scrivere a mano. Ci sottolini, scrivi qualche micro appunto. Mai visto dei libri seri che pretendevano anche di prendere il ruolo dei quaderni. Semmai i problemi li danno in alcune materie scientifiche dove una figura se non è a colori non serve ad una mazza, o a libri di arte o simili, visto che gli e-ink a colori costano ancora troppo e sono piuttosto scadenti.