14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
- Alessio89
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Re: 14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
Still waiting for full 3D transistors...
- Il nabbo di turno
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Re: 14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
Il problema grosso di intel, è che sti 14 nm gli servono come il pane nella fascia bassa, ma i primi prodotti a 14 nm sono sempre i soliti mega procesori i5/i7 ultracostosi e poco appetibili per le grande masse.Fottemberg ha scritto:Calma, calma. Se i 22nm di Intel sembrano pari o meno densi dei 28nm di TSMC e, soprattutto, GloFo, i 14nm si preannunciano invece più densi dei 14/16nm di queste due fonderie. C'è però un problema. Intel ha spinto talmente tanto sia sulla densità, sia sulle caratteristiche intrinseche del PP, che le rese sono ancora lontane dall'essere buone. Certo se dovesse risolvere i propri problemi sarebbe un nodo con i controcazzi, ma per il momento è solo un ottimo nodo dalle rese non eccezionali.Il nabbo di turno ha scritto:Se i 14 intel si paragonano ai 20 di tsmc, i 10 Intel saranno paragonabili ai 14/16 di tsmc, avanti ma non troppo.
Se arrivano prima i qualcomm 64 bit a 20 nm è spacciata.
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- Sasha
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Re: 14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
i primi in realtà, saran i broadwell-M, tutt'altro che di fascia bassa… E questi li raccomanderei tendenzialmente a tutti, se utilizzati in tablet alla ASUS T100/T200, al contrario dei tablet android/iOS che costano uguale/di più…
E dei 64 bit, su android, proprio non ne sentiamo la necessità... 4GB su android per fare? Una partitozza ad Angry Birds? O lavorare con tante app in "multiwindows" spinto? Entrambi gli scenari mi farebbero ridere… O per eccessivo spreco di HW, o per eccessive lacune lato SW di android…
Sulla fascia medio, medio/alta, Intel può dire probabilmente ancora la sua, e non ce la vedo quindi, per nulla spacciata…
E dei 64 bit, su android, proprio non ne sentiamo la necessità... 4GB su android per fare? Una partitozza ad Angry Birds? O lavorare con tante app in "multiwindows" spinto? Entrambi gli scenari mi farebbero ridere… O per eccessivo spreco di HW, o per eccessive lacune lato SW di android…
Sulla fascia medio, medio/alta, Intel può dire probabilmente ancora la sua, e non ce la vedo quindi, per nulla spacciata…
- Alessio89
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Re: 14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
i 64-bit su android e ios li hanno messi non certo per la memoria o per le operazioni più lunghe sul decoding degli indirizzi di memoria o per occuppare più spazo di storage ed esecuzione a causa della lunghezza dei puntatori, ma per avere il doppio dei registri a disposizione, il che è un toccasana a livello prestazionale un po' in tutte le architetture.
Se hai il doppio dei registri, per giunta magari di dimensione doppia, hai potenzialmente la metà dell'accesso in cache L1 e potenzialmente la metà dei miss cache in L1 (poi ovviamente bisogna vedere che tipo di registri hai aggiunto). È vero che la L1 è molto veloce, mai quanto i registri ovviamente, ma così facendo sfrutti meglio il sistema di cache.
Infine con i 64 bit puoi permetterti il lusso di avere certe funzionalità di sicurezza a livello hardware che su un'architettura 32-bit non puoi permetterti se non a costi e prestazioni svantaggiosi.
L'aumento dello spazio di indirizzo della memoria è solo un'effetto secondario, tant'è che entro certi limiti lo si può fare tranquillamente anche sui 32 bit visto che basta aumentare la nidificazione delle pagine (prestazioni permettendo).
I 64 bit servono, soprattutto su x86 direi, visto che lì il numero dei registri è a dir poco ridicolo (anche se ampiamente compensato dal resto dell'architettura).
Se hai il doppio dei registri, per giunta magari di dimensione doppia, hai potenzialmente la metà dell'accesso in cache L1 e potenzialmente la metà dei miss cache in L1 (poi ovviamente bisogna vedere che tipo di registri hai aggiunto). È vero che la L1 è molto veloce, mai quanto i registri ovviamente, ma così facendo sfrutti meglio il sistema di cache.
Infine con i 64 bit puoi permetterti il lusso di avere certe funzionalità di sicurezza a livello hardware che su un'architettura 32-bit non puoi permetterti se non a costi e prestazioni svantaggiosi.
L'aumento dello spazio di indirizzo della memoria è solo un'effetto secondario, tant'è che entro certi limiti lo si può fare tranquillamente anche sui 32 bit visto che basta aumentare la nidificazione delle pagine (prestazioni permettendo).
I 64 bit servono, soprattutto su x86 direi, visto che lì il numero dei registri è a dir poco ridicolo (anche se ampiamente compensato dal resto dell'architettura).
- Sasha
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Re: 14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
ovviamente… ma appunto… ciò si riflette in un "semplice guadagno prestazionale"… Non è che ad android o iOS serve questo, per raggiungere quel che si riesce a fare con tablet Windows (cioè quelli con Intel o, molto marginalmente, AMD)…
Ed è questo che volevo confrontare
L'aumento di prestazioni o il maggior spazio di indirizzamento, non renderà di certo i tablet android più appetibili di quanto ora lo siano attualmente, un pò come Galaxy S4 vs S5, dove con l'S4 hai già raggiunto un buon livello prestazionale… Ad Intel serve maggiore efficienza, cosa che ha migliorato con Broadwell-M e il nodo a 14nm... Ad ARM… Tutto sommato anche qui maggiore efficienza (che fa sempre comodo), ma decisamente ancor di più un ecosistema software più decente (OS e applicativi)…
Per questo, l'eventuale arrivo in anticipo di Qualcomm con i 64bit (nuova architettura, tra l'altro con 8 core (4+4) nell'810, utilissimi ) prodotti a 20nm rispetto ai Broadwell-M con i 14nm, non lo vedo come un minaccia tale da reputare Intel "spacciata". La minaccia c'è, è presente, e di certo non renderà la vita più semplice ad Intel… Ma da qui a definirla spacciata, quando il suo ecosistema è molto più maturo di quello di ARM (perchè questo conta nella vita reale, non i benchmark che comunque ti esprimono un quadro complessivo d'insieme) ce ne passa…
Diverso il discorso ovviamente lato server… Ma in questo, visto che ancora i Qualcomm a 64 bit e i Broadwell eredi degli Avoton devon esser analizzati approfonditamente o visti in prodotti reali, non li ho considerati nel mio discorso iniziale…
Ed è questo che volevo confrontare
L'aumento di prestazioni o il maggior spazio di indirizzamento, non renderà di certo i tablet android più appetibili di quanto ora lo siano attualmente, un pò come Galaxy S4 vs S5, dove con l'S4 hai già raggiunto un buon livello prestazionale… Ad Intel serve maggiore efficienza, cosa che ha migliorato con Broadwell-M e il nodo a 14nm... Ad ARM… Tutto sommato anche qui maggiore efficienza (che fa sempre comodo), ma decisamente ancor di più un ecosistema software più decente (OS e applicativi)…
Per questo, l'eventuale arrivo in anticipo di Qualcomm con i 64bit (nuova architettura, tra l'altro con 8 core (4+4) nell'810, utilissimi ) prodotti a 20nm rispetto ai Broadwell-M con i 14nm, non lo vedo come un minaccia tale da reputare Intel "spacciata". La minaccia c'è, è presente, e di certo non renderà la vita più semplice ad Intel… Ma da qui a definirla spacciata, quando il suo ecosistema è molto più maturo di quello di ARM (perchè questo conta nella vita reale, non i benchmark che comunque ti esprimono un quadro complessivo d'insieme) ce ne passa…
Diverso il discorso ovviamente lato server… Ma in questo, visto che ancora i Qualcomm a 64 bit e i Broadwell eredi degli Avoton devon esser analizzati approfonditamente o visti in prodotti reali, non li ho considerati nel mio discorso iniziale…
- Fottemberg
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Re: 14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
Anche nelle Workstation i sistemi MIPS e DEC erano molto più maturi di quelli x86 ad inizio anni '90, ma sappiamo bene come è andata a finire nell'arco di pochi anni. A quel tempo, è vero, i software erano meno numerosi e complicati nel porting, ma la situazione attuale si presenta molto simile: nuovi prodotti, più economici, che aumentano di performance a velocità assurde di generazione in generazione.
PC: CoolerMaster MasterBox Q300P, AMD Ryzen 7 5800X, Thermalright Peerless Assassin 120 SE, GIGABYTE B550M AORUS ELITE, 2x32GB Patriot Viper DDR4-3600, Asus Dual RX6650XT 8GB, SSD Toshiba RC500 512GB, SSD Lexar NM790 2TB, CoolerMaster V650 Gold, Windows 11 Home
- Il nabbo di turno
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Re: 14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
Proprio quello che dicevo, intel parte sempre dalle fascie più alte con i nuovi prodotti, dovevano partire diretti con braswell, non con broadwell m, un chip nettamente più costoso anche se più potente, ma il punto è, che appeal può avere un tablet da più di 500 euro?Sasha ha scritto:i primi in realtà, saran i broadwell-M, tutt'altro che di fascia bassa… E questi li raccomanderei tendenzialmente a tutti, se utilizzati in tablet alla ASUS T100/T200, al contrario dei tablet android/iOS che costano uguale/di più…
È un settore dove contano molto i volumi, e a parte bay trail(che però dovra tirare la carretta fino al q2/q3 2015, quindi quasi un anno), intel non ha nient'altro.
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- Sasha
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Re: 14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
infattiFottemberg ha scritto:Anche nelle Workstation i sistemi MIPS e DEC erano molto più maturi di quelli x86 ad inizio anni '90, ma sappiamo bene come è andata a finire nell'arco di pochi anni. A quel tempo, è vero, i software erano meno numerosi e complicati nel porting, ma la situazione attuale si presenta molto simile: nuovi prodotti, più economici, che aumentano di performance a velocità assurde di generazione in generazione.
Vedremo cosa proporranno Qualcomm ed Intel per questa destinazione d'uso (server)… Perchè i Qualcomm 810 son tutto tranne che dedicati a questa fascia d'utenza, come lo sono i Broadwell-M… Una volta che si saprà di più (già sarebbe qualcosa sapere le specifiche alla AMD Seattle), fare confronti sarà qualcosa di molto più utile e attendibile…
Se un i3 me lo piazzassero in quella fascia, sicuramente lo troverei molto più che appetibile rispetto al rispettivo tablet iOS con stesso quantitativo di spazioIl nabbo di turno ha scritto:Proprio quello che dicevo, intel parte sempre dalle fascie più alte con i nuovi prodotti, dovevano partire diretti con braswell, non con broadwell m, un chip nettamente più costoso anche se più potente, ma il punto è, che appeal può avere un tablet da più di 500 euro?Sasha ha scritto:i primi in realtà, saran i broadwell-M, tutt'altro che di fascia bassa… E questi li raccomanderei tendenzialmente a tutti, se utilizzati in tablet alla ASUS T100/T200, al contrario dei tablet android/iOS che costano uguale/di più…
È un settore dove contano molto i volumi, e a parte bay trail(che però dovra tirare la carretta fino al q2/q3 2015, quindi quasi un anno), intel non ha nient'altro.
(In realtà ero partito in 4°, ma condividendo comunque il tuo discorso, solo perchè avevi unito alte prestazioni ad i5-i7 e Broadwell-M, ed io avevo linkato tutto nella mia testa, a Broadwell per desktop e notebook… Pensare Broadwell come ad alte prestazioni… Non ci riesco, è più forte di me )
- Alessio89
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Re: 14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
Dimetnicavo: il maggior numero di registri si ripercuote anche in un minor consumo in ambito mobile.Sasha ha scritto:ovviamente… ma appunto… ciò si riflette in un "semplice guadagno prestazionale"… Non è che ad android o iOS serve questo, per raggiungere quel che si riesce a fare con tablet Windows (cioè quelli con Intel o, molto marginalmente, AMD)…
Ed è questo che volevo confrontare
L'aumento di prestazioni o il maggior spazio di indirizzamento, non renderà di certo i tablet android più appetibili di quanto ora lo siano attualmente, un pò come Galaxy S4 vs S5, dove con l'S4 hai già raggiunto un buon livello prestazionale… Ad Intel serve maggiore efficienza, cosa che ha migliorato con Broadwell-M e il nodo a 14nm... Ad ARM… Tutto sommato anche qui maggiore efficienza (che fa sempre comodo), ma decisamente ancor di più un ecosistema software più decente (OS e applicativi)…
Per questo, l'eventuale arrivo in anticipo di Qualcomm con i 64bit (nuova architettura, tra l'altro con 8 core (4+4) nell'810, utilissimi ) prodotti a 20nm rispetto ai Broadwell-M con i 14nm, non lo vedo come un minaccia tale da reputare Intel "spacciata". La minaccia c'è, è presente, e di certo non renderà la vita più semplice ad Intel… Ma da qui a definirla spacciata, quando il suo ecosistema è molto più maturo di quello di ARM (perchè questo conta nella vita reale, non i benchmark che comunque ti esprimono un quadro complessivo d'insieme) ce ne passa…
Diverso il discorso ovviamente lato server… Ma in questo, visto che ancora i Qualcomm a 64 bit e i Broadwell eredi degli Avoton devon esser analizzati approfonditamente o visti in prodotti reali, non li ho considerati nel mio discorso iniziale…
Il maggior numero di core serve soprattutto ad un miglior smaltimento del calore, inoltre diventa molto utile per quelle poche applicazioni che necessitano di un rendering "pesante" da parte della GPU, visto che nel mobile domina il tiled-based rendering (spesso deferred), che permette di far girare cose che altrimenti non ci girerebbero.
- Il nabbo di turno
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Re: 14nm FinFET di Intel, quasi un miracolo per Asenov
Io broadwell m lo vedo più da ultrabook che da tablet(dove un braswell con quello che promette farebbe faville).
Se un i3 me lo piazzassero in quella fascia, sicuramente lo troverei molto più che appetibile rispetto al rispettivo tablet iOS con stesso quantitativo di spazio
(In realtà ero partito in 4°, ma condividendo comunque il tuo discorso, solo perchè avevi unito alte prestazioni ad i5-i7 e Broadwell-M, ed io avevo linkato tutto nella mia testa, a Broadwell per desktop e notebook… Pensare Broadwell come ad alte prestazioni… Non ci riesco, è più forte di me )
C'è bisogno di un ulteriore step evolutivo, ma broadwell m mi sembra eccessivo come costi, ecco perchè preferirei presentassero prima braswell, meno potente, ma comunque più indirizzato alle masse sia come prezzo che come prestazioni/consumi, insomma il soc ideale per tablet convertibili da 300/350 euro.
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