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Come per tutti gli ultimi capitoli dedicati al campionato di MotoGP, anche durante il primo avvio di Valentino Rossi The Game ci verrà offerta la possibilità di personalizzare il nostro alter-ego digitale e di scegliere lo stile di guida tra i vari preset disponibili; tra questi troviamo i più utilizzati durante la storia delle moto, da quelli di un tempo (in precedenza difficilmente si usciva con il corpo fuori dalla sagoma della moto data la diversa distribuzione di peso e la relativa progettazione della stessa) a quelli introdotti dai Campioni degli ultimi anni.

 

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L'approccio utilizzato da Milestone per questo titolo è il medesimo dei precedenti, il quale riceve giusto qualche affinamento nella tecnica, pertanto ci limiteremo a citare quanto da noi scritto in passato:

Ancora una volta avremo una fisica di guida che risulta accessibile ad un vasto bacino di utenti, oltre che agli appassionati della guida pura e senza controlli, grazie alle vaste possibilità di personalizzazione della stessa.

Naturalmente, se impostata al minimo livello di difficoltà, permetterà ad un pubblico più ampio di poter guidare con tranquillità qualsiasi moto, con l'opportunità di visualizzare sul tracciato la traiettoria ideale ed il suggerimento, a seconda di dove ci si trova nel circuito, di come affrontare ogni tratto in particolare.

Man mano che si aumenta la difficoltà, la moto inizierà a reagire come realmente ci si aspetta, e necessiterà di particolare attenzione durante le fasi di ingresso ed uscita dalle curve; qualora non abbiate tale prudenza o le gomme non si trovino più nello stato ottimale, l'anteriore del nostro bolide potrebbe facilmente chiudersi, oppure un sovrasterzo vi sobbalzerà dalla stessa senza alcuno scampo.

Rispetto al capitolo precedente, è possibile notare facilmente come il comportamento della moto sia decisamente più nervoso ed imprevedibile. Se ad esempio affronterete una curva in prima marcia con il posteriore che tende a derapare, non sarà difficile ritrovarsi con la moto praticamente imbizzarrita - ed a momenti ingestibile - a seguito del cambio marcia. Come nella realtà, ogni moto di ogni categoria avrà un "handling" differente a seconda della scuderia scelta. Ancora una volta vedremo le Yamaha andare forte in staccata e percorrenza in curva e le Ducati volare sui rettilinei, senza dimenticare le Honda che fanno da anello di congiunzione tra queste.

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Non sono da meno in quanto a realismo le vecchie 500cc 2 tempi, le quali risulteranno pressochè "morte" se utilizzate in un range che si aggira al di sotto dei 10.000RPM fino ad "esplodere" da tale soglia in poi; una cosa che ci ha sorpreso in negativo è la tendenza ad impennare delle Moto 3. Nella realtà è impossibile che queste lo facciano senza problemi intorno ai 200KMh.

Nella fasi antecedenti alle varie prove sarà disponibile, attraverso una riproduzione del box particolarmente curata, settare la moto a nostro piacimento grazie ai consigli del nostro ingegnere, secondo impostazioni veloci o, in maniera più dettagliata, secondo la nostra esperienza.

Per quanto concerne la difficoltà degli avversari, essa permetterà graduali settaggi come per la fisica, con l'aggiunta di una opzione di "rewind" che ci permetterà di ritornare indietro di alcuni secondi per correggere alcuni errori, come cadute o sorpassi andati male, precedentemente effettuati. Alla massima impostazione di difficoltà i nostri avversari non saranno bravi esclusivamente sui rettilinei per poi rallentare durante la percorrenza dell'eventuale curva, oltre a staccare veramente tardi, ma saranno capaci di riprodurre fedelmente le proprie qualità reali.

Anche quest'anno dovremo ottenere un buon piazzamento in qualifica e disporre di una moto di medio livello - oltre ad ottime capacità di guida - per sperare nel podio. Purtroppo dopo aver acquisito nel tempo una discreta esperienza ed una moto di alto livello, ma sopratutto dopo aver imparato a conoscere ogni pista, la vittoria è quasi scontata; a questo punto, per garantire un maggior intrattenimento, servirebbe una difficoltà di gioco di tipo "Leggenda".

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La vera novità per quanto riguarda la fisica di gioco sta non tanto nell'introduzione delle auto con relative discipline (la fisica è chiaramente tratta da Sebastien Loeb Rally EVO) ma, contando anche la presenza della categoria Motard nel prossimo RIDE 2, nell'ottima riproduzione delle moto da Flat Track.

Questi modelli sono noti per avere a disposizione dei motori dotati di gran coppia motrice in abbinamento a gomme da enduro, un mix ideale per affrontare le curve completamente di traverso.

La fisica di guida è davvero notevole per quanto riguarda il realismo, così come per i movimenti del pilota e la reazione delle sospensioni ai diversi spostamenti di carico, e vi assicuro che - anche con gli aiuti di guida attivati - riuscire ad ottenere un buon piazzamento non sarà affatto facile, anzi!

 

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