Con l'avvento del nuovo set di processori Intel Ivy Bridge ed annesso chipset Panther Point, Asus decide di rinnovare tutta la sua linea di portatili di fascia alta: il glorioso G74SX viene messo in pensione dopo un anno di onorata attività da un degno successore, il G75Vw che, dotato di processori Core i7 e schede video Nvidia GeForce GTX 660M e 670M, promette un eccezionale connubio tra prezzo, prestazioni e qualità costruttiva...e, dulcis in fundo, che schermo signori!
Asus fa le cose senza mezze misure. Quando dice Gaming Notebook, Gaming Notebook è, a partire dal design sino al succo vero e proprio. Nasceva, qualche anno fa, la linea di portatili "Republic of Gamers" che, passando per i modelli G73 e G74, è giunta ai giorni nostri col neonato G75Vw, da qualche giorno qui in redazione e pronto per essere messo a nudo. Il prodotto è stato già introdotto in una video preview di qualche giorno fa, ove abbiamo avuto modo di saggiarne la qualità costruttiva e la dotazione tecnica; vi avevamo promesso, inoltre, che saremmo passati ai tanto amati numeri in breve tempo, cosa che oggi siamo a fare.
La confezione ricalca pari pari gli standard della linea Asus RoG: rossa, nera ed appariscente al punto giusto, contiene varie scatoline che proteggono la dotazione di serie, ed una busta personalizzata che scherma il computer da eventuali graffi derivanti da maldestre operazioni di trasporto. Sul laterale sinistro è presente un'etichetta che riporta in modo completo la configurazione scelta, mentre tutt'intorno al coperchio sono stati apposti sigilli di garanzia che accertano la non apertura del pacco.
Portatile aggressivo = Scatola aggressiva.
Asus G75Vw è disponibile in differenti livelli di configurazione per soddisfare tutte le tasche: il processore è rigorosamente Intel Core i7 Ivy Bridge, nei modelli 3610QM e 3720QM; la memoria di sistema oscilla tra un minimo di 8 GB DDR3 1600MHz ed un massimo di 16 GB; il comparto video permette la scelta tra Geforce GTX 660M 2GB GDDR5 (architettura Kepler) e Geforce GTX 670M 3GB GDDR5 (architettura Fermi) - GTX 680M non è ancora disponibile, mentre GTX 675M è fuori dal configuratore per via delle prestazioni quasi allineate a GTX 670M.
Chissà cosa c'è nella busta...
La sezione dischi può essere composta da diversi mix HDD - SSD e supporta Raid 0 - 1; gli schermi sono rigorosamente Full HD 1080p EVW MATTE, con e senza 3D (il modello 3D impiega un pannello LightBoost - esiste anche una versione con schermo HD+, non disponibile in Italia); il sistema operativo è Windows 7 Home Premium 64 bit. La macchina in prova è dotata di Intel Core i7 3610QM, 8GB DDR3 1600MHz, GeForce GTX 670M, 1x HDD 750GB 7200 RPM e schermo Full HD 1080P 60Hz, configurazione quasi al vertice della gamma, e costa 1.299 € Iva Inclusa presso l'Asus Point Lab-s.com di Portici (Napoli) che, gentilmente, ci ha fatto pervenire il prodotto in anteprima.
Elegante ed aggressivo allo stesso tempo, combinazione rara
La dotazione di serie offre il tradizionale manuale della garanzia, il manuale di istruzioni Asus RoG con fogli di errata corrige, il pieghevole della garanzia Asus KasKo, un CD con drivers ed utilità di sistema, una coppia di filtri antipolvere per le ventole di raffreddamento ed una fascia a strappo per fissare i cavi.
Di seguito riportiamo le specifiche tecniche del notebook Asus G75Vw.
Processore, mainboard e memorie
- Intel Core i7-3610QM (Ivy Bridge) Quad-Core con frequenza di funzionamento nominale pari a 2,3 GHz, Turbo Mode fino a 3,2 GHz (singolo core), 4 x 256 kilobytes di Cache L2, 6 MB di Cache L3 condivisa, Intel Hyperthreading. La CPU è realizzata con processo produttivo a 22 nanometri e supporta le estensioni MMX, SSE 4.2, AVX a 256-bit, EM64T, VT-x e crittografia AES. Il livello prestazionale di tale prodotto è pari a quello del veloce e costoso Core i7 2860QM Sandy Bridge.
- La scheda madre è prodotta in casa Asus ed offre il nuovissimo chipset Intel HM77 Panther Point per processori Intel Ivy Bridge Mobile. E' dotata di controller Serial ATA 3.0 con supporto alle modalità Raid 0 - 1, porta Intel Thunderbolt, connettori mini PCI Express, connettore MXM per schede video notebook, quattro socket per memorie DDR3 con supporto nativo PC-1600, quattro porte USB 3.0. La revisione di bios più recente, al momento in cui questa recensione è scritta, è la 207.
- Il computer è equipaggiato con due moduli di memoria DDR3 1600 MHz da 4GB cadauno per un totale di 8 GB di memoria di sistema. La macchina è dotata di altri due slot accessibili dal vano principale, per soddisfare ogni richiesta da parte dell'utente in termini di dotazione di memoria. Da notare che i due moduli installati in fabbrica occupano gli slot situati sotto la tastiera, e che l'operazione di rimozione (che prevede una quasi totale apertura del computer) fa decadere la garanzia se non effettuata in centri autorizzati (Fonte, Richard Swinburne - Asus RoG).
Sottosistema Video
Il comparto grafico è di fascia alta ed, allo stato attuale, può avere due GPU su scheda separata connessa alla motherboard tramite slot MXM.
- La proposta più economica è una Nvidia GeForce GTX 660M con architettura Nvidia Kepler, processo produttivo a 22 nanometri, 384 CUDA Cores, 2 GB GDDR/5 su bus memorie a 128 bit e velocità di clock pari ad 835 MHz, prodotto molto veloce e capace di supportare tutti i moderni titoli videoludici con dettaglio grafico alto - molto alto.
- La macchina in questione è dotata, invece, di Nvidia GeForce GTX 670M, rebranding della GTX 570M ed equivalente di Geforce GTX 560 per computers desktop (336 CUDA Cores, bus memorie a 192 bit, core 620MHz e 3 GB GDDR5), per garantire un'esperienza di gioco mobile senza eguali.
- La tecnologia Nvidia Optimus NON E' SUPPORTATA: la macchina funziona con la GPU discreta sempre attiva. Il core grafico Intel HD4000 integrato nella CPU Ivy Bridge può comunque essere usato con Intel QuickSync (Fonte, Richard Swinburne - Asus RoG).
Sottosistema Audio
- Sistema VIA HD con fascia di altoparlanti stereo e lamina di diffusione in alluminio, doppio microfono stereofonico e subwoofer integrato alla base.
Disco Fisso
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Un'unità HDD Seagate Momentus con capienza nominale pari a 750GB, interfaccia S-ATA 2.0 e velocità di rotazione dei piatti pari a 7200 rpm. Sono disponibili ulteriori configurazioni: un disco HDD dati come quello in oggetto accoppiato ad un SSD da 256GB, o due dischi da 750GB configurati in modalità singolo disco o RAID 0 - 1. Supportate le unità S-ATA 3.0.
Unità ottica
- L'unità ottica è un masterizzatore Blue Ray Combo 24x capace di scrivere su quasi tutti i tipi di supporto attualmente in commercio. E' supportato il sistema di etichettatura LightScribe.
Sistema Operativo
- Microsoft Windows 7 Home Premium a 64-bit.
Schermo
- Pannello MATTE con diagonale visiva di 17:3", risoluzione massima di 1920 x 1080 punti, 60Hz fattore di forma 16:9, retroilluminazione RGB LED. In alternativa, 1920 x 1080 punti 3D, 120Hz, RGB LED, Asus LightBoost Technology.
Dimensioni e peso
- Dimensioni pari a 415x320x52 millimetri (L/L/A). Peso con batteria pari a 4,5 kg.
Batteria
- 8 Celle, agli ioni di litio da 5200 mAh, 74 Wh, autonomia media di 2:30, adattatore in dotazione da 180W.
Varie
- Uscita VGA D-SUB 15 pin tradizionale
- Uscite Uscita HDMI con audio e supporto HDCP
- Uscita Mini DP
- Supporto Thunderbolt nelle future configurazioni
- Wi-Fi Lan 802.11 b/g/n
- Porta RJ-45 per Gigabit Ethernet
- 4 porte USB 3.0
- Jack audio IN e audio OUT
- Kensington Lock
- Lettore Memory Card SD/MMC
- Webcam con doppio microfono
Il DTR Asus G75Vw è estremo in tutti i sensi. La linea di pensiero in casa Asus per quel che concerne il design delle macchine da gioco non è affatto cambiata da qualche anno a questa parte: il G75Vw ripropone le stesse linee tese dei predecessori G73 e G74SX con alcune aggiunte per stare al passo con i tempi. La colorazione, infatti, passa dal nero opaco al bicolore argento - nero (proprio come le macchine sportive di una volta), con la stessa finitura in materiale soft - touch a garanzia di un feeling particolare: il portatile è piacevole al tatto ed, in caso di trasporto a mano, non scivola via come potrebbe accadere con i modelli a finitura lucida.
Asus G75Vw : F117A in chiave moderna
I designer Asus ci mostrano che si è cercato di mantenere lo stesso look'n'feel per i portatili RoG nel corso del tempo. Nelle foto che seguono è possibile osservarne l'evoluzione, a partire da sinistra (G53) per giungere sino ai giorni nostri col G75Vw (Fonte, Asus RoG).
La mano sapiente del designer Taiwanese si vede: il G75Vw è un mix di aggressività allo stato puro e di classicità da salotto domestico. Da chiuso (e nella giusta angolazione) nasconde i muscoli all'osservatore, e sembra né più né meno un moderno computer di fascia alta adatto ad ambienti altolocati, che si scansa dal proprio pane quotidiano - ovvero la soddisfazione del giocatore nomade.
Elegante. Chi l'avrebbe mai detto...
I pannelli laterali sono colorati in grigio-argento e nero opaco, combinazione decisamente azzeccata e che affatto stanca, e sono presenti ulteriori profili a vista e nervature che fanno intuire la vera anima del prodotto. Il parco connessioni è ben fornito: due porte USB 3.0, una porta HDMI con audio, una porta VGA D-Sub 15 pin, una porta coassiale di alimentazione, una RJ-45 per gigabit lan ed una connessione Mini DP. Manca la porta e-SATA.
NB: un chiarimento sulla porta MiniDP. Il logo a forma di fulmine riportato sul case ci ha fatto confondere le idee, e ci ha portato erroneamente a pensare che si trattasse di una porta Thunderbolt. In realtà, da portavoce Asus, non si può parlare di Thunderbolt perchè manca proprio il chip di supporto, che sarà introdotto in configurazioni future (The current models are not shipping with TB hardware inside so they cannot be retroactively upgraded. Only TB advertized models ship with TB installed. This is because those who don't need TB at all (still quite a significant %age due this early in TB rollout) won't have to pay for the TB chip inside.)
Connessioni sul lato destro
Non male anche a sinistra: il motivo è parimenti riproposto, ed è sposato ad un'ulteriore coppia di porte USB 3.0, un lettore di schede di memoria, un paio di jack per le connessioni audio ed un masterizzatore Blue Ray Disc.
Connessioni sul lato sinistro
Sul retro il G75Vw diventa estremamente cattivo ed, al pari del predecessore G73, offre una coppia di prese d'aria di grosse dimensioni con feritoie dal design aeronautico (che lasciano ben vedere i dissipatori in rame responsabili del raffreddamento di CPU e GPU). Si torna al passato e, precisamente, allo stile del G73, poichè il G74SX aveva le stesse porte posizionate al centro. L'osservatore più attento avrà sicuramente notato il piccolo logo Asus RoG proprio nel mezzo, e la presenza di un blocco di sicurezza Kensington letteralmente mimetizzato sul lato destro.
Feritoie di raffreddamento...
...nel particolare
Cambia anche il design delle cerniere. Il G75Vw è dotato di un sistema di chiusura per il coperchio del tipo a doppia cerniera, mentre il modello G74SX optava per un design a singola cerniera centrale con copertura in alluminio. Nel complesso il sistema sembra ben integrato, e gli elementi a vista sono davvero difficili da individuare (merito della colorazione opaca).
Le cerniere
All'apertura del coperchio siamo deliziati da un sapiente mix di colorazioni scure che vanno dal nero opaco per la cornice del monitor sino al bicolore nero metallizzato opaco e grigio del piano tastiera. Il portatile appare, a prima vista, piuttosto colorato, anche se dobbiamo ammettere che parte di questa sensazione dipende dalla presenza di numerosissimi loghi di prodotto, come da qualche anno a questa parte casa Asus ci abitua.
La cabina di pilotaggio
Lo sguardo cade immediatamente sullo schermo, vera gemma nel suo genere: trattasi di un modello opaco con risoluzione Full HD 1080p @ 60 Hz che può essere utilizzato anche all'aperto per via della bassa rifrazione. I più esigenti possono ordinare il modello con schermo 3D - 120 Hz (sempre opaco) con kit Nvidia 3D Vision e tecnologia Asus LightBoost per godere di una full immersion 3D con i più moderni titoli videoludici.
Lo schermo opaco, con elevate performances visive
Finalmente una macchina italiana! E' da un pò di tempo a questa parte, infatti, che ci capita di avere a che fare con prodotti inglesi ed americani con tanto di layout tastiera straniero: in questo caso Asus ha fatto in modo che il prodotto fosse immediatamente reperibile in ogni parte del globo e con opportuna localizzazione - ed uniformità del prezzo, rendendo vane le corse all'estero per ottenere un risparmio maggiore (e dannarsi con tastiere non italiane, si intende).
La qualità è esemplare: troviamo tasti dalla corsa molto corta (appena due millimetri) e decentemente spaziati, con punto di pressione ottimale ed input praticamente istantaneo, atti a supportare il giocatore nelle più intense sessioni gaming senza pecca alcuna. La tastiera è dotata di retroilluminazione disinseribile e modificabile nel livello di luminosità. Il piano della tastiera è, inoltre, in spesso alluminio ed integrato al poggiapolsi in gomma come singolo pezzo, aumentando la rigidità dello chassis e la resistenza alle sollecitazioni.
La tastiera italiana
Dato che si tratta di un prodotto con chiara vocazione gaming, Asus ha fatto in modo di favorirne l'utilizzo istintivo, evitando di dover distogliere lo sguardo dal monitor per ritrovare i tasti giusti: la quaterna WASD, ad esempio, è stata dotata di punti a rilievo rigidi che ne permettono il facile ritrovamento; il tastierino direzionale è stato posizionato ad hoc, ben distante da tastierino numerico e tastiera vera e propria, in un'area che ne permette l'individuazione e l'impiego senza erronea pressione di altri tasti.
Tastierino direzionale
Il touchpad Synaptics è molto grande e sensibile e, per migliorarne l'esperienza d'uso, riprende le stesse proporzioni dello schermo. Supporta funzionalità gesture ed è dotato di una lamina in plastica che lo protegge da polvere, unto ed usura. I tasti hanno un punto di pressione ottimale e la corsa molto corta, favorendo l'uso del prodotto in "mobilità".
Touchpad con stesse proporzioni del pannello LCD
In alto a destra e realizzati in alluminio troviamo i tasti per le funzioni di accensione e spegnimento e per il controllo delle prestazioni del sistema tramite il software Power4Gear. I programmi disponibili sono quattro: Intrattenimento (prestazioni elevate e riduzione della frequenza di CPU e GPU quando possibile), Prestazioni Massime (come dice il termine), Risparmio energetico (contiene le frequenze di CPU e GPU nel migliore dei modi) e Silenzioso (riduce la velocità di rotazione delle ventole).
Tasti di controllo
Infine la webcam, praticamente invisibile poichè dotata di un coperchio in plastica nera annegato nella cornice. E' dotata di led di funzionamento e di due microfoni fissi per la registrazione audio.
Webcam e doppio microfono
Il prodotto non nasconde la paternità Asus RoG: la base è praticamente uguale a quella dei modelli G73 e G74SX con un grosso portello centrale di servizio, numerose feritoie da cui aspirare aria fresca e tanti gommini triangolari che garantiscono un grip efficacie sul piano di lavoro.
Base e gommini
L'audio è curato sotto ogni punto di vista: il prodotto è dotato di una grande fascia di altoparlanti localizzata sulla parte alta della tastiera, e di un piccolo subwoofer all'angolo inferiore destro. Il sub è attivo per gran parte della gamma audio, suonando anche alle frequenze più alte e garantendo corposità al suono.
Un piccolo subwoofer è integrato alla base
L'apertura del portello lascia piacevolmente colpiti: come in tutti gli altri modelli G ogni cosa è al suo posto, con tutte le componenti principali accessibili e parte del sistema di raffreddamento visibile. L'apertura del portello non fa decadere la garanzia: Asus ha disegnato il G75Vw per fare in modo che sia espandibile dall'utente nella sezione dischi e per il sottosistema memorie, come specificato dai responsabili RoG nel forum ufficiale Asus RoG.
Da aperto
Una cosa a cui mai nessuno pensa è la manutenzione del portatile: i sistemi di raffreddamento di questi prodotti, infatti, come accade nei PC fissi, aspirano polvere che, a seguito dell'accumulo, ne riduce le performances per ostruzione dei condotti. Il G75Vw è dotato di filtri antipolvere in alluminio, intercambiabili e lavabili (in dotazione ne sono forniti quattro: due già installati su ogni ventola ed altri due in bustina, pronti all'uso).
Filtri antipolvere per il sistema di raffreddamento
La sostituzione di un filtro è operazione di pochi secondi, poichè basta sfilarlo via dalla rispettiva sede e rimpiazzarlo con un nuovo prodotto.
Rimozione del filtro antipolvere
Ventola e filtro per la CPU sono localizzati in un cassetto secondario, accessibili tramite rimozione di una vite.
Ventola per CPU e filtro
Nella foto seguente è ben visibile il sottosistema memorie. La macchina è stata progettata in modo che lasci la fabbrica con otto gigabytes di memoria DDR3 PC 1600, localizzata negli slot al di sotto della tastiera; la parte di espandibilità riservata all'utente riguarda l'aggiunta di un'ulteriore coppia di moduli negli slot qui mostrati. Per la sostituzione dei moduli originariamente installati è necessario rimuovere la tastiera, operazione non difficile ma che fa decadere la garanzia (Fonte, Richard Swinburne - Asus RoG).
Sottosistema DDR3 Dual Channel PC 1600
La macchina è dotata di due cassetti per l'installazione di unità HDD - SSD da 2,5". Esistono diverse configurazioni "base" con cui il G75Vw può lasciare la fabbrica: con un solo disco da 750GB 7200 RPM (come accade nel nostro caso), con due dischi HDD dello stesso tipo configurati in modalità singolo disco o Raid 0 - 1 o, nella migliore delle ipotesi, con un disco SSD 256GB come unità di sistema ed un disco da 750GB dati. E' supportato lo standard Serial ATA 3.0 6Gb/s
Seagate Momentus 750GB 7200RPM
La scheda video che equipaggia questo prodotto è basata su interfaccia di connessione MXM (lo slot non si vede perchè è nascosto dalle plastiche), GPU Geforce GTX 670M (336 Cuda Cores - 620MHz clock), 3 GB GDDR5 ed interfaccia memorie a 192 bit. Altri non è che una GeForce GTX 560 per computers desktop adattata al duro lavoro in un portatile (riduzione delle frequenze di clock, delle tensioni di alimentazione, temperature e consumi). I suoi bollenti spiriti sono tenuti a bada da un dissipatore dedicato con placca di contatto in alluminio ed heat pipes in rame che spostano il calore sul radiatore destro. GTX 670M è un rebranding di GTX 570M; se si vuole il modello con la nuova architettura Kepler si deve puntare alla GTX 660M (tra l'altro, meno costosa) od a GTX 680M, se in futuro verrà adottata.
Geforce GTX 670M 3GB GDDR5 coperta da un enorme cold plate in alluminio
Per testare il notebook in oggetto abbiamo seguito alcune regole, fermo restando che abbiamo utilizzato la configurazione così come ci viene consegnata dal produttore, sia in termini di hardware che di software (si leggano le eccezioni):
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Ogni test è stato ripetuto per tre volte e se i valori di qualche test sembravano sballati il test stesso è stato di nuovo ripetuto;
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Alla fine di ogni sessione di prova l'hard disk è stato riformattato e di nuovo si è ripetuta l'installazione del sistema operativo.
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Le uniche eccezioni che abbiamo fatto in questo caso riguardano la suite di sicurezza installata di default sul sistema che è stata debitamente disinstallata prima dell'esecuzione dei test.
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Per le specifiche dei singoli test vi rimandiamo alla relativa sezione dove trattiamo i risultati che ne derivano.
Impostazioni di prova | |
Piattaforma | Panther Point Ivy Bridge Chipset HM77 Express |
Processore | Intel Core i7-3610QM Quad-Core 2,3 GHz, Turbo Mode fino a 3,2 GHz |
Memoria | 8GB DDR3 Dual Channel 1600MHz |
Hard Disk | Seagate Momentus 750GB 7200 RPM Serial ATA 3Gb/s 16MB cache |
Scheda video | - Intel HD4000 Graphics - NON SUPPORTATA (utilizzabile con Quicksync) - Nvidia Geforce GTX 670M 3GB GDDR5 (Architettura FERMI) |
Scheda audio | Integrata, Via HD Audio |
Media | Lettore e masterizzatore Blue Ray Disk Combo |
Schermo | Asus 1920x1080p 60Hz EVW LED, MATTE |
Sistema operativo | Microsoft Windows 7 Home Premium 64-bit |
Benchmark sintetici
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Fritz Chess Benchmark: questo è un tool che misura la potenza del processore di sistema utilizzando il motore per la creazione di giochi di scacchi "Fritz 9 engine". Il risultato del test è espresso in nodi per secondo medi. Il software è fortemente ottimizzato per girare in ambienti multicore ed è capace di attivare fino ad 8 thread contemporaneamente.
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HD Tune Pro (versione 4): utilizziamo questo benchmark per misurare la banda dati, l'occupazione di CPU ed altri parametri inerenti i controller disco ed USB. Sui controller SATA colleghiamo un disco rigido WD Caviar Blue da 320GB SATA 2.0 oppure WD Caviar Blue da 320GB SATA 3.0 o ancora un SSD ADATA S599 da 120GB SATA 2.0 a seconda del test che vogliamo effettuare. Per testare il controller in modalità multi disco utilizziamo due dischi WD Caviar Blue da 320GB SATA 2.0.
Grafica 3D
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3DMark06 (versione 1.1.0 Professional): ci permette di valutare le prestazioni grafiche 3D offerte dal sistema. Nel suo computo sono inclusi, in particolare, la CPU, la memoria di sistema ed il controller grafico.
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World In Conflict (RTS): si tratta di uno strategico in tempo reale, che unisce a questo tipo di giochi una visuale simile a quella degli sparatutto in prima persona e che fa degli effetti particellari e della fisica le sue armi migliori.
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Crysis: uno dei più indicativi titoli 3D DirectX 10 per effetti grafici e per l´utilizzo della fisica.
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Alien vs. Predator: la versione originale progettata per console Atari subisce una profonda rivisitazione per essere adattata a sistemi DirectX 11, API delle quali sfrutta in particolare effetti SSAO (Screen Space Ambient Occlusion), di ombre dinamiche e di smooting delle curve dell´alieno.
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Crysis Warhead: uno dei più indicativi titoli 3D DirectX 10 per effetti grafici e per l´utilizzo della fisica.
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Far Cry2: è dotato di un motore 3D evoluto, che fa uso intensivo di effetti DX10 e fisica.
- Lost Planet 2: nuova avventura d'azione sci-fi di CAPCOM disponibile in versione DirectX 9 e DirectX 11 nella quale vengono pesantemente sfruttati effetti di tessellation.
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Staker: Clear Sky (FPS): innovativo First Person Shooter DX10, con splendida gestione di luci, ombre, fisica ed effetti DX10 in generale.
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Staker: Call of Prypiat (FPS): altro capito del noto First Person Shooter questa volta in modalità DX11 ch come al solito offre un'ottima gestione di luci ed ombre.
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The Last Remnant: dalla Square Enix (già conosciuta per la fantastica serie Final Fantasy) giunge un nuovo gioco di ruolo alla giapponese, caratterizzato da un comparto grafico eccezionale e da una giocabilità piuttosto elevata, tali da garantire una certà longevità al titolo.
Utilizzo generico
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PovRay (versione 3.6): il tool Persistence of Vision Raytracer (PovRay) permette di creare grafica tridimensionale di elevata qualità. Al suo interno troviamo una scena standard creata proprio per effettuare benchmark sulla CPU che sfrutta la maggior parte delle feature disponibili con questo software. Per rendere ripetibili i nostri test utilizziamo sempre le impostazioni di default del file .ini.
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Cinebench (versione 10 e versione 11): suite di test multi-piattaforma basato sul software di animazione CINEMA 4D ampiamente utilizzato da studi e case di produzione per la creazione di contenuti 3D. Grazie ad esso possiamo valutare le performance del sottosistema CPU seppure l'influenza di chipset, memorie e scheda grafica installate nel sistema non può essere trascurata. Il software esegue un test di rendering capace di sollecitare uno o tutti i core del processore disponibili.
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7-Zip (versione 9.15 beta): con questo noto software di compressione dati eseguiamo due diversi benchmark. Il primo viene realizzato utilizzando il tool integrato che restituisce una indicazione sui MIPS (million instructions per second) che il sistema è in grado di offrire (potete confrontare i risultati ottenuti con quelli ufficiali e con quelli del vostro sistema). Il secondo invece prende in considerazione una situazione reale nella quale viene richiesto al sistema di comprimere in formato 7z una cartella da 5,36GB contenente 4.379 file di diversa dimensione e tipologia (immagini, testo, html, video, foto, applicazioni) e 536 sottocartelle e poi di decomprimere la stessa. L'operazione di compressione ha una forte dipendenza dalla memoria cache della CPU e dalla memoria RAM installata nel sistema. Quella di estrazione dipende molto, invece, dalla capacità della CPU di gestire le operazioni su interi. In tutti i casi, il software sfrutta abbastanza bene tutte le risorse (core) di CPU a disposizione.
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Auto Gordian Knot (versione 2.55): software utile per effettuare backup di DVD o comunque operazioni di transcodifica video nei formati DivX ed XviD. Per le nostre prove utilizziamo il codec XviD che il tool installa di default ed eseguiamo il ripping di un completo DVD (Codice Swordfish) che per l'occasione abbiamo memorizzato su un disco fisso e lo "comprimiamo" in modo da farlo entrare su due CD.
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Handbrake (versione 0.9.4): un software di transcodifica video open-source multipiattaforma e multithreaded con il quale effettuiamo una conversione video di un intero DVD (Codice Swordfish) in formato adatto per i dispositivi Apple iPod, iPhone e iPad.
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Mainconcept H.264 (versione 1.6.1): tool di codifica video in grado di creare stream ad alta definizione compatibili con lo standard H.264.
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DaCapo (versione 9.12): questa suite di benchmark permette di valutare il comportamento del sistema quando si utilizzano tool di sviluppo per Java. Esso include tutta una serie di applicazioni reali open source fra cui Tomcat, FOP, Eclipse, Batik, Xalan e altri. Nel nostro caso riportiamo il tempo complessivo necessario all'esecuzione di tutti i test.
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ScienceMark 2.0: grazie a ScienceMark è possibile misurare le prestazioni del sistema in ambiente di calcolo spinto. Inoltre il software misura le prestazioni della memoria di sistema e della cache integrata nella CPU.
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X264 Benchmark: test di conversione video che rileva la velocità di codifica in FPS (fotogrammi per secondo) di due sorgenti video, dal formato MPEG ad H264.
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PCMark Vantage: di questa suite utilizziamo sia i test sintetici che quelli reali. In particolare ci riferiamo ai test TV and Movies, Music, Communication e Productivity dei quali vi forniamo una breve descrizione di seguito:
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TV and Movies: sono avviati due task simultanei che effettuano operazioni di transcodifica video e video playback di formati differenti utilizzando anche Windows Media Center;
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Music: sono avviati tre task simultanei che prendono in considerazione operazioni di rendering delle pagine web di uno store musicale, di transcodifca audio e di aggiunta dei file su Windows Media Player;
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Communication: sono avviati tre task simultanei che eseguono operazioni di crittazione e compressione dei dati, gestione delle emaile e delle regole, rendering di pagine web, decrittazione dei dati e utilizzo di Windows Defender
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Productivity: sono avviati quattro task simultanei che eseguono l'editing di testi, gestiscono la ricerca di contatti ed email in Windows, eseguono il rendering di pagine web e caricano applicazioni dal disco fisso.
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Quello che vediamo nel grafico seguente è conseguenza diretta del cambio di architettura: il processore Intel Core i7 3610QM - che è alla base della linea Ivy Bridge Mobile i7 - offre prestazioni superiori a quelle del core i7 2860QM - top di gamma dei processori i7 Sandy Bridge - in entrambi i test della suite SiSoft Sandra. Ivy Bridge è l'evoluzione di Sandy Bridge, e mostra che si è lavorato molto in termini di numeri oltre che di solo processo produttivo ed efficienza energetica.
Nel test "Multimedia" effettuato con la stessa suite di benchmark otteniamo un risultato non dissimile a quello del caso precedente: l'Asus G75Vw primeggia sul resto del gruppo, forte di un'architettura maggiormente efficiente ed efficacie rispetto a Sandy Bridge che equipaggia la concorrenza.
Già a partire da Sandy Bridge si è visto che le CPU Intel si comportano molto bene in termini di operazioni multi-core, ed il 3610QM oggetto d'analisi non si sottrae alla regola: la banda massima a disposizione tra i vari core CPU ammonta a ben 51 GB/s, valore da terza posizione rispetto ai top di gamma Sandy Bridge i7 2820QM e 2860QM.
Molto bene in termini di latenze intercore: con 18 ns ci si pone in prima posizione nella classifica richiamando i fasti delle CPU i7 ed i5 di prima generazione (ricordiamo che in questo genere di test Sandy Bridge aveva dei problemi di velocità).
A valori minori corrispondono migliori risultati
In Fritz Chess Benchmark otteniamo ulteriori conferme sulle doti velocistiche di i7 3610QM che, nuovamente, si pone in testa alla classifica ed ottiene un guadagno marginale rispetto al precedente top di gamma, Intel i7 2860QM Sandy Bridge.
Nell'analisi delle performances di calcolo puro per singolo core osserviamo che i7-3610QM perde qualche colpo rispetto ad i7 2860QM Sandy Bridge: l'architettura Core di terza generazione riesce ad appianare le differenze, ma i 300 MHz in meno in modalità Turbo, stavolta, si fanno sentire. Il Core i7-2820QM, invece, avendo una velocità di clock inferiore rispetto al fratello maggiore 2860QM, non riesce a resistere ai colpi inflittigli dalla CPU Ivy Bridge, e cade in terza piazza a circa un secondo di distacco.
A valori minori corrispondono migliori risultati
Il calcolo dell'algoritmo Primordia, appartenente alla suite di benchmark Science Mark 32, evidenzia risultati simili al test precedente, indi non abbisogna di commento.
A valori minori corrispondono migliori risultati
Il portatile Asus G75Vw e' stato configurato con otto gigabytes di memoria DDR3-1600 MHz in modalità dual channel, e può ospitare sino ad un massimo di 32 gigabytes.
Il Memory Test di SiSoft Sandra evidenzia prestazioni molto buone per la macchina in prova, pari a 15 GB/s di banda dati massima; tuttavia tale valore dev'essere confrontato con le maggiori performances di ben altri cinque portatili, localizzati nel range 16-18 GB/s. Questo dipende dal fatto che Asus G75Vw è si equipaggiato con moduli PC1600 MHz, ma trattasi di modelli con timings piuttosto tranquilli che non contribuiscono affatto all'incremento delle prestazioni complessive.
Il Memory Test di Science Mark 32 mostra un quadro sensibilmente differente, segno che a diversa suite di software impiegata per un test possono corrispondere differenze più o meno evidenti nei risultati (mentre il test del SiSoft SANDA misura la banda dati pura delle memorie, Science Mark lo fa in relazione alle sue applicazioni). In questo caso Asus G75Vw si piazza in prima posizione e, forte di un guadagno di ben 2,3GB/s rispetto al precedente top performer, detta legge.
Il Memory Test di PCMark Vantage, suite di benchmark che simula un impiego reale del computer e dunque controlla come l'utilizzo della banda delle memorie influisce sulle applicazioni, fa da prova del nove e da ragione a Science Mark 32, indicando che la tenzone è vinta da Asus G75Vw.
Nel caso dei dischi fissi l'analisi è puramente scolastica: la macchina performa in modo diverso a seconda delle scelte effettuate nella configurazione o a seguito di aggiornamenti after market. I tests sono stati effettuati con l'unità HDD fornita in dotazione.
L'unità impiegata è un Seagate Momentus da 750GB di capienza massima, con interfaccia di connessione S-ATA 2.0 e velocità di rotazione dei piatti pari a 7200 RPM. Trattasi dello stesso disco presente in entrambe le macchine Alienware M17X, con le uniche differenze relative alle capienze (320 e 500 Gigabytes). Le performances medie nel trasferimento dati sono pari a 95,3 MB/s secondo rilevazioni con SiSoft Sandra, migliorando rispettivamente di 7 e 3 MB/s rispetto ai modelli di taglio minore.
Bene anche in termini di latenze: non si riescono ancora a raggiungere i valori del vecchio Acer 5745DG ma, con soli 4,5 ns di differenza, ci si avvicina di molto.
Nota bene: a valori più bassi corrispondono performances migliori.
Il test effettuato con PCMark Vantage fornisce risultati che sono assolutamente in linea con la concorrenza: la macchina in prova ottiene 4186 punti, che fanno parte della forbice di valori della parte alta della classifica, ove figurano altre macchine da gioco o di fascia medio - alta.
L'analisi di un sistema con applicazioni di transcodifica video e compressione dati permette di valutare correttamente le sue performance e definire un confronto corretto fra più modelli. Tali strumenti sono infatti abbastanza pesanti da gestire e richiedono una forte sinergia fra più sottosistemi.
I test nella codifica video lasciano di stucco: il guadagno nelle operazioni di conversione in entrambi i test è evidente, e pone il G75Vw in testa alla classifica.
Nota bene: a valori più bassi corrispondono performances migliori.
Il cambio del tipo di codifica riduce il vantaggio della macchina in prova, ma lascia immutata la classifica, col G75Vw di Asus in prima piazza e tutto il resto a seguire.
Nota bene: a valori più bassi corrispondono performances migliori.
Il software AutoGordianKnot sembra non rendere giustizia a quanto sinora visto: nella semplice compressione di uno stream Mpeg la macchina in prova deve scendere di una posizione, poichè il 2860QM che equipaggia M17X R3 di Alienware sembra sapere il fatto suo.
Nota bene: a valori più bassi corrispondono performances migliori.
La conversione di un file mpeg in formato Ipod compatibile, invece, richiama quanto visto nelle fasi iniziali di questa recensione, ove le prestazioni di Core i7-3610QM Ivy Bridge e Core i7-2860QM Sandy Bridge sembravano essere allineate: lo sono in questo caso, ove lo scarto tra un processore e l'altro è pari ad appena un secondo.
Nota bene: a valori più bassi corrispondono performances migliori.
Nella gestione degli archivi l'ago il portatile Asus G75Vw si comporta molto bene, ottenendo per un soffio la prima posizione rispetto all'Alienware M17X-R3 equipaggiato con processore Intel Core i7-2860QM.
In termini di numeri veri, ci affidiamo al solito test di compressione e decompressione di una cartella dati da circa 5 GB: i tempi registrati danno ragione alla macchina di casa Asus sia in termini di compressione (-7 secondi) che compressione (-22 secondi) rispetto al precedente top performer.
Nota bene: a valori più bassi corrispondono performances migliori.
Processori Dual-Core e Quad-Core con tecnologia Hyperthreading, modalità turbo che massimizza le prestazioni della CPU mantenendo lo stesso livello di consumi, buoni quantitativi di memoria e schede video piuttosto prestanti: questa è la ricetta dei moderni personal computers portatili che, oltre ai tradizionali compiti di intrattenimento domestico o produttività in mobilità, possono essere impiegati come vere e proprie postazioni di lavoro grafiche o da gioco, tanta è la cavalleria a disposizione. Nella seguente serie di tests vogliamo per l'appunto verificare il comportamento della macchina in prova nelle operazioni di calcolo intensivo, che mettono a dura prova tutta la combinazione di sottosistemi in dotazione, onde evidenziare inefficienze o virtù.
Cinebench R10 mette a nudo molte verità. Nei test di calcolo a singolo core, il Core i7 3610QM Ivy Bridge che equipaggia la macchina in prova dimostra di essere estremamente veloce, sorpassando tutti i processori Core i7 Sandy Bridge di fascia media ed alta. L'unico che ancora ce la fa a tenergli testa è il core i7 2860QM Sandy Bridge per via delle mostruose velocità di clock raggiunte in modalità turbo a singolo core (3.5 GHz).
Se si effettua il confronto in modalità multicore, invece, la musica cambia, e nemmeno le maggiori velocità di clock del Core i7-2860QM sono sufficienti a relegare il neonato Ivy Bridge in seconda piazza.
Nei test in modalità OpenGL si rileva la supremazia di casa AMD rispetto alle soluzioni Nvidia (a dispetto della fascia di riferimento della GPU), ma questo si sapeva già...
Povray 3.6 basa il suo benchmark su un'operazione di rendering di una scena in modalità core singolo, indi trae massimo beneficio dalle maggiori velocità di clock del Core i7-2860QM della macchina Alienware (-5 secondi rispetto al G75Vw).
Nota bene: a valori più bassi corrispondono performances migliori.
Cinebench R11, invece, basa tutte le sue rilevazioni sulla potenza di calcolo complessiva di una CPU, indi ben venga la presenza di molteplici core e di un'architettura sensibilmente ottimizzata. Il G75Vw dispone ovviamente di tali elementi, e passa di diritto in prima posizione...
Nei test OpenGL ricadiamo nello stesso "problema" individuato qualche grafico addietro: il confronto tra GPU AMD e Nvidia è ancora vinto dalla controparte in rosso; la differenza prestazionale, invece, tra GTX 580M e GTX 670M (stessa famiglia di GPU, differente numero di core Cuda) è pari a circa 5 FPS a vantaggio della prima.
Vediamo il comportamento della macchina in esame con alcuni titoli che, da qualche tempo, usiamo come riferimento.
In 3DMark 2006 il confronto che ci interessa è quello ai vertici, poichè vede macchine Alienware con varie configurazioni ed il prodotto oggetto d'analisi. I numeri restituiti dall'Asus G75Vw garantiscono la seconda piazza, segno che le maggiori doti velocistiche della GPU GTX 580M ed i MHz forniti dalla CPU contano molto. Il confronto con Radeon HD 6870M e CPU Core i7-2720QM pende in modo evidente dalla parte della macchina Asus, che risulta essere sensibilmente più veloce.
World in Conflict con impostazioni di dettaglio atte a spostare maggiormente il carico di lavoro sulla CPU, invece, mostra un pari livello di prestazioni per il prodotto in prova e l'M17X-R3 di Alienware in configurazione massima.
In Devil May Cry si ottengono prestazioni a metà strada tra quelle di un sistema desktop basato su Core i7-960 e Radeon HD 5870 - GeForce GTX285 (che, per chi non dovesse saperlo, ha un comportamento simile o migliore di GeForce GTX 560Ti).
Col capolavoro Far Cry 2 la macchina in prova ottiene nuovamente valori simili al caso precedente, ossia prestazioni superiori a quelle di una macchina desktop basata su Core i7 960 e Radeon HD 5870. Le differenze rispetto a Geforce GTX 580M (Alienware M17X-R3) si fanno sentire, proprio per via della GPU più prestante (lo scarto medio è quantificato in circa 20 FPS).
In Stalker: Clear Sky il portatile in prova reclama giustizia, e strappa la prima posizione al prodotto Alienware in modo piuttosto marcato (dai 10 ai 18 fps di vantaggio).
Infine The Last Remnant, a nostro avviso un capolavoro di Square Enix che, purtroppo e non si sa per quale ragione, non è stato molto apprezzato. Le buone sono nei numeri, sufficienti a garantire una giocabilità eccellente in qualsiasi condizioni di test; le cattive sono invece rappresentate dal fatto che il taglio ai Cuda Cores imposto per questo step di GPU si fa sentire, e che la distanza rispetto a GTX 580M diventa piuttosto marcata.
Questa serie di test mira ad individuare le prestazioni della macchina in prova in condizioni di impiego generico. L'idea è quella di sedersi avanti al computer e di effettuare operazioni che possono tranquillamente avvenire nella quotidianità della giornata lavorativa.
Il computer impiega 50 secondi per l'accensione e si spegne in 16 secondi, merito delle elevate performances del singolo disco in dotazione. La ripresa dalla modalità ibernazione richiede circa 28 secondi. I tempi sono quelli registrati con sistema operativo preinstallato, indi con software aggiuntivo che abbisogna di startup ed eventuale bloatware.
Nota bene: a valori più bassi corrispondono performances migliori.
Il 2D performance test di Passmark mira a verificare le prestazioni del sistema in modalità desktop e produttività, ove vengono effettuate operazioni di disegno, apertura di finestre e scrolling. I valori restituiti da Asus G75Vw sono da prima posizione, e fanno registrare in modalità Aero un certo incremento prestazionale rispetto alla combinazione i7-2860QM - Geforce GTX 580M di casa Alienware.
La visione di un filmato su Youtube non comporta problemi di carico di lavoro, in nessun caso (il valore massimo dei tempi CPU è pari all'8% in modalità Full HD).
Nota bene: a valori più bassi corrispondono performances migliori.
Infine Geekbench, suite di test che evidenzia le prestazioni del sistema con un valore di sintesi dopo aver effettuato una serie di prove sui comparti CPU e Memorie. I numeri parlano chiaro, col G75Vw che si posiziona in prima piazza e riesce a guadagnare circa 250 punti in più rispetto ad Alienware M17X-R3.
Per valutare le prestazioni generali di questo sistema abbiamo utilizzato la suite diverse suite di test come PCMark Vantage di Futuremark, DaCapo (Java) e l'indice di prestazioni di Windows 7.
Per quel che possa contare, l'indice delle prestazioni di Windows mostra una situazione di vento in poppa con tutti i comparti che forniscono medie elevate, eccezion fatta per la sezione dischi che chiede a gran voce l'installazione di un'unità SSD.
L'esecuzione di una serie di operazioni Java tramite la suite di benchmark DaCapo rende giustizia al processore Intel Ivy Bridge, che impiega circa un secondo in più del modello i7-2860QM per completare il test.
Nota bene: a valori più bassi corrispondono performances migliori.
L'applicazione di un filtro ad una immagine di riferimento fa registrare un tempo di 20 secondi, che è praticamente lo stesso richiesto dall'Alienware M17X-R3 con processore Intel Core i7-2860QM.
A valori inferiori corrispondono migliori risultati
PCMark Vantage offre un quadro piuttosto veritiero sulle reali performances di un sistema, basando la propria misurazione sull'esecuzione di operazioni svolte in una normale giornata lavorativa (conversioni di flussi video - audio HD, operazioni su database, esecuzione di scene 3D, navigazione web, archivi).
Asus G75Vw si comporta molto bene e restituisce un valore finale da seconda posizione, subendo un lieve distacco dalla macchina Alienware in configurazione top di gamma. Nel secondo grafico è riportata la disaggregazione del valore finale in tutti i benchmark che hanno composto tale classifica, per individuare quali sono stati i punti di forza e dove si poteva far meglio.
La creazione di un documento PDF da un file di riferimento richiede circa 16 secondi, che è il secondo miglior tempo registrato nel corso delle nostre recensioni.
La batteria ha una capacità nominale di 5200mAh. Si ricarica in circa 2 ore. La carica e' garantita da un alimentatore da 180 Watts fornito in dotazione (spina Schuco).
La batteria...
...ed il caricabatteria / alimentatore
Abbiamo misurato l'autonomia del sistema in tre scenari tipici:
- IDLE: lasciamo la connessione Wi-Fi attiva e lo schermo acceso e non permettiamo la disattivazione di alcun altro componente. Registriamo il tempo che intercorre dal momento in cui stacchiamo il cavo di alimentazione con batteria al 100% al momento in cui il notebook si spegne con batteria al 5%. La luminosità dello schermo è impostata al 50%.
- Load: lasciamo attivo in loop il PCMark Vantage per simulare un utilizzo misto e continuo del sistema. Registriamo il tempo che intercorre dal momento in cui stacchiamo il cavo di alimentazione con batteria al 100% al momento in cui il notebook si spegne con batteria al 5%.
Il test in modalità IDLE sancisce le basse doti di mobilità di questo prodotto. Del resto, G75Vw è una gaming station DTR a tutti gli effetti, adatta a chiunque non voglia avere cavi ed accessori ingombranti sulla scrivania e voglia comunque godere delle prestazioni di un desktop vero e proprio. L'autonomia in modalità IDLE (Wi-Fi accesa, navigazione web) è pari a 165 minuti, complice l'assenza del supporto alla tecnologia Nvidia Optimus e la connessa impossibilità di utilizzare il core grafico Intel HD 4000 della CPU Ivy Bridge quando si opera con basso carico di lavoro. Ci riserviamo di effettuare ulteriori prove in futuro a seguito del rilascio di nuovi versioni di Bios, dato che la macchina è in commercio da appena un mese.
In condizioni di massimo carico di lavoro si arriva a quasi un'ora e mezza, valore nella norma per la tipologia di prodotto.
Temperature
- Temperatura della stanza: 23°C
- Temperatura Massima Alimentatore 50°C
°C misurati sul lato superiore del notebook | °C misurati sul lato inferiore del notebook | ||||||||||||||||||||||||||||||||
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Blu: Idle |
Lato superiore: Il prodotto dimostra di avere un sistema di raffreddamento decisamente efficiente dato che le temperature avvertibili sul piano tastiera sono comprese tra i 23,6°C ed i 28°C in modalità IDLE, sino ad un massimo di 33,4°C quando il sistema è sotto massimo carico di lavoro.
Base: Le temperature sono leggermente superiori rispetto a quelle del piano tastiera per via della maggior vicinanza ai componenti di sistema ed agli elementi che compongono il sistema di raffreddamento stesso. Si va da un minimo di 23°C-29 in modalità IDLE per raggiungere le temperature massime di 36,5°C sotto massimo carico di lavoro, tra l'altro localizzate attorno alle aree dei dissipatori per CPU e GPU.
Peso
Con un onestissimo peso di "soli" 4,5 kg (batteria inclusa), l'Asus G75Vw dimostra di essere un vero e proprio DTR. Nel corso della settimana di test lo abbiamo trasportato a scuola, a lavoro ed in redazione più volte, e la combinazione peso / volume si è fatta sentire in modo marcato (a cui si deve aggiungere quasi un kg per il caricabatterie). La situazione muta radicalmente se si usa lo zainetto Asus RoG, progettato ad hoc per questo genere di macchine. Si deve mettere in conto, in questo caso, un'ulteriore spesa pari a circa 100 euro.
Per valutare la qualità del pannello LCD ci serviamo di un certo numero di test e strumenti. In ogni caso i test vengono effettuati impostando i parametri del monitor (solitamente luminosità e contrasto) secondo i valori di fabbrica, pulendolo perfettamente da polvere o altre tracce di sporco e lasciandolo pre-riscaldare per almeno mezz'ora.
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Gamut (insieme di colori che il pannello è in grado di riprodurre): utilizziamo il colorimetro Spyder 3 Elite di Datacolor per verificare quanto la gamma di colori riprodotta dal monitor del notebook sia compatibile con la gamma di colori che ci si aspetta da un dispositivo RGB.
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Uniformità: utilizziamo il colorimetro Spyder 3 Elite anche per verificare l'uniformità della retroilluminazione dello schermo. Effettuiamo le misure in 9 punti suddividendo il pannello secondo una griglia 3x3 a valori di IRE pari al 100% (bianco) ed al 50% (grigio).
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Rapporto di contrasto: sempre lo stesso colorimetro ci permette di valutare il rapporto di contrasto effettivo considerando appunto il rapporto fra una immagine con luminanza al 100% ed una con luminanza allo 0%. Le misurazioni vengono effettuate variando la luminosità del display dal minimo al massimo consentiti dalle regolazioni.
La curva di Gamut del display del notebook ASUS G75Vw è quasi perfetta. Il rosso ed il blu sono rappresentati in maniera ottima mentre un leggero scostamento dal valore ideale rispetto alla curva RGB lo ritroviamo solo nella rappresentazione delle tonalità verdi che possono risultare leggermente più forti.
Il rapporto di contrasto statico che abbiamo misurato con i nostri strumenti è davvero ottimo (fatto salvo il primo ottenuto con luminosità al minimo ove il nostro strumento non offre una adeguata sensibilità).
L'uniformità della distribuzione di luminosità appare abbastanza buona specie quando la misurazione è fatta sulle tonalità bianche (in tal caso la variazione fra il punto più illuminato e quello meno illuminato è del 19%). Man mano che si tende verso schermate grigie meno luminose, la difformità della retroilluminazione aumenta fino ad un massimo del 30% con IRE pari a 50%.
La curva gamma segue in maniera perfetta quella ideale a 2.2 mentre la temperatura colore presenta delle variazioni passando da valori di IRE del 20% a valori del 100% (i colori diventano un po' più freddi)
E' tempo di fare chiarezza sulla nuova gamma di schede video GeForce 600M, in modo da aiutare il lettore nella scelta. Sino a poche settimane fa, i modelli di fascia alta per computer portatili "Nvidia" erano tre: GeForce GTX 560M, 570M e 580M, tutti basati sull'architettura Nvidia Fermi. Le differenze tra questi modelli sono riportate nella tabella seguente.
NVIDIA GPU Mobile basate su Fermi | |||
GTX 560M | GTX 570M | GTX 580M | |
Architettura | Fermi | Fermi | Fermi |
Processo produttivo | 40nm | 40nm | 40nm |
Cuda Cores | 192 | 336 | 384 |
Nome in codice | GF116 | GF114 | GF114 |
Bus memorie | 192 bit | 192 bit | 256 bit |
Numero Transistors | 1170 Milioni | 1950 Milioni | 1950 Milioni |
Tipologia Memorie | GDDR5 | GDDR5 | GDDR 5 |
Velocità di clock | 775 MHz | 575 MHz | 620 MHz |
Con l'avvento di Ivy Bridge c'è stata la quasi contestuale presentazione della nuova famiglia di GPU Nvidia serie 600 che, nei modelli al top di gamma, vede la seguente situazione:
Nuova serie di GPU Mobile NVIDIA basate su Kepler e Fermi | ||||
GTX 660M | GTX 670M | GTX 675M | GTX 680M | |
Architettura | Kepler | Fermi | Fermi | Kepler |
Processo produttivo | 28nm | 40nm | 40nm | 28nm |
Cuda Cores | 384 | 336 | 384 | 768 |
Nome in codice | GK107 | GF114 | GF114 | GK104 |
Bus memorie | 128 bit | 192 bit | 256 bit | 256 bit |
Numero Transistors | ND | 1950 Milioni | 1950 Milioni | ND |
Tipologia Memorie | GDDR5 | GDDR5 | GDDR5 | GDDR5 |
Velocità di clock | 835 MHz | 598 MHz | 620 MHz | ND |
GeForce GTX 670M e 675M, che occupano la parte alta della classifica, altri non sono che dei rebranding di GeForce GTX 570M e 580M; GeForce GTX 660M e GTX 680M sono, invece, prodotti nuovi a tutti gli effetti con architettura Kepler e processo produttivo a 28 nanometri.
GeFrce GTX 570M - 580M, ovvero la declinazione notebook
di GeForce GTX 560 e GTX 560Ti per macchine desktop
Ne consegue che Asus G75Vw nel modello in prova è dotato di una GPU che, seppur molto veloce, non apporta alcuna novità rispetto al passato, e se si vuole avere a tutti costi il modello con Nvidia Kepler bisogna prenderlo con la GPU GTX 660M.
La Scheda Video Geforce GTX 670M si trova proprio sotto quel grosso dissipatore
La GeForce GTX 670M installata nelle macchine Asus ha subito una cura ricostituente per aumentare le già elevate prestazioni: la memoria è stata portata a 3 GB GDDR5, mentre la velocità di clock è stata innalzata a 620MHz a partire dai 575MHz originari.
In questa pagina sono riportati i grafici del confronto tra le due proposte di fascia alta di casa Nvidia. Essendo GTX 670M una GTX 570M rimarcata, è ovvio che fornisca un livello di prestazioni inferiore a quelle di GTX 580M. Per l'appunto, si vuole individuare questa differenza, che ha contribuito a tenere il prezzo di vendita del computer molto basso.
Parimenti, riportiamo i grafici delle prove effettuate con Antialiasing attivo.
Asus G75Vw: croce o delizia del giocatore? E' valsa davvero la pena di aspettare il lancio delle nuove GPU Ivy Bridge e della linea di acceleratori grafici 600 di Nvidia o conveniva puntare su di un modello meno performante e più economico che, in questi giorni, subisce un forte sconto per via del fine vita? Vale la prima risposta: G75Vw è un concentrato di potenza allo stato puro che vanta un design invidiabile, con un rapporto tra prezzo e prestazioni così vantaggioso che rende la vita molto difficile agli altri DTR gaming. Il prezzo di soli 1299 Euro Iva inclusa permette di portare a casa un velocissimo Core i7-3610QM Ivy Bridge, una GeForce GTX670M con 3GB GDDR5, 8 gigabytes di memoria, un sottosistema dischi configurabile in modalità Raid 0 - 1 ed uno schermo LCD opaco con qualità che definire fotografiche è il minimo.
Asus G75Vw soddisfa il palato del giocatore esigente, e lo fa portando in campo numeri tipici di una macchina desktop di fascia medio alta, che permettono di godere dei più moderni in giochi in modalità Full HD e con livello di dettaglio grafico alto o molto alto. In alcuni casi si deve ridurre qualcosa (non è da tutti garantire un elevato frame rate con impostazioni fondo scala ed antialiasing attivo), ma in generale la GPU adempie silenziosamente al proprio compito. In tutto ciò, le temperature restano "da circolo polare artico", con medie di 36°C sotto sforzo.
Design. Asus ha fatto un gran lavoro con la sua ultima creatura. Il G75Vw è, né più né meno, quello che volevamo da un personal computer gaming portatile: elegante al punto giusto, combina un sapiente mix di classicità ed aggressività, sposando precise linee tese con elementi particolarmente estremi come le grosse prese d'aria posteriori od i motivi curvi in grigio argento e nero dei laterali. Tali motivi sono riproposti anche sotto il coperchio: il piano della tastiera è, infatti, bicolore, ed offre l'alluminio come elemento principale a garanzia di un effetto estetico senza eguali ed una maggiore resistenza per il piano tastiera, che può assorbire sollecitazioni senza cedere. La cornice del monitor è in nero opaco, ma non offre una costruzione con vetro a filo tipo quella degli altri prodotti gaming come Alienware M17X-R3/R4.
Dimensioni. Le dimensioni non ci fanno storcere il naso: con 415x320x52 millimetri ed un peso di circa 4,8 kg, Asus G75Vw rientra negli standard per questo genere di computers. Tali macchine sono da considerare come computer desktop a tutti gli effetti con assenza di cavi a vista e facili da trasportare, dei DTR che, all'occorrenza, possono lasciare senza problemi la scrivania per essere spostati in altra locazione. Mai ci sogneremmo di utilizzarli come portatili a tutti gli effetti: il braccio si stancherebbe quasi subito se sottoposo al "dolce" peso! Se però si desidera avere una gaming station da utilizzare in mobilità, diviene quasi obbligatorio l'acquisto dello zainetto Asus RoG che, ad un prezzo di circa 100 euro, avvolge il prodotto in modo perfetto e ne semplifica il trasporto andando a scaricare il peso sulla schiena (o magari altro zainetto simile).
Performances. Brutali. Asus G75Vw è un computer desktop con la forma di un notebook. Al pari di quello che rilevammo a suo tempo per Asus G73 ed Alienware M17X-R3, troviamo potenza di calcolo e grafica a non finire per via dell'impiego di componenti di fascia molto alta. Se si vuole di più, è ancora possibile ordinare un processore più veloce ed un maggior quantitativo di memoria, mentre per la scheda al video al momento si è al limite (GeForce GTX 670 3GB GDDR5 rappresenta la scelta di VGA più performante per questo prodotto). A livello di calcolo puro si è a pari od oltre i numeri forniti da Core i7-2860QM, che è la CPU Sandy Bridge Mobile più potente in assoluto (escludendo le versioni XM), mentre a livello video abbiamo a che fare con una GeForce GTX 560 desktop adattata all'uso in un portatile.
Memoria. Gli Asus G75Vw sono progettati per lasciare la fabbrica con minimo 8 GB DDR3 1600MHz in modalità Dual Channel. Tali moduli occupano gli slot sotto la tastiera, e sono sostituibili dall'utente con decadenza della garanzia. Quello che l'utente può realmente fare è aggiungere altri due moduli di memoria negli slot disponibili all'interno del vano principale, raggiungendo la ragguardevole capacità di 16 Gigabytes.
Connettività. Sufficiente: a fianco della classica Gigabit LAN troviamo un controller Wi-Fi b/g/n, quattro porte USB 3.0, porta Intel Thunderbolt (su configurazioni future) e tre connessioni video (HDMI con audio, VGA, MiniDP). Manca il modulo bluetooth, la connessione e-Sata e quella Firewire.
Mobilità e autonomia. Scarsa. Non si può parlare di parametri simili con questo genere di macchine: trattasi di computer voluminosi con pesi prossimi ai cinque kg (se si esclude il caricabatterie) che, per via dell'hardware altamente prestante e dell'assenza di tecnologie di risparmio energetico, mangiano letteralmente le batterie, e sono principalmente relegati all'uso con spina elettrica. Se si vuole un computer portatile bisogna barrare la parola gaming poichè, con questo hardware, davvero non esiste: trattasi esclusivamente di ibridi iperdimensionati e pesanti. Pace.
Display. La perfezione. E' la prima volta che, in vari anni di redazione, ci capita di vedere un portatile di fascia super alta dotato di uno schermo con qualità fotografiche ed a trattamento opaco. La curva di Gamut di ASUS G75Vw è quasi perfetta. Il rosso ed il blu sono rappresentati in maniera ottima mentre un leggero scostamento dal valore ideale rispetto alla curva RGB lo ritroviamo solo nella rappresentazione delle tonalità verdi, che possono risultare leggermente più forti. Il rapporto di contrasto statico che abbiamo misurato con i nostri strumenti è davvero ottimo grazie a livelli di nero eccellenti. L'uniformità della distribuzione di luminosità appare abbastanza buona, specie quando la misurazione è fatta sulle tonalità bianche (in tal caso la variazione fra il punto più illuminato e quello meno illuminato è del 19%). Man mano che si tende verso schermate grigie meno luminose, la difformità della retroilluminazione aumenta fino ad un massimo del 30%. Se avete bisogno di una macchina compatta con schermo da impiegare con applicativi di grafica professionale o fotografia e non volete spendere molto, adesso sapete cosa comprare.
Rumorosità. Buono il comfort acustico: la macchina resta su livelli di 30dBA in quasi tutte le condizioni e, solo sotto massimo carico di lavoro passa a 40 dBA circa, difficilmente udibili poichè coperti dall'audio delle decenti casse + subwoofer. Unica pecca la mancanza di possibilità di regolazione del comportamento delle ventole da bios che - quando si è in ambienti molto silenziosi e si sta utilizzando il computer con bassi carichi di lavoro - le ventole sono udibili in quanto restano sempre accese.