Cosa c'è dentro
Impossibile per un prodotto che passa per le nostre mani non subire determinati trattamenti. La nostra curiosità non può essere soddisfatta da semplici specifiche su carta ma richiede un'osservazione da vicino e la stimolazione del senso del tatto. Per accedere all'elettronica dell'UX21E è sufficiente aprire il portello monoblocco inferiore, svitando dieci viti Torx: forse come utenti finali avreste preferito le più diffuse viti a croce Philips ma, fatte salve ragioni di curiosità, l'apertura del pannello non permette di fare assolutamente nulla!
All'interno dello Zenbook è presente un PCB nella zona più vicina al display sul quale sono saldati tutti i componenti principali. La restante parte, coperta da un sottile foglio di plastica semirigida, nasconde la tastiera ed il touchpad mentre lateralmente offre spazio ai due piccoli speaker dalla forma allungata.
Sul PCB spiccano il disco SSD da 128GB di produzione SanDisk che, per risparmiare spazio, è stato montato direttamente su slot mSATA ed il sistema di raffreddamento ad heatpipe che utilizza due moduli a contatto diretto con CPU e chipset ed una ventola a turbina ad una estremità. Il modulo Wireless LAN e la memoria RAM sono stati saldati sulla scheda madre, scelta effettuata per mere ragioni di spazio e che a tutti gli effetti impediscono qualunque possibilità di upgrade.
Una delle scelte più interessanti prese in casa ASUS è quella che riguarda le feritoie di sfogo dell'aria calda spostata dal sistema di raffreddamento interno. Il produttore ha creato una serie di feritoie lungo tutto il bordo antistante la cerniera del pannello superiore. In questo modo tali feritoie non inficiano l'estetica quando il notebook è chiuso né tantomeno sono immediatamente visibili a dispositivo aperto; in aggiunta l'aria calda non finisce mai sulle mani o sullo stomaco dell'utilizzatore.
Sul sistema di raffreddamento ASUS non si è fatta troppi problemi: la ventola, in condizioni di uso normale, gira al minimo ed è inudibile ma quando il notebook è sottoposto a lavoro intensivo si fa sentire, non v'è dubbio! Nonostante questo, lo chassis nella parte più retrostante, tende a scaldarsi notevolmente (raggiungendo anche i 53°C) ma lasciando comunque intatto il comfort di utilizzo nella zona tastiera / touchpad.