Conclusioni
Nelle nostre recensioni abbiamo sempre elogiato l'efficienza e la potenza dei chip grafici della famiglia Kepler ma non abbiamo mai risparmiato critiche a tutto ciò che rappresenta il "contorno" che Nvidia ha deciso di utilizzare sulle schede video reference. Ci riferiamo al PCB, alla componentistica ed al sistema di raffreddamento non sempre all'altezza del prezzo di commercializzazione, specie sui prodotti di fascia alta. Per questo nelle nostre conclusioni spesso abbiamo suggerito l'acquisto di prodotti personalizzati (con PCB e cooling di tipo custom) sviluppati dai partner del produttore californiano.
La GeForce GTX 650 Ti BOOST non si discosta da questa filosofia anche se questa volta a favore di Nvidia giocano alcuni punti. Innanzitutto questa è una scheda di fascia media che utilizza un PCB preso in prestito da una soluzione di classe superiore. Non a caso la scheda avrebbe dovuto chiamarsi GTX 660 SE ma dopo il taglio di prezzo praticato da AMD sulla HD 7850 Nvidia ha deciso di rinominarla in GTX 650 Ti BOOST e proporla ad un prezzo più aggressivo.
Della GeForce GTX 650 Ti, la GeForce GTX 650 Ti BOOST non ha praticamente nulla, a parte il numero di CUDA Core abilitati. Il package della GPU GK106 è diverso, il quantitativo di VRAM è stato raddoppiato ed il bus portato a 192-bit. E' stata abilitata la modalità GPU Boost, inserendo gli stessi parametri di funzionamento della GTX 660, ed è stato reintrodotto il connettore SLI per le configurazione multi-GPU a due vie.
La GeForce GTX 650 Ti BOOST, insieme alla HD 7850, è l'unica scheda di questa generazione che per 150 Euro offre la possibilità di giocare in maniera fluida in Full-HD attivando anche qualche filtro. Il meccanismo di GPU Boost è ben implementato (la frequenza reale della GPU supera sempre il valore di boost clock medio suggerito da Nvidia) e l'overclock manuale consente di superare agevolmente le prestazioni della GTX 660.
Smentiti anche i possibili problemi ipotizzati da noi a causa dall'utilizzo di memorie asimmetriche. Difficilmente fino a 1920x1080 si arriva ad allocare più di 1536MB di VRAM nei giochi di questa generazione. Salendo di risoluzione abbiamo constatato che il limite si sposta più sulla potenza d'elaborazione della GPU che su eventuali fenomeni di SWAP.
In ultimo una considerazione sui driver R320. Nonostante la massiccia presenza di titoli "AMD Gaming Evolved" il team software di Nvidia continua a dimostrarsi all'altezza della sua fama e propone ogni volta nuove release con interessanti ottimizzazioni. L'unico gioco dove Nvidia può e deve migliorare ancora è DiRT Showdown, soprattutto con la GTX 650 Ti BOOST, anche se con questo caso è l'intera famiglia dei chip Kepler (ad eccezione del GK110) che soffre a causa di scelte architetturali che non premiano molto la programmazione in DirectCompute.