La presentazione di Hawaii, a quei prezzi, da parte di AMD ha forse preso in contropiede la casa del camaleonte, tanto da costringerla a rilasciare in fretta e furia la GTX780Ti, una scheda video capace di superare in prestazioni l'ex top di gamma Titan, costando però il 30% in meno.

 

 

Non deve quindi sorprendere che nVidia, in questo momento, sia in fermento per cercare di buttare fuori il prima possibile una soluzione basata su architettura Maxwell specificatamente dedicata al mondo consumer e prosumer. La GPU che equipaggia la GTX780Ti è attualmente ancora molto costosa da produrre, in quanto sono chip selezionatissimi. Secondo alcune fonti, solo il 10-15% circa di chip per wafer riesce a garantire quelle caratteristiche (15 SMX funzionanti).

A nVidia serve assolutamente una GPU con un Die Size minore e più facile da produrre, così da poter concorrere, oltre che sulle prestazioni, anche sul prezzo. Per nVidia è attualmente più conveniente regalare i giochi in bundle (del valore totale di oltre 100 dollari) che abbassare il prezzo delle schede high end anche di soli 50 dollari.

Il nodo a 20nm di TSMC potrebbe essere la giusta soluzione per far quadrare il cerchio, ma attualmente la fonderia taiwanese offre solamente la versione SOC a basso consumo, sviluppata in collaborazione con Xilinx. I 20nm SOC non saranno pronti prima del 2Q 2014. Per i 20nm HP si dovrà attendere la seconda metà del 2014.

A questo punto nVidia avrebbe tre scelte:

  • sviluppare la versione di fascia media di Maxwell (GM104) per i 28nm HPP di TSMC, al pari di quello che ha fatto AMD con Hawaii, per poi effettuare un die shrink di mezza vita @20nm (o @16nm FinFET) una volta che questi saranno disponibili;
  • tentare l'azzardo con i 20nm SOC e sperare che la resa si riveli soddisfacente fin dall'inizio. Le basse frequenze operative dovranno essere mitigate dall'ottima architettura di Maxwell;
  • tirare avanti con Kepler @28nm fino la seconda metà del 2014, sperando che AMD non forzi troppo la mano sul versante del prezzo.

La prima scelta potrebbe rivelarsi eccessivamente costosa, in quanto l'eventuale GM104 dovrebbe essere disegnato per ben due Processi Produttivi. Questo renderebbe difficoltoso il rientro delle spese di R&D in così poco tempo. Abbracciare la seconda possibilità, invece, sarebbe come giocare d'azzardo. Abbiamo già visto con i 28nm come TSMC si possa rivelare poco affidabile. Solo dalla metà del 2013 le rese hanno raggiunto un ottimo livello con questo processo produttivo.

Rimane quindi la terza ipotesi, la più razionale. Continuare con Kepler fino alla seconda metà del 2014 permetterebbe a nVidia di progettare Maxwell direttamente sui 20nm (o 16nm FinFET), garantendo così che non vi siano problemi nella produzione fin dall'inizio (sempre TSMC permettendo). Inoltre, aspetto da non sottovalutare, eviterebbe a nVidia l'esborso di decine di milioni di dollari per adattare Maxwell a due processi produttivi tanto diversi.  

Se non vi saranno sorprese impreviste, è probabile che le GPU @28nm ci faranno compagnia fino alla seconda metà del 2014. La stessa AMD ha affermato che attualmente i 20nm SOC non sono adatti alle GPU discrete.