L'articolo che state leggendo giunge un po' più tardi rispetto a quelli apparsi su altri portali, non per imperizia o per dimenticanza, ma per riuscire a mettere al meglio nero su bianco, o bit su bit, quanto sia emerso dalla fiera di Taiwan, nelle sfacettature più disparate.
Quest'anno il Computex ha avuto, dal punto di vista espositivo, un'evoluzione notevole, un po' come è accaduto al Mobile World Congress sempre di quest'anno, il quale ha avuto un'invasione di terminali inerenti la domotica e la tecnologia casalinga o generalista in genere.
Anche il Computex ha visto una crescita prepotente di mercati fino ad oggi non pienamente considerati o, perlomeno, visti da prospettive prettamente commerciali, di marketing: tablet, portatili economici ma potenti, problematiche di fonderie e rottura del duopolio Intel-AMD, tutto questo è stato il Computex, ma non solo.
A prima vista alcune di queste voci possono sembrare scontate, ma leggendole da angolazioni diverse si può scoprire che stanno cambiando profondamente il mondo informatico come lo abbiamo sempre conosciuto. Probabilmente, nel prossimo futuro, noi utilizzatori di PC da gioco dovremo giungere a compromessi fino ad oggi impensabili, guardando anche al portafoglio.
Saremo pronti, o accondiscendenti, a questi cambiamenti?
Le vendite dei PC Desktop sono in costante diminuzione e, sebbene durante alcuni trimestri la situazione sembri in ripresa, in generale tale mercato è perennemente in contrazione. Eroso dalle vendite di tablet e smartphone, una vecchia conoscenza sta assurgendo da anni a stabile dominatore del mercato PC: il notebook.
L'anno scorso Intel ha tentato di sfruttare il mercato dei notebook introducendo il proprio paradigma di tale tipologia di prodotto, l'Ultrabook. Un notebook leggero, sottile, prestante e dalla notevole autonomia. A molti è sembrato un clone del MacBook Air di Apple, forse non a torto, ma dal costo leggermente più contenuto.
Convinta di poter raggiungere il 40% del mercato dei portatili nell'arco di tre anni con l'Ultrabook, Intel ha visto le proprie speranze schiantarsi contro la realtà dei fatti: è un prodotto troppo costoso per quello che offre, ed ha conquistato appena il 3% del market share nel primo anno. Un risultato ben al di sotto delle aspettative.
Ecco quindi i partner di Intel cercare di rivitalizzare questo progetto con delle modifiche non preventivate, così da abbassarne il prezzo: utilizzo di scocche plastiche invece che metalliche, utilizzo di HDD ibridi al posto di SSD, aumento dello spessore per risparmiare sulle componenti di dissipazione, e via di questo passo.
Intel ha avuto un po' da ridire per queste modifiche, ma ha dovuto far buon viso a cattivo gioco. Il prodotto, così come era, non attirava la clientela. Così, dopo qualche mese, ha deciso di abbassare il range di prezzo dell'Ultrabook tra i 699 e gli 899 dollari.
Tolto il DVD ed inserita una APU, ecco un portatile dal peso leggero e dallo spessore contenuto. Perché complicarsi la vita come fa Intel? AMD ha deciso di dare carta bianca ai propri partner: commercializzate gli Ultrathin, basta solo che abbiano una APU e non posseggano un lettore.
Lisa Su, Senior Vice President and General Manager, Global Business Units presso AMD, crede molto in questo progetto ed anche al Computex non ha mancato di presenziare alla loro presentazione: "AMD has a full line up of products, from graphics to CPU to APU and we believe we can win in key markets".
Lisa Su presenta gli Ultrathin al Computex 2012
Mentre Intel e AMD si fanno una guerra all'ultimo sangue, ARM decide che è il momento buono per tentare la fortuna fuori dal mare dei tablet. Per ora Windows 8 RT è costruito attorno a Tegra 3, nella versione WOA (Windows On Arm), ma Toshiba ha mostrato un portatile basato sul SoC TI OMAP-4470, perfettamente funzionante. Altri OEM potrebbero, in futuro, attingere ai vari produttori di SoC, tra cui Qualcomm e Samsung.
Portatile compatto di Toshiba prodotto con SoC Texas Instruments OMAP-4470
Questi portatili, dotati di SoC quad core, e dal prezzo molto competitivo (349-249$), potrebbero effettivamente cannibalizzare il mercato di fascia bassa. Consumando poco, ed avendo prestazioni tutto sommato degne, sicuramente superiori a quelle degli Atom attuali, sarebbero perfetti per realizzare un Anti-Ultrabook a basso prezzo.
A questo punto molti analisti si domandano se questo mercato non stia diventando un po' troppo vario. Il coacervo di soluzioni presenti potrebbe creare l'effetto opposto a quello sperato: rendere confuso al cliente un mercato per ora ancora abbastanza monolitico nelle soluzioni.
La fallita ascesa degli Ultrabook a divinità tecnologica portatile aveva messo in crisi le aspettative di crescita dei vari produttori di SSD e, conseguentemente, dei produttori di chip NAND Flash.
Queste paure si sono rivelate del tutto infondate alla luce di quanto emerso nell'ultimo anno. iPad e iPhone stanno spingendo in alto la produzione di queste memorie e il mantenersi elevato del prezzo degli HDD meccanici ha convinto molti utenti scettici a provare la via degli hard disk allo stato solido.
Questo andamento di mercato sta facendo sì che il prezzo degli SSD sia in continua discesa.
Molte case hanno quindi deciso di rivedere il proprio portfolio di prodotti, innovando o ampliandolo, così da poter aggrapparsi a questo treno in corsa, di cui non si conosce ora o luogo di fermata.
Tra le tante citiamo Plextor, famosa per i masterizzatori professionali, la quale si è convinta della bontà di questi prodotti e al Computex ha donato ai visitatori uno spettacolo più che coinvolgente, anche grazie alla partecipazione di un fumettista professionista.
Configurazione con 8 HDD SSD in Raid
Plextor ha mostrato una configurazione di 8 SSD in Raid su scheda madre AsRock X79 Extreme 11 ed ha presentato in anteprima il nuovo SSD “Ninja”, la cui data di commercializzazione e il prezzo non sono ancora stati resi noti. Plextor punta molto anche sugli SSD esterni, come il SuperSpeed USB 3.0. Secondo la casa giapponese quest'ultima tipologia di prodotto dovrebbe avere un considerevole aumento di mercato tra il 2013 e il 2014: la grande quantità di dati da spostare oggigiorno, unita all'abbassamento del prezzo delle NAND Flash, potrebbe renderli ottimi sostituti dei servizi Cloud in certi frangenti.
Abbiamo parlato di Ultrabook, Ultrathin e computer ARM-based, e di come la clientela cerchi sempre di più prodotti dall'ottimo rapporto prezzo-prestazioni. Oggi è difficile vendere computer di fascia alta ad un normale utente, anche a causa della congiuntura economica in cui ci troviamo. Lo stesso Rory Read ha affermato che i computer di fascia bassa ormai possono fare quasi ogni cosa, e su questo mi sento in parte di concordare.
Agli antipodi di questa fascia di clientela ci sono videogiocatori e overclocker, e proprio a loro è stata dedicata l'altra metà del Computex lato PC.
Galaxy e Plextor stanno collaborando per sviluppare una periferica da poter collegare a qualsiasi scheda video, dopo debite mod e saldature, così da avere una padronanza più completa della situazione. Tramite interruttori analogici, e un software apposito, sarà possibile decidere cosa attivare, disattivare e che voltaggio erogare. Un giocattolo che somiglia stilisticamente ai controller dei cabinet da salagiochi.
L'OC Panel di Galaxy: dedicato agli overclocker estremi
Asus non è stata da meno ed ha mostrato ai visitatori i propri pezzi da novanta. Tra le tante chiccherie esposte non possiamo non citare la Mars III, una dual GK104 estrema, e la bizzarra scheda madre Zeus, dotata di due 7970 in Crossfire saldate direttamente sul PCB.
La Asus Zeus in tutta la sua maestosità
Ma le opere titaniche non finiscono qui. Le case partner di AMD hanno presentato le proprie proposte 7970x2 mentre nVidia ha pubblicizzato senza badare a spese le proprie GeForce di fascia alta.
Dawn di nVidia in tutto il suo splendore con una GTX690 tra le mani
nVidia, AMD, Intel e le aziende partner di queste hanno presentato principalmente prodotti di fascia enthusiast ed economica, e a ben vedere. Secondo quanto affermato da diversi esperti del settore il classico mercato mainstream sarà destinato a ridursi. L'aumento costante della potenza elaborativa delle fasce più basse di prodotti, l'eccessivo divario di prezzo tra i prodotti di fascia bassa e media in relazione alle prestazioni, stanno spingendo le varie aziende a puntare ai due estremi. Questa visione si sta constatando anche e soprattutto nel mercato dei notebook. Le fasce di prezzo si dividono principalmente in due, quella da 400-600 euro, e poi quella da 1000 euro o più. La fascia di mezzo è sempre più spopolata e lo sguardo a qualsiasi store online non farà che confermare questa tesi.
ExtremeTech ha dedicato un articolo al Computex, ed una parte recita così: "Asus’ dedication to powerful gaming components is admirable, but lots of companies exhibiting at Computex showed off just as many. Some you’ve certainly heard of if you follow the scene (ASRock, ECS, Gigabyte, Rosewill) and others you probably didn’t even know existed (Aresze? Bitspower? Super Flower? Templarius?), but building computers still matters to a lot of people all over the world. So don’t let anyone bearing a sexy little notebook — even with the backing of a major corporation like Intel or AMD — convince you that DIY is DOA. It’s not. You still have tons of choices, regardless of what kind of system you want to build, and you will for years to come".
E' vero, la componentistica, di qualsiasi livello, per assemblarsi un PC da soli c'è e sempre ci sarà (o si spera ci sarà), ma è altrettanto vero che i PC preassemblati, soprattutto notebook, stanno assurgendo ad una potenza più che sufficiente per i videogiocatori occasionali, anche in configurazioni multimonitor. Cosa comporterà tutto questo?
Configurazione multimonitor allo stand Sapphire. Anche i portatili con Trinity potranno sfruttare la technologie Eyefinity, seppure generalmente limitata a tre schermi.
In tutto questo maremagnum le fonderie stanno giocando una partita fondamentale. Avere le idee, avere i fondi per realizzare un progetto non bastano per avere successo. Serve la componentistica, soprattutto quella di alto livello produttivo (CPU, GPU), e se questa latita, per vari motivi, il tutto si può tradurre in una terribile disfatta.
AMD, nVidia e Qualcomm hanno avuto dei problemi con le FAB a cui si sono rivolti, e questi problemi hanno causato dei cambi di programma. Qualcomm ha posticipato il nuovo SoC Snapdragon S4 Pro, AMD si è dovuta arrabattare come ha potuto con Bulldozer, mentre nVidia è perennemente a rischio “magazzino vuoto” con le GPU Kepler.
I problemi dell'ultimo anno stanno spingendo produttori fabless e le stesse FAB a varare piani di sviluppo più elastici e sicuri. Interessante a tal proposito la visione di GF, la quale si sta sempre più concentrando nelle soluzioni produttive Bulk, così da catturare i produttori fabless di SoC, e la prepotenza di Samsung, la quale sta cercando di portare a sé proprio gli attuali clienti di GF e TSMC attraverso investimenti faraonici. TSMC, al contrario, vorrebbe conservare gli attuali clienti e catturarne di nuovi. Ci riuscirà?
Questa situazione però potrebbe essere un ottimo incipit per un grande terremoto all'interno del mercato PC: i SoC ARM sono molto più semplici da produrre rispetto alle attuali CPU e GPU, ed al contempo nel prossimo futuro, ad esempio con Wayne di nVidia, avranno una potenza elaborativa e grafica non spregevole.
Tegra 4, nome in codice Wayne, potrebbe fare parte di quella generazione di SoC destinata a cambiare il mercato PC
Le fonderie saranno ancora disposte a spendere miliardi di dollari in aggiornamenti per case che potrebbero avere il proprio mercato in contrazione? AMD ne è conscia, e fuori dal Computex ha lanciato in grande stile la propria divisione Embedded, specializzata in prodotti dall'ottimo rapporto costo/guadagno.
Ne esce un futuro che può essere davvero pessimo per il videogiocatore hardcore, e quasi identico all'attuale per l'overclocker incallito. Il già citato Windows 8 potrebbe essere il collante di tutto quanto è stato citato fino ad ora. Prossimamente presente in Tablet, Notebook, Smartphone e nei recentemente presentati Surface, il nuovo sistema operativo di Microsoft sarebbe il perfetto punto di contatto per strumenti dalle caratteristiche differenti. Grazie ad un sistema standardizzato le Software House saranno in grado di effettuare porting di videogiochi per ogni terminale con relativa facilità. I giochi casual stanno diventando dei veri e propri best buy nei vari "App Store", e non solo. Le versioni PC di alcuni di questi titoli, come Angry Birds, non vendono poi così male.
I PC come li conosciamo noi, così potenti e duttili, grazie all'enorme allargamento del mercato, potrebbero giungere ad un appiattimento tecnologico mai visto prima. Lo stagnamento del mercato e l'effettiva necessità da parte dei vari OEM di fare cassa potrebbe portare a soluzioni invise ai puristi del personal computer.
Standiste Corsair: cosa c'è meglio delle ragazze per distrarre il giornalista o l'appassionato di turno?
Il perenne rincorrersi di funzionalità tra smartphone, tablet e notebook è un continuo strizzare l'occhio all'utente medio, e questo è il cliente perfetto, in quanto marketing dipendente.
Ritorna quindi la domanda: perché realizzare PC di fascia media? Da una parte ci saranno periferiche e prodotti dall'ottimo rapporto prezzo-prestazioni, magari basate su SoC ARM, dall'altra la componentistica di alto livello, come oggi possono essere le proposte GK104 e Tahiti, tra le schede video, di nVidia e AMD.
E cosa rimane nella fascia media? Poco o nulla, e le varie case lo hanno compreso. Mai come oggi la "terra di mezzo" di CPU, GPU e schede madri è latente di scelte. Un caso?