L'integrazione di GPU sempre più potenti all'interno delle APU sviluppate da AMD e dei processori Core di terza e quarta generazione d'Intel ha fatto calare l'interesse verso le GPU discrete appartenenti alla fascia bassa del mercato. Negli anni passati AMD aveva una lineup florida per il settore entry-level, con numerose soluzioni dedicate, mentre adesso l'offerta si limita a poche schede video spesso riciclate dalle generazioni precedenti. D'altronde il segmento delle schede video con un prezzo inferiori agli 80 Euro non è mai stato al centro dell'attenzione degli appassionati di videogiochi e di overclock, eppure ancora oggi risulta molto seguito dalla maggior parte dei grandi assemblatori OEM e dagli utenti che intendono aggiornare il parco VGA del proprio HTPC senza voler fare un upgrade completo di CPU e scheda madre.
Diverso il discorso per Nvidia: la casa di Santa Clara non può realizzare una CPU x86 con GPU integrata e per questo è l'unica che prova ancora a tener viva questa parte del mercato, ma in realtà le GPU che propone di solito sono dei derivati delle versioni per notebook o delle "sperimentazioni" per il settore mobile (come la recente GPU GK208).
Con l'architettura Graphics Core Next (GCN) AMD ha manifestato l'intenzione di non presentare nessuna nuova soluzione desktop al di sotto del segmento mainstream occupato dalle HD 7750/7770 e questa linea è stata seguita per circa due anni, ma adesso che siamo quasi alla fine del ciclo di vita della famiglia HD 7000 (la nuova generazione debutterà a breve) ecco spuntare la prima scheda GCN per la fascia bassa. Si tratta della Radeon HD 7730 basata sul core Cape Verde LE, versione ulteriormente depotenziata core Cape Verde PRO che equipaggia la HD 7750.
Teoricamente la Radeon HD 7730 appartiene alla categoria di schede "virtuali", nel senso che è un prodotto che non ha un design reference proposto da AMD, ma viene sviluppata direttamente dai partner AIB della casa di Sunnyvale. Il modello che analizzeremo oggi è realizzato da Sapphire ed è la versione equipaggiata con 1GB di memoria video GDDR5 (esiste un secondo modello di pari prezzo dotato di 2GB di VRAM, ma in quel caso si tratta di semplici DDR3).
Di seguito proponiamo la tabella con le specifiche tecniche delle scheda in esame per valutare meglio il posizionamento di questo prodotto rispetto alle attuali proposte sempre di AMD.
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Radeon HD 6670 | Radeon HD 7730 | Radeon HD 7750 | Radeon HD 7770 |
Asic GPU | Turks | Cape Verde LE | Cape Verde PRO | Cape Verde XT |
Processo Produttivo | 40nm | 28nm | 28nm | 28nm |
Architettura | VLIW5 | GCN | GCN | GCN |
SPs / TMUs / ROPs | 480 / 24 / 8 | 384 / 24 / 8 | 512 / 32 / 16 | 640 / 40 / 16 |
Frequenza GPU | 800 MHz | 800 MHz | 800 MHz | 1000 MHz |
Quantitativo e tipo di memorie | 1GB GDDR5 | 1GB GDDR5 | 1GB GDDR5 | 1GB GDDR5 |
Frequenza memorie | 4000 MHz | 4500 MHz | 4500 MHz | 4500 MHz |
Interfaccia memorie | 128 bit | 128 bit | 128 bit | 128 bit |
TDP | 66 W | 70 W | 75 W | 100 W |
Alimentazione supplementare | no | no | no | 6 pin |
Raffreddamento | ventola assiale + heatsink | ventola assiale + heatsink | ventola assiale + heatsink | ventola assiale + heatsink |
Uscide video |
VGA |
VGA |
DP |
2 x miniDP |
Prezzo | 59 Euro | 69 Euro | 89 Euro | 99 Euro |
La declinazione "LE" della GPU Cape verde prevede 4 delle 10 Compute Unites che compongono Cape Verde XT disabilitate (2 rispetto a Cape Verde PRO), di conseguenza il numero di Stream Processors attivi scende a 384 unità e quello delle TMUs a 24. Ricordiamo che tutte le GPU Cape Verde sono realizzate con il processo produttivo a 28nm di TSMC ed integrano 1.5 miliardi di transistor in una superficie di 123 millimetri quadrati.
Il front-end è invariato, con il classico Single-Geometry Engine che integra il tassellatore di nuova generazione, mentre il back-end vede un dimezzamento delle ROPs che passano da 16 (HD 7770/7750) a 8. Il memory controller continua ad avere un'ampiezza di 128-bit e le frequenze di clock impostate sia per la GPU che per le memorie sono le stesse del modello HD 7750.
(clicca sui pulsanti per vedere le varie declinazioni del chip Cape Verde)
Package, bundle e feature
La confezione assemblata da Sapphire per ospitare questa scheda è molto compatta e ripropone sul frontale il classico disegno di Ruby in versione soldatessa. Sui restanti lati sono elencate le caratteristiche tecniche e le feature del prodotto.
Piccola curiosità: la scatola utilizzata dal produttore di Hong Kong è la stessa sia per il modello dotato di memorie GDDR5 (come il nostro) che per quello munito di DDR3.
Il bundle è ridotto all'osso: troviamo solo il CD con i driver, l'adesivo Radeon-series, la tessera Sapphires Select Club e la guida all'installazione rapida. Nel package non è presente nessun connettore o adattatore, questo perchè la Sapphire HD 7730 dispone dell'uscita VGA diretta e non necessita di alcun accessorio per funzionare anche sui vecchi monitor CRT.
Al pari di tutte le schede della famiglia HD 7000 basate su architettura GCN anche la Sapphire HD 7730 supporta correttamente le APU DirectX 11.1 - sfruttabili con Windows 8 - e a breve riceverà un aggiornamento driver che abilita le DX11.2 (Win 8.1). Inoltre ritroviamo la funzione ZeroCore Power per il risparmio energetico in IDLE prolungato, PowerTune per la gestione dinamica del TDP, la tecnologia stereoscopica HD3D e l'accelerazione via GPU AMD App. Putroppo manca il supporto alla tecnologia Eyefinity (la scheda può pilotare al massimo due monitor) come sottolineato dall'assenza di qualsiasi connettore DisplayPort.
Ciò che distingue la Sapphire HD 7730 dalle altre soluzione HD 7700 e il supporto ufficiale al BIOS UEFI. La scheda è testata con il firmware UEFI certificato da Microsoft per il Secure Boot. Oltre ad offrire maggiore protezione contro codice dannoso, questo sistema consente di avere un avvio più rapido rispetto alle schede equipaggiate con BIOS legacy. La Sapphire HD 7730 è compatibile con le mainboard che rispettano le specifiche UEFI 2.3.1 o superiori (ricordiamo che nel caso di versioni precedenti è necessario aggiornare il firmware della scheda madre altrimenti la VGA potrebbe non essere riconosciuta del tutto) ma può essere installata anche su piattaforme sprovviste di BIOS UEFI.
La scheda
La scheda ha dimensioni di 163 x 104 x 33 mm ed occupa due slot. Sopra il PCB di colore blue Sapphire spicca la ventola di raffreddamento, anch'essa in tinta, incastonata in una copertura in plastica nero-lucido. Il design di questa copertura, che ricorda quello di una monoposto di formala 1, è puramente estetico visto che non aiuta ad indirizzare il flusso d'aria direttamente verso la griglia di sfogo laterale.
Dietro osserviamo che il circuito stampato utilizzato da Sapphire è una soluzione inedita che prende in prestito alcuni integrati dalla sorella maggiore HD 7750.
La vista laterale e quella posteriore lasciano intravedere il radiatore posto sotto la ventola assiale ed evidenziano meglio l'ingombro complessivo dual-slot.
Come già detto precedentemente la scheda può gestire al massimo due monitor simultaneamente, niente tecnologia Eyefinity per questo modello, anche se le uscite video sono tre: D-Sub (VGA) per monitor CRT/LCD con risoluzione massima di 2048x1535 pixels, Dual-Link DVI per LCD con risoluzione fino a 2560 x 1600 (60Hz) e HDMI 1.4a per display da 4096X2160 o per monitor-TV con supporto Deep Color, 7.1 High Bitrate Audio e 3D stereoscopico.
Per dare un'idea delle reali dimensioni della Sapphire HD 7730 eccola affiancata alla compatta GTX 650 Ti di Nvidia:
PCB e sistema di raffreddamento
Molto ordinata la disposizione dei componenti elettronici sopra il PCB. La zona "socket e VRAM" è completamente libera, la sezione VRM della GPU si trova sulla parte anteriore mentre quella delle Memorie è posizionata in alto vicino al connettore 2 pin che alimenta la ventola. Manca il pettine MIO per il CrossFire, ma la scheda supporto lo stesso tale tecnologia sfruttando solo le linee PCIe (2.0 o 3.0 a seconda della scheda madre), cosi come è assente il connettore di alimentazione ausiliaria (la scheda si alimenta esclusivamente tramite lo slot PCIe).
Esteticamente il package esterno (la zona verde) che ospita il core Cape Verde LE non presenta alcuna semplificazione rispetto a quello di Cape Verde PRO/XT, questo perchè le interconnessioni verso le memorie sono invariate ed i tagli sono stati praticati solo all'interno del die stesso.
Le memorie sono delle Elpida siglate W2032BBBG-60-F. Si tratta di chip GDDR5 certificati per operare a 6 GHz effettivi (1500 x 4) ma che sulla Sapphire HD 7730 operano a frequenze molto rilassate: 4.5GHz (1125 x 4).
L'integrato che si occupa di regolare la tensione della GPU è l'APN7098. Generalmente questo chip è utilizzato sulle schede video di fascia alta come controller PWM per le memorie, visto che lavora ottimamente con sole due fasi.
Di seguito l'immagine delle due fasi che alimentano la GPU, seguita dalla singola fase per i chip VRAM (quest'ultima composta da MOSfet tradizionali)
Il sistema di raffreddamento si rimuove facilmente dal PCB svitando le quattro viti di fissaggio sul retro. Vicino ai punti di foratura sono posizionati dei gommini che impediscono al radiatore di "dondolare" per evitare che questi tocchi accidentalmente i chip VRAM o perda il perfetto allineamento della base di contatto.
Il dissipatore una volta smontato si rivela estremamente semplice nella costruzione. Rimossa la copertura notiamo che il radiatore vero è proprio è un semplice heatsink a basso profilo composto da sottili alette in alluminio privo di heatpipe.
La ventola ha un diametro di 80mm, è montata con il rotore rovesciato e prevede un assorbimento di 0.22 Ampere (2.64W max).
Info, monitoring e funzionamento a default
(AMD CCC)
(GPU-Z)
Nella tabella seguente abbiamo indicato le frequenze di clock di GPU e memorie video e le tensioni di alimentazione GPU in modalità Desktop 2D e Load 3D.
Frequenze e tensioni (Sapphire HD 7730) |
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Freq. GPU (MHz) |
Freq. Memorie (MHz) |
Tensione GPU (V) |
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Desktop 2D | 300 | 600 | 0,795 |
Load 3D | 800 | 4500 | 1,209 |
Monitor dei principali parametri di funzionamento effettuato con il tool GPU-Z.
Piattaforma e metodologia di test
I test sulle schede grafiche sono eseguiti applicando scrupolosamente sempre le stesse condizioni di prova al fine di garantire una perfetta comparabilità degli stessi e la ripetibilità, quale requisito essenziale di qualunque test. Nella pratica scegliamo le sequenze che meglio si adattano alle nostre condizioni di prova, preferendo i titoli che contengono al loro interno un sistema di benchmark grazie al quale è facile escludere eventuali errori umani nelle misurazioni.
I test sono ripetuti per tre volte e nel momento in cui la varianza fra un risultato e l'altro dovesse risultare troppo elevata, il test viene ulteriormente ripetuto fino a scartare le cause che hanno determinato il risultato non conforme. Il sistema utilizzato include solo i componenti strettamente necessari mentre il sistema operativo è installato di fresco ed i software sono limitati ai giochi utilizzati per le prove con i rispettivi tool di benchmark.
La configurazione di prova include i seguenti componenti:
Sistema di prova |
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Scheda madre | Intel DX79 LGA 2011 |
Processore | Intel Core i7-3960X @4.2GHz |
Memorie | 8GB DDR3 @1600MHz |
Hard disk | Hitachi 500GB SATA2 |
Alimentatore | Enermax MaxRevo 1350W |
Sistema operativo | Windows 7 Ultimate 64-bit |
La scheda montata e pronta per i test:
I driver utilizzati per testare la scheda sono i Catalyst 13.8 Beta 2. I test sono stati eseguiti alla risoluzione di 1920x1080 pixels con e senza filtri Anti-Aliasing.
Alien vs. Predator
Alien vs. Predator: la versione originale progettata per console Atari subisce una profonda rivisitazione per essere adattata a sistemi DirectX 11, API delle quali sfrutta in particolare effetti SSAO (Screen Space Ambient Occlusion), di ombre dinamiche e di smooting delle curve dell´alieno.
Battlefield 3
FPS bellico basato sull'engine Frostbite 2.0 di DICE. Il motore grafico è completamente compatibile con le DirectX 11 e gestisce in tempo reale: radiosity, rendering differito, sistema di collisioni Destruction 3.0 e animazioni ANT. Battlefield 3 mostra tutto quello che un sistema hardware moderno è in grado di fare grazie ad una qualità delle scene davvero impareggiabile. Per le nostre prove abbiamo utilizzato una sequenza fissa ed il tool di registrazione del framerate FRAPS.
Bioshock Infinite
Sparatutto in prima persona sviluppato da Irrational Games e pubblicato da 2K Games. Il gioco sfrutta una versione modificata dell' Unreal Engine 3 con supporto alle DirectX 11 ed implementa effetti avanzati di post-processing, ombre dinamiche, raggi di luce ed occlusione ambientale.
Dirt Showdown
Episodio arcade della serie di giochi di guida DiRT di Codemasters. Showdown è basato sull'EGO Engine 2.0, lo stesso di DiRT 3, compatibile con DirectX 11 ed arricchito con i nuovi effetti di Advanced Lighting, Global Illumination, Contact Hardening Shadows e High Definition Ambient Occlusion.
Far Cry 3
Terzo episodio della saga di sparatutto in prima persona targata Ubisoft. Il gioco è basato su motore grafico Dunia Engine 2 in DirectX 11 e supporta la fisica tramite Havok.
Hitman Absolution
Quinto episodio della saga di videogiochi action/stelth che hanno come protagonista l'agente 47.Hitman: Absolution sfrutta il nuovo motore grafico Glacier 2 che, nella versione PC, supporta le DirectX 11 di Microsoft con gli effetti grafici avanzati di Global illumination, Bokeh e Tesselation, insieme alle tecnologie multi-monitor Eyefinity e stereoscopiche HD3D di AMD (il gioco fa parte del piano "AMD Gaming Evolved").
Just Cause 2
Action in terza persona con elementi da gioco di guida di tipo free roaming sviluppato da Avalanche Studios e pubblicato da Eidos Interactive. Basata sull' Avalanche Engine 2.0 il gioco sfrutta il rendering DirectX 10.
Max Payne 3
Terzo capitolo del'action/shooter in terza persona con "Bullet-Time" sviluppato da Rockstar sulla base della serie Remedy. Il gioco sfrutta una versione modificata del RAGE engine con l'aggiunta del supporto alle DirectX 11 e alle funzionalità 3D stereoscopico.
Metro 2033
Sparatutto in prima persona con ambientazione post-apocalittica sviluppato da 4A Games e pubblicato da THQ. Metro 2033 supporta tutte le feature DirectX 11, come tessellation e DirectCompute, e richiede molte risorse hardware.
Shogun 2
Strategico in tempo reale sviluppato da The Creative Assembly e pubblicato da SEGA. Il motore grafico è stato aggiornato con la patch 2.0 alle DirectX 11 ed offre effetti avanzati di tesseletion, anti-aliasing ed ombre dinamiche.
Sleeping Dogs
Gioco d'azione free roaming sviluppato da United Front Games e pubblicato da Square Enix. La versione PC supporta le DirectX 11 ed è stata aggiornata con le texture in alta definizione mediante apposito DLC.
Sniper Elite V2
Tactical shooter sviluppato da Rebellion Developments e basato sull'engine Asura con supporto DirectX 11. Il gioco implementa funzioni avanzate di Supersampling, DirectCompute Accelerated Antialiasing e DirectCompute Accelerated Post Processing.
The Witcher 2 Enhanced Edition
Gioco di ruolo di CD Projekt che sfrutta il motore proprietario Red Engine. Nonostante il supporto limitato alle DirectX 9 è uno dei titoli con la migliore grafica in circolazione, merito soprattutto dell'elevatissimo dettaglio poligonale e della massiccia presenza di effetti di post-processing.
Tomb Raider
Reboot di una delle serie più famose della storia dei videogiochi. Il nuovo Tomb Raider è basato su una versione modificata del Crystal Engine e su PC supporta le DirectX 11, la Tessellation e la tecnologia TressFX. Querst'ultima consente di renderizzare dettagliatamente i capelli di Lara Croft e gestisce la simulazione dei loro movimenti in maniera realistica.
Benchmark sintetici DX11
3DMark - Fire Strike (preset: Performance)
Test in ambiente DirectX 11 dell'ultima versione del popolare benchmark 3DMark di Futuremark dedicata GPU di fascia alta. Fire Strike propone pesanti effetti di post processing, tessellation, simulazione del fumo in base alla fluidodinamica, profondità di campo ed illuminazione dinamica-volumetrica.
Unigine Valley (preset: Extreme HD)
Dai creatore di Heaven un nuovo benchmark 3D basato sul'ultima revisione del motore grafico proprietario Unigine, utile per l'analisi prestazionale delle schede video con API DirectX 11 in abbinamento alla tecnica di tessellation.
3DMark11
Benchmark sintetico sviluppato da Futuremark per testare le potenzialità di rendering 3D delle moderne GPU di AMD e nVidia compatibili con le DirectX11. Il test supporta l´illuminazione volumetrica, la tessellation, la profondità di campo e gli effetti di post processing, oltre alla simulazione della fisica.
Extreme Preset
Performance Preset
Unigine Heaven 3.0
Ultima versione del benchmark 3D "Heaven" basato sull´omonimo motore grafico proprietario Unigine in grado di sfruttare le API DirectX 11. Nelle nostre prove abbiamo cercato di evidenziare le differenze prestazionali con i seguenti settaggi della Tessellation: Normal ed Extreme.
Tessellation: Extreme
Tessellation: Normal
Temperature
Le temperature della GPU sono state rilevate tramite il tool GPU-Z cercando di far rimanere quelle ambientali costantemente sui 21°C.
Consumi
I consumi si riferiscono all'intero sistema.
Rumorosità:
Overclock
Non esistono tool ancora compatibili con questa scheda, per questo per la prova di Overclock abbiamo utilizzato l'opzione Overdrive dal pannello driver driver AMD Catalyst. Settando in maniera brutale tutti i paramentri a fondo scala non abbiamo trovato nessuna difficoltà ad eseguire tutti i test alla frequenza di 1000MHz per la GPU e 5000MHz per le mem.
Di seguito il nuovo score ottenuto al 3D Mark 11 con le nuove frequenze impostate:
L'incremento ottenuto in questo test sintetico è del 22%.
Stessa percentuale anche per il gioco Battlefield 3.
Conclusioni
La Radeon HD 7730 è la più economica scheda video della famiglia HD 7000 basata su architettura GCN. Ci troviamo di fronte ad una soluzione che non sfrutta nessun nuovo core ma è semplicemente una versione depotenziata della GPU Cape Verde. Purtroppo rispetto alla Radeon HD 7750 i tagli praticati alle unità funzionali sono significativi (-25% SPs/TMUs e -50% ROPs) ed incidono pesantemente nelle prestazioni in-game nonostante il comparto memoria, l'ampiezza del bus e le frequenze di clock siano uguali.
Messa sotto torchio con i giochi a 1080p la Radeon HD 7730 mostra tutti i suoi limiti nei confronti delle sorelle maggiori equipaggiate con le versioni più potenti della stessa GPU. Bisogna scendere a pesanti compromessi con i dettagli grafici ed evitare assolutamente di utilizzare i filtri AA. Sia ben inteso che questo non sminuisce troppo il valore economico del prodotto, parliamo comunque di una soluzione che dà una pista a qualsiasi soluzione integrata presente sul mercato desktop.
Il paragone con la vecchia HD 6670 è sempre a favore della HD 7730 e questa è un'ulteriore prova della bontà dell'architettura GCN nei confronti della VLIW5, ricordiamo che la HD 7730 ha "solo" 384 SPs (1D) mentre la HD6670 ha 480 SPs (5D). Inoltre la HD 7730 è da preferire anche per la maggiore potenza in ambito GPGPU, per il supporto alle DX11.1 e per le nuove funzioni di risparmio energetico.
Il modello proposto da Sapphire ha bassissimi consumi in idle, è estremamente silenzioso anche in full-load (tanto da non far rimpiangere il mancato utilizzo di un dissipatore passivo) ed è pienamente compatibile con le funzioni di sicurezza e fast-boot offerte dalle piattaforme dotate di firmware UEFI e OS Win 8. Non ci piace il mancato supporto alla tecnologia Eyefinity, non certo per il gaming ma per il fatto di non poter pilotare più di 2 monitor contemporaneamente.
Concludendo: la HD 7730 potrebbe essere una soluzione interessante qualora foste in cerca di una scheda video con cui aggiornare il vostro sistema HTPC con una spesa al di sotto degli 80 Euro e senza dover rinunciare a giocare saltuariamente anche ai titoli di nuova generazione.