Conclusioni
Nonostante i due anni sul groppone il chip grafico Pitcairn PRO continua a farsi valere e la scelta di AMD di riutilizzarlo su una scheda di fascia media dal prezzo aggressivo di 134 Euro si è rivelata giusta. Nell'affollato settore mainstream dell'azienda di Sunnyvale, che prevede addirittura 5 schede video Radeon Rx200 (R7 260, R7 260X, R7 265, R9 270 ed R9 270X) in un fazzoletto di 80€ (segmento dai 100 ai 180 Euro) la R7 265 è quella più bilanciata come rapporto prezzo/prestazioni. E' il 26% più veloce della R7 260X e solo il 10% più lenta della R9 270.
Nell'introduzione non lo abbiamo detto ma, prima ancora della motivazione del gaming a 1080p, la R7 265 nasce come scheda per mettere i bastoni tra le ruote a Nvidia che nello stesso periodo si apprestava a lanciare la GeFoce GTX 750 Ti. Quest'ultima soluzione manca nel nostro parco GPU da test ma considerando che la stessa nVidia parla di un prodotto prestazionalmente inferiore del 10% alla GTX 650 Ti Boost e che dalla nostra prova la R7 265 risulta del 10% più veloce della GTX 650 Ti Boost si capisce facilmente che GTX 750 Ti e la R7 265 condividono solo il prezzo ma sono due schede di classe diversa. Il vantaggio prestazionale della R7 265 è talmente elevato che l'acquisto di una GTX 750 Ti è consigliato solo a coloro che hanno un alimentatore privo di cavi PCIe AUX (visti i consumi bassissimi garantiti dal GK107, chip grafico che ricordiamo non necessita di alimentazione supplementare).
Rispetto alla R7 260X (Bonaire XTX), la R7 265 manca del supporto alla tecnologia TrueAudio ed utilizza una micro-architettura appartenete alla prima generazione GCN (1.0 vs 1.1). Due punti a sfavore che vanno tenuti in considerazioni nell'ottica dei giochi futuri ma che a nostro avviso sono trascurabili se consideriamo che la R7 265 può contare su un bus d'indirizzo dati versi la VRAM ampio 256-bit (contro i 128-bit della R7 260X) e sul doppio delle ROP (32 vs 16); quest'ultimi due parametri sono, a parità di potenza computazionale (~2 TFLOPs per entrambe le schede), fondamentali per poter giocare bene in Full-HD con i titoli più recenti e togliersi lo sfizio di attivare anche qualche filtro AA.
Passando nello specifico al modello proposto da Sapphire (R7 265 Dual-X) non possiamo che confermare le buone impressioni a livello di circuito stampato e di sistema di raffreddamento (molto silenzioso) già avute con la R9 270 Dual-X (link alla nostra recensione), visto che le due schede condividono entrambi i comparti (PCB & Cooling). In realtà siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla maggiore capacità di overclock della R7 265, probabilmente dovuta alla migliore tolleranza all'overvolt della GPU Pitcairn PRO (chip high-leakage) rispetto a Pitcairn XT (low-leakage). Due i consigli che vi diamo per l'overclock spinto con overvolt di questa scheda: 1) accertatevi di avere un alimentatore di marca in grado di fornire oltre 12.5A sul singolo cavo PCI-E 6-pin (tutte le PSU con i cavi PCI-E AUX in configurazione 6+2 pin lo fanno). 2) cercate di garantire una buona ventilazione sui DrMOS della sezione VRM (perchè questi integrati sono naked e sotto prolungato sforzo possono causare instabilità).
In conclusione: la Radeon R7 265 offre un ottimo bilanciamento tra prestazioni velocistiche e costo d'acquisto, risultando una delle migliore soluzioni per giocare alla risoluzione di 1920x1080 pixel sotto i 150 Euro. Il chip grafico è datato ma assicura comunque il pieno supporto a Mantle (le nuove API di AMD) e, rispetto alla HD 7850, è stato aggiornato con la funzione di PT-Boost (PowerTune with Boost).