Dopo il boom di vendite avvenuto grazie al telelavoro e alla didattica a distanza per via della pandemia di Covid-19, anche le vendite di schede madri, come quelle dei PC, dei Tablet e degli Smartphone, stanno vivendo una situazione tutt'altro che rosea. L'inflazione alle stelle e l'aumento del costo dell'energia, e della vita in generale, rendono difficile per gli utenti finali il poter aggiornare le proprie macchine da gioco e da lavoro.

Per queste ragioni le varie case produttrici di schede madri hanno visto le vendite crollare in maniera tragica nel 2022, come è possibile osservare dal grafico qui in basso (realizzato dall'utente harukaze5719 di Twitter).

Secondo quanto riporta Digitimes (via TechPowerUp!), infatti, le vendite di Asus sarebbero passate da 18 mln di schede consegnate nel 2021 a 13,6 mln nel 2022, quelle di Gigabyte sarebbero passate da 11 mln a 9,5 mln, quelle di MSI da 9,5 mln a 5,5 mln e quelle di AsRock da 6 mln a 2,7 mln. Decrementi importanti, che arrivano a toccare -55%!

Non aiutano a migliorare la situazione sicuramente AMD e Intel che, per un motivo o per l'altro, mantengono elevati i prezzi dei propri processori di fascia bassa. Sono lontani i tempi in cui si potevano trovare le CPU Athlon e Celeron attorno a 25/30 Euro. Oggi, a quanto pare, è più saggio tenere quanto già si possiede in attesa di tempi migliori, magari rivolgendosi al mercato dell'usato se non si possono spendere eccessive somme di denaro.

Nel complesso, comunque, il mercato di fascia alta sta aiutando a mantenere elevati i guadagni. A fronte di una diminuzione del 55% di unità vendute, AsRock ha fatto registrare solamente una flessione del fatturato del 13% nei primi nove mesi del 2022 rispetto al medesimo periodo del 2021 (i risultati dell'anno fiscale completo saranno pubblicati nell'arco delle prossime settimane). Risulta quindi pacifico affermare che il mercato si è spostato verso una fascia più alta d'utenza, la quale non ha problemi a spendere notevoli somme di denaro per aggiornare il proprio PC (le ottime vendite delle NVIDIA GeForce RTX della serie 4000 sono lì a dimostrarlo).