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Con il boom di Smartphone e Tablet, e il successo del Mac Mini, il mercato PC ha visto un ampliamento notevole dell’offerta, soprattutto nelle fasce più basse. Non solo nella componentistica base, ma anche tra gli accessori: penne-TV USB, chiavette USB dalle ottime capacità e a buon mercato, periferiche Bluetooth e molto altro.

 

 

Realizzare un piccolo PC super accessoriato, dalle buone prestazioni e dal prezzo contenuto non è più un miraggio. Per navigare in Internet, guardare film, ascoltare musica, giocare a dei casual game e fare qualche lavoretto da ufficio (word processor, foglio di calcolo) anche un piccolo PC da 250/300 euro è più che sufficiente. Già con un budget del genere si può offrire alla propria figlia o al proprio figlio un PC con cuffie bluetooth, mouse e tastiera wireless, completamente passivo e dalle buone caratteristiche: una macchina perfetta per l'intrattenimento domestico, magari da collegare alla TV di casa.

Intel ed AMD negli ultimi mesi hanno lanciato vari prodotti proprio in questa fascia di prezzo e molti altri saranno presentati prossimamente. Atom, Brazos e Zacate sono i processori x86 di fascia più bassa, ed è proprio su questi che vogliamo puntare la nostra lente di ingrandimento. Possono essere sufficienti per una macchina entry level, adatta ad un uso familiare, o è meglio puntare sulla fascia superiore, quella popolata dai Celeron e dagli i3, per Intel, e dalle APU Llano e Trinity, per AMD? Quali sono i pro ed i contro di ogni piattaforma?

A queste domande, e a molte altre, andremo a rispondere con questo articolo, così da descrivere a 360° pregi e difetti dei piccoli di casa Intel e AMD. Non lasciatevi comunque fuorviare dalle brevi descrizioni che accompagneranno i grafici nelle prossime pagine, non sarà fatto per imperizia. Nelle conclusioni si descriveranno con dovizia di particolari le caratteristiche peculiari delle due soluzioni.

 


La Asus C60M1-l ha un layout molto pulito, per una scheda di tali dimensioni. La cosa che si nota di più, al primo colpo d’occhio, è sicuramente il dissipatore, un bel pezzo di alluminio di ragguardevoli dimensioni. Tale dissipatore rende del tutto superfluo l’uso di ventole in qualsiasi tipo di case Mini-ITX se non si overclocka la APU in modo sconsiderato, ma i pensieri a riguardo saranno trattati nella sezione apposita.

Sulla scheda fa inoltre bella mostra di sé uno slot PCI-E con pettine 16x, ma funzionante al massimo a 4x. Una scelta molto felice da parte di Asus, al posto del solito slot PCI solitamente presente nelle schede all-in-one Mini-ATX di fascia bassa. In questo modo sarà possibile installare le schede d’espansione più recenti, come ad esempio schede TV o schede di rete wireless.

 

Come è possibile osservare dalla foto, 3 connettori Sata sono molto vicini allo Slot PCI-E 16x

I connettori Sata III sono ben sei, posizionati vicino allo slot Pci-E. Scelta non felicissima, nel caso si utilizzi una scheda d’espansione un po’ ingombrante, ma d’altra parte lo spazio a disposizione è quel che è.

 

I due connettori 3Pin e il Clock Generator ICS 9LPRS482AGLF

 

 

Buono il posizionamento dei connettori di alimentazione.
Da notare la batteria tampone posizionata in veticale, così da risparmiare spazio sul PCB.

 

Buona la disposizione dei connettori di alimentazione, ben raggiungibili anche con i moduli di RAM inseriti. Altro piccolo tocco di classe è la presenza di due connettori da 3pin per eventuali ventole di raffeddamento. Una feature che farà piacere ai patiti dell’overclock, e che permetterà di evitare l’impiego di adattatori Molex -> 3pin.

 

Il chip EPU, adibito alle funzioni di risparmio energetico.

 

Le porte d’espansione del pannello posteriore sono davvero numerose: sei porte USB 2.0, una RJ-45, una PS/2, una DVI ed una D-Sub. Peccato per l’assenza di una porta HDMI. La scheda sembra proprio nata per essere il cuore di un sistema HTPC, e questa mancanza stona con quanto di buono è stato fatto da Asus fino ad ora.

In ultimo, parlando della componentistica, Asus ha utilizzato solamente condensatori allo stato solido, mentre i mosfet sono prodotti dalla taiwanese Niko Semiconductor. Ottima scelta, che favorisce sicuramente l’utilizzo della scheda in case Mini-ITX anche in assenza di ventole. 

 

Le specifiche della C60M1-l, direttamente dal sito Asus

 

 


Il dissipatore della CPU non è imponente come quello presente sulla concorrente, ma d’altra parte la CPU Atom scalda meno della proposta AMD, come andremo ad osservare.

 

 

 

L’unico slot di espansione disponibile è l’antiquato PCI, ormai sempre più in disuso in ambito consumer, ma ancora molto utilizzato in ambito semi-professionale: NAS, piccoli server di videosorveglianza, ecc. Insomma, una soluzione dedicata più al lavoro che al mondo consumer.

 

Come si può osservare, la situazione vicino gli slot delle ram è abbastanza caotica.

 

Questa scelta fa un po’ a botte con la presenza di una scheda audio che supporta il formato THX: tale scelta, infatti, strizza l’occhio al mondo degli HTPC.

 

Lo slot PCI e la batteria tampone, posizionata in modo classico, al contrario della Asus.

 

Il CTRL USB 3.0 prodotto da Asmedia.

 

I chip di rete e audio, entrambi prodotti da Realtek. Quest'ultimo è l'ottimo ALC892.

 

Come nel caso della soluzione Asus, anche qui sono presenti due connettori 3 pin per ventole aggiuntive. Ottimo.

Eccellente anche il numero di porte di espansione presente sul pannello posteriore: quattro porte USB 2.0, due porte USB 3.0, una porta RJ-45, una porta PS/2, una porta DVI, una porta D-Sub ed una porta HDMI. Molto buona, quindi, la scelta relativa alle porte video, nonostante la GPU dell’Atom forse non meriterebbe tutto questo ben di dio.

Chiudiamo con la componentistica relativa alla sezione d’alimentazione. Anche in questo caso i condensatori sono tutti di tipo solido, mentre i regolatori di tensione sono gli LZ 1R0, gli stessi presenti sulle schede di fascia alta P67 Extreme4 e P67 Fatal1ty Professional, ora fuori produzione.

 

Le specifiche della AD2700-ITX, direttamente dal sito AsRock

 


Le prove sulle schede madri sono eseguite con scrupolo e attenzione, in quanto questo componente rappresenta la base per qualunque sistema PC.

  • Installiamo i componenti necessari sulla scheda madre, verifichiamo il corretto funzionamento hardware ed impostiamo il bios con i valori di default (a meno che non sia diversamente specificato)
  • Installiamo il sistema operativo di fresco, tutti i necessari drivers forniti dal produttore (o, se più recenti, quelli sui siti del produttore), le eventuali utility ed infine software e file di test.
  • Ripetiamo ogni test per tre volte e se il valore di qualcuno di essi mostra una varianza troppo elevata, lo stesso viene di nuovo ripetuto (dopo avere rilevato la specifica causa che ha inficiato il risultato);
  • Alla fine di ogni sessione di prova riavviamo il sistema;
  • Controlliamo i risultati dei test online per indagare su eventuali valori anomali.

Di seguito la configurazione di prova:

Impostazioni di prova
Schede madri - Asus C60M1-l
- AsRock AD2700-ITX
- Asus E35M1-M Pro
Processore Integrato
Memoria

2x2 GB Corsair DDR3-1333 @ 1066 XMS3 (7-7-7-20)

2x2 GB G.Skill DDR3-1333 So-Dimm @1066  (7-7-7-20)

Hard Disk - Maxtor DiamondMax 21 250GB Sata II
- Western Digital Scorpio 250GB Sata I
- Kingston SSDNow200 128GB Sata III
Scheda video Integrata
Scheda audio Integrata
Alimentatore Antec HCG620 620W
Sistema operativo Windows 7 Home Premium 64-bit

 


Appena giunte le schede tra le mie mani, la prima cosa che ho provato a fare è stato overclockare la CPU. Non è una pratica del tutto consigliabile se si vuole realizzare un HTPC passivo, ma siamo qui per analizzare in tutti gli aspetti queste schede, no?

Con la AsRock è stato molto semplice: non vi sono impostazioni di tuning disponibili. Non è neppure possibile modificare i timings delle RAM. L’unica opzione in mano all’utente è il voltaggio delle stesse. Se la vostra speranza era di divertirvi un po’ comprando questa scheda, avete sbagliato di grosso.

Con la Asus C60M1-l la situazione è l’esatto opposto. Certo, non dobbiamo aspettarci le opzioni presenti su una scheda della famiglia ROG, ma c’è di che divertirsi. E’ possibile agire sulla frequenza della CPU, modificare i voltaggi, agire sui timings e i divisori delle memorie e molto altro. Per una scheda di questa fascia è grasso che cola. Giocando limitatamente con le opzioni siamo riusciti a raggiungere la frequenza di 1666 MHz, alzando di 0.15v il voltaggio della APU.

 

Pagina relativa all'overclock del Bios della Asus C60M1-l

 

Qui di seguito lo screen del 3D Mark 2001 SE ed il punteggio ottenuto. Un bel miglioramento rispetto al punteggio raggiunto alla frequenza base (6613).

 

 

I  benchmark che abbiamo utilizzato e che potrete trovare nelle pagine seguenti sono stati effettuati anche con la configurazione overclockata, ma a 1600 MHz. Questo perché la CPU a 1666 MHz, con un voltaggio di +0.15v, scaldava eccessivamente, tanto da averci convinto ad installare sopra il corposo dissipatore passivo una ventola da 120mm. Per raggiungere la frequenza di 1600 MHz, invece, è bastato alzare il voltaggio di +0.075v e le temperature si sono sempre rivelate nella norma anche senza l'utilizzo di ventole. Essendo una scheda studiata per un HTPC, abbiamo ritenuto che questo fosse il compromesso migliore. Le RAM, nella configurazione @1600 MHz, hanno operato @1280 MHz (8-8-8-20).

 


I test per il comparto dischi e le porte USB hanno visto dei risultati in linea con le aspettative che mi ero posto, dopo aver avuto esperienza diretta con le soluzioni Intel e AMD di fascia più alta.

 

Test con Maxtor DiamondMax 21 Sata II 250GB

 

 

Test con Kingston SSDNow 200 Sata III 128GB

 

 

 

Il South Bridge Intel NM10 riesce a garantire prestazioni ottime ed al contempo non occupa eccessivamente la CPU, nonostante la base di partenza sia il vecchio ICH7 (supporto massimo al Sata II), opportunatamente rivisitato per lavorare in simbiosi con le CPU Atom. Questo ha permesso ad Intel di avere un chipset dal costo modesto, semplice da realizzare ma al contempo ottimo per un impiego casalingo e non solo. Il basso utilizzo della CPU, anche con la fruizione contemporanea di un secondo HDD (vedere tabella seguente), rende la AsRock AD2700D-ITX una scheda madre decisamente adatta alla realizzazione di un piccolo NAS casalingo o comunque di una postazione adibita a Torrent o altre attività simili, anche grazie al contenuto consumo energetico dell’intera piattaforma. Il vero difetto, a nostro avviso, è la presenza di due sole porte Sata II, che rendono la piattaforma Intel poco espandibile e non in grado di sfruttare appieno gli ultimi SSD Sata III.

 

AsRock Ad2700-ITX Maxtor DiamondMax 21 Western Digital WD2500B
Transfer Rate Min (MB/s) 42,5 26,5
Transfer Rate Average (MB/s) 77,4 43,9
Transfer Rate Max (MB/s) 93,7 58,4
Access Time (ms) 15,7 17,3
CPU Usage (%) 3,8 3,1

 

Il Fusion Controller Hub (FCH) AMD A50M, al contrario, non si dimostra reattivo ed efficiente quanto il SB Intel. La scheda madre Asus C60M1-l offre la disponibilità di ben sei porte Sata III, ma un utilizzo contemporaneo di tutte potrebbe mettere in ginocchio la piccola APU C-60 di Sunnyvale (vedere tabella seguente con l'utilizzo contemporaneo di un secondo HDD). Già con l'utilizzo di un singolo SSD la situazione di fa critica: la CPU viene messa a dura prova a causa dell'enorme mole di dati da smistare. Le difficoltà del FCH si notano anche osservando i risultati con la CPU overclockata: all'aumentare della frequenza della CPU le prestazioni dei dischi aumentano, anche consistentemente, segno che il FCH ha una gestione delle risorse decisamene scadente.

Discorso diverso, con pro e contro, per la più potente APU E-350. Anche se non raggiunge l’efficienza con singolo HDD del NM10, ed in modalità doppio disco le prestazioni hanno un degrado abbastanza consistente, l'occupazione della CPU rimane su livelli accettabili. Evidentemente in Asus hanno preferito questo per evitare di avere un sistema impastato e lento nel caso la scheda venisse utilizzata su sistemi Desktop tradizionali, dove l'utilizzo di più dischi non è raro. Anche nell'utilizzo di un SSD, prestazionalmente, la situazione è generalmente peggiore rispetto al più piccolo C-60.

 

Asus C60M1-l Maxtor DiamondMax 21 Western Digital WD2500B
Transfer Rate Min (MB/s) 35,7 26,5
Transfer Rate Average (MB/s) 71,5 43,8
Transfer Rate Max (MB/s) 81,4 58,4
Access Time (ms) 16,5 17,3
CPU Usage (%) 18,6 18,5

 

Asus E35M1-M Pro Maxtor DiamondMax 21 Western Digital WD2500B
Transfer Rate Min (MB/s) 27,1 9,5
Transfer Rate Average (MB/s) 42,1 42,4
Transfer Rate Max (MB/s) 71,8 54,9
Access Time (ms) 31 31,5
CPU Usage (%) 5,3 5,2

 

Come è possibile osservare dalle tabelle, la piattaforma basata su C-60 vede peggiorare notevolmente le prestazioni nell'utilizzo simultaneo di due Hard Disk. Il FCH della casa di Sunnyvale, come detto precedentemente, ha dei problemi nella gestione di un flusso di dati così elevato e questo va a ricadere negativamente sulla CPU. Il dato relativo all'occupazione della stessa ne è una conferma. La E-350, essendo più prestante ed avendo un Bios particolare, soffre meno di questo inconveniente (rispetto al vecchio 0404, il nuovo 1604 garantisce un'occupazione decisamente minore della CPU a fronte di un calo generale delle prestazioni).

 

 

Per le porte USB, invece, non v’è nulla da segnalare di particolare. Le prestazioni sono in linea e non v’è una reale disparità tra le diverse soluzioni. L’unica nota a margine da segnalare è la mancanza di porte USB 3.0 per la piccola C60M1-l.

 


Se nel comparto dischi il vincitore assoluto è la piattaforma Intel, nel comparto video la situazione si capovolge completamente, come andremo a vedere.

La GPU integrata in Atom, la Imagination PowerVR SGX545, in linea teorica dovrebbe essere compatibile al 100% con lo standard DirectX 9 ma, o per problemi hardware o per problemi software, tutto ciò non combacia con la realtà. In Unreal Tournament III gli artefatti abbondano a pié sospinto, mentre il benchmark Devil May Cry 4 (avviato in modalità DirectX 9), oltre a presentare una scattosità sconcertante anche nel menù di gioco, non viene completato, bloccandosi quasi subito con una serie di artefatti impressionante. Il 3D Mark 2001SE, benchmark basato sulle DirectX 8.1, viene completato senza problemi. Evidentemente sono proprio le DirectX 9 a non essere supportate pienamente, seppure facciano bella mostra di sé tra le feature dell'Atom D2700.

 

Unreal Tournament 3 con la iGPU SGX545: i difetti sono ben visibili

 

Le piattaforme AMD non hanno mostrato nessun tipo di cedimento o problema in questi benchmark, ed anzi hanno fatto segnare prestazioni più che dignitose. Naturalmente il C-60 non è adatto ad un'esperienza videoludica appagante, a meno di non giocare a videogiochi di una certa età. L’E-350, invece, si dimostra sufficiente per giocare a videogiochi che sfruttano le DirectX 9, sempre che si accetti di abbassarne al minimo la qualità della grafica.

 

 

Biohazard Fly, 1280x1024, dettagli al minimo

 

Test 1, risoluzione 1280x1024, dettagli al minimo

 

In ambito HTPC abbiamo provato ad osservare il comportamento delle piattaforme durante la visione di un film con risoluzione 720p. Le schede AMD hanno mostrato una qualità dei colori ottima, perfettamente in linea con la “pellicola” originale, mentre la piattaforma Intel ci mostra un’immagine dai colori tendenti al verde, decisamente non realistici. Anche da questo punto di vista le piattaforme AMD ne escono vincenti, sebbene con tutte le schede la fluidità sia stata ottima.

 

Screen con Asus C60M1-l

 

Screen con AsRock AD2700-ITX

 


In ultimo, abbiamo provato a realizzare una piccola postazione multi-monitor, così da vedere quanto siano completi i software di gestione in dotazione, utilizzando due schermi dalle differenti risoluzioni e dalle differenti proporzioni: un 16:9 da 1920x1080 ed un 4:3 da 1280x1024. I driver AMD Vision, anche in questo caso, si sono rivelati decisamente completi, ed in grado di garantire una libertà d’azione all’utente davvero ottima. Al contrario dei driver Intel, limitati alle opzioni Clone o Esteso, il software AMD permette una disposizione spaziale molto libera, come è possibile osservare dalle immagini sottostanti, ed una più completa gestione delle opzioni dei singoli monitor.

 

Alcune Opzioni grafiche dei Driver Intel. Invero molto scarne.

 

 

 

Le opzini grafiche dei Driver AMD sono decisamente più complete, come è possibile osservare.

 

 

 

Le possibilità di personalizzazione nel multimonitor sono estreme per la piattaforma AMD ...

 

... al contrario di quelle basilari della piattaforma Intel. Qui la semplice estensione orizzontale del desktop.

 


Dopo aver analizzato le caratteristiche delle due piattaforme in ambiti tanto particolari, ma che sono anche quelli che maggiormente influenzeranno l’acquisto dell’una o dell’altra scheda, veniamo ai benchmark che interessano principalmente le CPU e le memorie.

 

 

 

 

 

 

In WinRar e 7-Zip i due core fisici più i due core logici dell’Atom fanno sentire la propria presenza, rispetto ai due soli core fisici delle APU AMD. In Cinebench si ha la stessa situazione, con Atom in vantaggio, ma va fatta un'ulteriore considerazione. L’E-350, sebbene operi con 533 MHz in meno rispetto all’Atom D2700, e non si avvalga della presenza dell’Hyper Threading, riesce comunque a strappare degli ottimi risultati, soprattutto in Cinebench. Questi risultati sono ancora più eclatanti se si guardano i grafici relativi alla bandwidth e alla latenza delle RAM, entrambi a vantaggio della piattaforma Intel. Evidentemente l’architettura In-Order di Atom non riesce a garantire delle buone prestazioni con certi software, ed è per questo che Intel sembra abbia deciso di tornare all’architettura Out of Order nelle prossime revisioni di Atom.

 


Veniamo in ultimo ai consumi. Tutte le piattaforme provate hanno mostrato dei consumi davvero molto contenuti. Effettivamente scegliere una piattaforma o un'altra in base a questi sarebbe del tutto irrazionale; non saranno certamente 1 o 2 Watt a far pendere l’ago della bilancia per una soluzione in particolare. Va comunque notato che la iGPU delle soluzioni AMD, quando sfruttata al 100%, allarga la forbice tra il consumo in Idle ed il consumo in Full Load.

Il consumo in Full Load è stato misurato durante una sessione del 3D Mark 2001 SE, ed è stato preso in considerazione il valore di picco raggiunto, mentre il consumo in Idle è stato misurato in Windows, con tutte le impostazioni di risparmio energetico attivate. Le misurazioni sono state effettuate direttamente alla presa tramite un Wattmetro.

 

 

 


Le due schede che abbiamo analizzato in questo articolo, esteticamente e come caratteristiche, sono molto simili: entrambe sono Mini-ITX, sono caratterizzate da un basso consumo, sono dotate di un sistema di dissipazione passivo, hanno un numero similare di porte di espansione e sono commercializzate ad un prezzo che si aggira sui 70/80 euro.

Teoricamente comprare l’una o l’altra dovrebbe essere indifferente, ma non è così. Ognuna di queste schede ha dei punti di forza e dei punti di debolezza che la devono far preferire in determinati ambiti. Parlando per esperienza personale, ho deciso di tenere entrambe le schede qui recensite, e le utilizzerò in casa  in modo completamente diverso, cercando di sfruttarne i pregi e limitarne i difetti.

La Asus C60M1-l ho deciso di utilizzarla per creare un piccolo centro multimediale da salotto, in combinazione con il case ISK 110 VESA della Antec, da applicare dietro la TV. La Asus si presta perfettamente per essere il perno di una piccola stazione di intrattenimento per la famiglia: navigare in internet, guardare filmati su youtube o dei film in formato mkv, ascoltare musica o, ancora, giocare a qualche videogioco molto leggero.  Il tutto nella più completa silenziosità, non necessitando di ventole. Se si hanno dei figli o si vuole navigare seduti sul divano è perfetta.

L’AsRock, invece, ho deciso di utilizzarla nel mio PC secondario, da tenere acceso 24/24h, completamente passivo. Questo PC mi servirà per scaricare le distribuzioni GNU/Linux che vorrò provare, le suite di benchmark e tutti i programmi utili al mio lavoro. Grazie alle porte USB 3.0 sarà veloce lo spostamento di questi file sulle penne USB o sugli HDD esterni. Questo computer, inoltre, lo utilizzerò per scrivere articoli e news, senza dover necessariamente accendere il mio PC principale, più rumoroso ed esoso dal punto di vista dei consumi.    

Per queste mansioni le due schede provate sono perfette, ma ognuno può trovare altri ambiti di utilizzo. Guardando ai risultati ottenuti nei benchmark vanno comunque scartati alcuni possibili utilizzi. Le limitate prestazioni in ambito gaming  ne precludono l’utilizzo in un sistema di gioco. Ugualmente, la bassa potenza elaborativa delle CPU non ne consente un utilizzo produttivo in alcuni ambiti lavorativi, quali ad esempio la grafica tridimensionale o la compilazione di software. I  tempi di lavoro sarebbero oltremodo lunghi.

Parlando più tecnicamente delle schede, possiamo dire che Intel e AMD mostrano con questi prodotti i propri punti di forza e di debolezza in tutto il loro chiarore, presenti anche nei prodotti di fasce più alte. Intel dal punto di vista hardware fa degli ottimi prodotti, ma è deficitaria in due settori: il supporto software e la grafica integrata. I driver dell’iGPU dell’Atom D2700 sono dell’ottobre del 2010, mentre la iGPU, l’SGX545, ha delle mancanze a livello di architettura che non la rendono pienamente compatibile con le DirectX 9.

AMD è deficitaria soprattutto nella realizzazione dei chipset, ed in parte dell’architettura della CPU. L’FCH è eccessivamente schiavo delle prestazioni della CPU, e questo va ad inficiare poi l’usabilità dell’intero sistema, mentre la mediocre potenza elaborativa del processore rende ancor meno consigliabile l’utilizzo di programmi particolarmente esosi. Questo però si controbilancia con la maggiore reattività del sistema AMD, quando si utilizzano più programmi, grazie all’utilizzo dell’architettura Out of Order.

Se i vostri interessi sono eccessivamente elevati per le schede qui recensite c’è poco da fare, dovrete acquistare dei prodotti più prestanti, ma dovrete sottostare ad altre limitazioni, quali ad esempio l’utilizzo di ventole di raffreddamento o un consumo più elevato. Se invece cercate un prodotto a buon mercato, per compiti limitati e dalle basse richieste, forse avete trovato il regalo giusto da farvi.