comScore, importante società che effettua varie ricerche per monitorare il mercato IT globale, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista tecnologico, ha recentemente pubblicato il report del trimestre agosto-ottobre relativo al marketshare dei produttori di telefonia mobile sul suolo statunitense, il quale può essere utilizzato per farsi un'idea anche su quanto accade oltre oceano.

Partendo dal dato che potrebbe interessate maggiormente il lettore, cioè quello riguardante il market share del sistema operativo, si può osservare come Android guidi la classifica raggiungendo la quota di mercato del 46,3%, superiore del 4,4% rispetto al trimestre precedente. In seconda posizione rimane stabile Apple, con il 28,1%, seguita da RIM con il 17,2%, Microsoft con il 5,4% e Symbian con il 1,6%.

Da questi dati si può constatare come Google  e Apple stiano cannibalizzando il settore, essendo le uniche che hanno visto crescere le proprie quote di mercato (così come era accaduto anche nel trimestre precedente). L'uscita di Windows Phone 7 non ha portato i risultati sperati a Microsoft, e lo stesso si può dire per RIM, che sta osservando una contrazione delle quote possedute sempre maggiore, sia perché molti si stanno spostando su Apple (complice l'ecosistema che sta creando l'azienda di Cupertino) sia perché Android si sta rivelando un'ottima fucina di applicazioni (molte delle quali utilizzabili all'interno dell'ecosistema Google). 

Complice questa situazione, stanno crescendo implicitamente le quote di mercato dei produttori di terminali Android. Samsung si mantiene stabile in prima posizione con il 25,5% del mercato, seguita da LG e Motorola. Apple, in quarta posizione, incrementa la propria quota dell'1,3%, raggiungendo la quota complessiva del 10,8%. Quinta RIM con il 6,6%.

Il costante aumento della quota di Apple è da ricollegare alle aggressive politiche di commercializzazione dei grandi operatori telefonici americani, i quali, sottoscrivendo un contratto pluriennale a canone fisso, danno in omaggio un cellulare. Molti utenti, quindi, scelgono lo smartphone della mela mordicchiata.

Altra cosa che fa un certo effetto è la mancanza di Nokia tra i primi cinque produttori di smartphone. La picchiata verticale di Symbian e l'arrancare di WP7 non sembrano dare quello spiraglio di luce per un possibile capovolgimento della situazione.

All'interno dello studio pubblicato vi sono anche i dati relativi all'utilizzo medio dello smartphone ma, essendo dati ricavati negli USA, rischiano di non avvicinarsi minimamente a quanto accade in Italia (complici la rete mobile esistente e le tariffe per l'utente finale).