ATIC, con l’acquisizione di GlobalFoundries, pianificò subito la costruzione di una Fab nella propria madrepatria, Abu Dhabi. Questo avrebbe permesso ad ATIC di attingere più facilmente agli aiuti statali, in quanto sarebbe risultata a tutti gli effetti una multinazionale con base principale negli Emirati Arabi Uniti. Intel ed IBM hanno la maggior parte delle Fab negli USA, TSMC a Taiwan, Samsung in Sud Corea e SMIC in Cina. Questo permette loro di appoggiarsi alle loro nazioni di origine sia per aiuti finanziari, sia in aiuti diplomatici.

Sfortunatamente per GlobaFoundries il progetto della fonderia ad Abu Dhabi è stato definitivamente cancellato. La mancanza di fonti d’acqua dolce per il raffreddamento degli impianti è il principale motivo dell’abbandono del progetto, ma anche la mancanza di manodopera qualificata in loco, vista la bassissima scolarizzazione di alto livello dello stato arabo, ha dato un bell'aiuto alla cancellazione della Fab: quanto bisognerebbe pagare gli ingegneri statunitensi, taiwanesi ed europei per trasferirsi per quasi tutto l’anno in un tale buco?

Al momento GF sarebbe l’unica grande fonderia mondiale senza una vera e propria nazione a cui appoggiarsi, soprattutto se andrà in porto il progetto dell’IPO, la vendita di azioni in Borsa per autofinanziarsi. I manager credono che per il 2015 GF possa diventare finanziariamente indipendente, cioè non debba più necessitare dei fondi statali per le spese di R&D. Gli utili, per quella data, dovrebbero essere abbastanza elevati da permetterlo. Fino ad oggi l’Emiro di Abu Dhabi ha elargito a GF circa 10 mld di dollari (nell’arco di 5 anni), ma i tempi delle spese pazze sembrano finiti. GlobalFoundries, entro il 2015, dovrà riuscire a diventare indipendente da questi aiuti.