Abbiamo aspettato qualche giorno prima di scrivere una news a riguardo, così da avere una visione più chiara della situazione. Le prime notizie a riguardo, infatti, risalgono al 24 Aprile.

Tutto ha inizio quando fail0verflow e Kate Temik, due hacker, pubblicano un documento (Qui il link) in cui descrivono minuziosamente il procedimento su come “bucare” il Nintendo Switch così da farvi girare software contraffatto o, comunque, software non certificato Nintendo (Ad esempio, programmi Home Made).

Fail0verflow e Kate Temik erano inizialmente dubbiosi se rendere pubblica o meno questa falla, principalmente per questo motivo: “Choosing whether to release an exploit or not is a difficult choice. Given our experiences with past consoles, we've been wary of releasing vulnerability details or exploits for fear of them being used primarily for piracy rather than homebrew”. 

Si è comunque deciso di rendere pubblica la falla, in quanto molti altri hacker l’avevano ormai scoperta per conto proprio, quindi sarebbe stato meglio informare tutta la comunità di questo bug, così da evitare situazioni spiacevoli e metterne tutti al corrente.

In seguito, Digital Foundry afferma che questo procedimento non può essere impedito in nessun modo: una patch software risulta impraticabile in quanto viene sfruttato un bug hardware presente nel SoC Tegra X1 prodotto da NVIDIA. Un duro colpo per Nintendo, la quale ha sempre cercato di limitare il più possibile la pirateria sulle proprie console, in quanto i veri guadagni li ha sempre fatti con i videogiochi appartenenti ai propri IP (Mario, Zelda, Pokemon, ecc). Anche per questo Nintendo è stata l’ultima casa ad abbandonare le cartucce come supporto fisico.

L’unico modo per evitare questo exploit, sarebbe quello di mettere in commercio una versione del Nintendo Switch con un respin del SoC Tegra X1, ma questa soluzione richiederebbe almeno sei/nove mesi. Risulta quindi probabile che Nintendo possa continuare a vendere lo Switch ad oltranza in queste condizioni, magari anticipando la presentazione di uno Switch 2/Switch Pro.

In ultimo, potremmo anche aspettarci un’azione legale da parte di Nintendo, contro NVIDIA, per avere almeno un piccolo rimborso di quanto perderebbe dalla vendita dei videogiochi, a causa di questo bug. Se la pirateria dovesse prendere piede, è un evento da considerare.