Sebbene siano state "rimpiazzate" da oltre 10 anni dalle convenienti (per il produttore) e silenziose tastiere con tecnologia a membrana, quelle meccaniche sono da qualche anno tornate in auge tra i videogiocatori più appassionati, così come tra chi utilizza il computer per fini editoriali o comunque con lo scopo di produrre testi di dimensioni non indifferenti.
Grazie a ciò il relativo mercato, fino a poco tempo fa considerato "di nicchia", sta conoscendo una rapida espansione, nonostante il prezzo non proprio accessibile di tali soluzioni. Eh già, perché bisogna tener conto che se una tastiera con tecnologia a membrana, di modesta qualità, può costare intorno ai 30/40€, per acquistare una tastiera meccanica "decente" alle volte potrebbe non bastare anche il doppio della cifra indicata precedentemente.
Una delle aziende che più si è distinta negli ultimi anni, per quanto riguarda la produzione di prodotti di tale genere, è senz'altro Razer, una piccola realtà nata dalla volonta di "videogiocatori" nell'ormai lontano 2005 in quel di San Diego (California, USA).
Razer ci ha proposto di testare la nuova tastiera BlackWidow Ultimate 2016, variante rinnovata delle già precedenti ed apprezzate versioni, che risulta già dal primo impatto ideale per chi necessita di giocare in libertà e senza la necessità di particolari fronzoli, se non di un sistema di retro-illuminazione avanzato, e sopratutto senza spendere una fortuna per acquistarla.
Maggiori informazioni sulla tastiera BlackWidow Ultimate 2016 di Razer sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.
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