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Come abbiamo già indicato diverse volte nelle pagine precedenti, la tastiera Taurus X06 non offre alcun software di gestione. Ciò significa che, nel bene e nel male, il tutto viene gestito tramite combo con l'ausilio del tasto FN (Da un certo punto di vista è un vantaggio, ad esempio per gli utenti GNU/Linux).

Tali combinazioni permettono di settare il polling rate secondo 4 step da 40/MS a 5/MS (punto di disambiguazione: per corrispondere ai 1000Hz indicati sulle specifiche il massimo valore impostabile dovrebbe essere 1/MS, in quanto 5/MS corrispondono a 200Hz), i vari effetti e la potenza della retro-illuminazione, la registrazione per le Macro (fino a 4 indipendenti) ed i tasti dedicati alla gestione dell'audio (assenti play/pausa e stop per la musica). Risulta inoltre possibile registrare, secondo tre profili, quale tasto dovrà rimanere "acceso".

Prima di dare il mio giudizio sul prodotto in questione, mi sono premurato di utilizzarlo in maniera intensa - come dispositivo principale - per 2 settimane, sia in ambito lavorativo sia in ambito videoludico.

 

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Al termine di tale periodo, sono giunto a queste conclusioni:

    • materiali di qualità e design aggressivo, ottima ergonomia, in relazione al prezzo -
    • estrattore fornito in bundle con sample dei diversi switch -
    • sistema CIY per sostituire i diversi switch -
    • retro-illuminazione LED - non è né RGB né completamente uniforme, potrebbe non piacere a tutti
    • programmabilità - così così, vi sono solo le funzioni prettamente di base
    • prezzo piuttosto concorrenziale -

Tirando le somme, sono convinto che si tratta davvero di un ottimo prodotto, a metà strada tra una buona tastiera a membrana e le soluzioni meccaniche da oltre 100€, che possiede però alcuni difetti (assenza del profilo gommato sui piedini di rialzo, assenza retro-illuminazione RGB/statica e bassa programmabilità) che potrebbero non convincere gli utenti ad acquistarla.

Nell'utilizzo quotidiano non ho notato alcuna incertezza impostando il valore più alto per la frequenza di aggiornamento disponibile, gli switch meccanici "blu" rilasciano il classico feedback audio da "macchina da scrivere" e risultano abbastanza precisi.

La caratteristica che ho più apprezzato, oltre alla possibilità di cambiare gli switch a piacimento, è il design. Sono convinto che una eventuale versione migliorata, magari un tantino più programmabile e dotata di un migliore sistema di retro-illuminazione, potrebbe davvero lasciare il segno.

Si ringrazia come di consueto iTek per il sample gentilmente offerto.

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