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Per la costruzione del Quinox Pro, Speedlink ha optato per l'utilizzo di una scocca in ABS di colore nero opaco di buona qualità, la quale presenta una superficie antiscivolo.

Vi è inoltre un inserto in plastica lucida - sempre nera - sui dorsi frontali delle impugnature, la quale serve per aumentare la presa (entrambe le superfici trattengono un tantino le impronte, sopratutto quella lucida).

La qualità dell'assemblaggio complessivo e dei materiali risulta piuttosto buona.

 

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Gli stick analogici sono riverstiti in gomma, con tanto di 4 piccole frecce per aumentare la sensibilità durante l'uso, ed offrono un discreto feeling al tatto. La base di questi stick è di colore rosso lucido, che spezza la monotonia dal nero dell'intero controller e serve ad uno scopo ben preciso che analizzeremo nella prossima pagina.

Le dimensioni complessive non sono dichiarate dal produttore, ma possiamo tranquillamente affermare che raggiungono quelle del controller per XBox One; "a mano" pesa tanto quanto il controller per XBox One - senza batterie - da noi posseduto (205g vs 231g).

 

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La differenza dal suo diretto concorrente sta nei dettagli, tra i quali si nota subito la croce direzionale con tasti separati e la superificie trasparente dei tasti X/Y/A/B, ulteriore soluzione progettuale che analizzeremo nella prossima pagina.

Il produttore non lo specifica, ma dopo diverse prove possiamo affermare che all'interno vi sono 2 motori di vibrazione asimmetrici: quello destro si occupa degli effetti forti mentre quello sinistro di quelli meno intensi.

Alla base del controller, dunque nella zona limitrofa alla croce direzionale e lo stick analogico destro, trova posto il display OLED coadiuvato da 2 tasti (i quali ricordano i bilancieri del volume delle cuffie, utilizzabili secondo la pressione a destra/sinistra ma anche centrale) che come vedremo più avanti ci saranno utili per sfruttare la possibilità di programmare il controller. 

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Il profilo superiore ci mostra 2 tasti aggiuntivi programmabili, insieme al logo del produttore e l'ingresso microUSB.

Quest'ultimo è supportato da un corposo sistema di ritenzione, al fine di evitare scollegamenti indesiderati nelle fasi di gioco più concitate.

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Sul retro troviamo i restanti 4 ulteriori tasti programmabili (da usare con gli anulari ed i mignoli), insieme a due interruttori, l'uno utile per l'attivazione/disattivazione della vibrazione e l'altro necessario per selezionare la modalità di input, ricordiamo DirectInput ed XInput.

Infine, grazie all'adesivo posto sul posteriore, che tra le altre cose indica le varie certificazioni del prodotto, veniamo a scoprire il fabbisogno energetico (110mA - 5V) e che lo stesso ha superato il controllo qualità lo scorso 10/2016, dato che ci suggerisce il recente assemblaggio.

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