Quando AMD presentò le CPU della serie Ryzen 7000 basate su Zen4, l'utenza si lamentò a gran voce dei consumi e delle temperature troppo elevate, nonostante un ottimo aumento prestazionale rispetto alla generazione precedente basata su Zen3. Questo pensiero era comune anche nelle recensioni dei più importanti portali. In conclusione, sembrava che l'utenza avrebbe sacrificato volentieri un po' di prestazioni in favore di consumi più umani.

Con Zen5 e le CPU della serie 9000 AMD ha deciso di venire incontro a queste rimostranze, commercializzando CPU più parsimoniose (ad esempio il Ryzen 9700X è settato a 65W, contro i 105W del Ryzen 7 7700X) ed al contempo leggermente più prestanti (+4% medio delle performance rispetto al 7700X a fronte di una diminuzione dei consumi del 40% in MultiThreading).

Come era lecito aspettarsi, l'utenza si è lamentata rumorosamente, sui social, del risicato aumento prestazionale delle nuove CPU, non prendendo minimamente in considerazione l'ottimo rapporto prestazioni/consumi della nuova uArch Zen5. La casa di Sunnyvale, quindi, ha recentemente rilasciato - tramite i propri partner produttori di schede madri - una serie di nuovi BIOS che innalzano il TDP delle CPU, così da permettere il raggiungimento di frequenze più elevate in modalità Boost. Il già citato Ryzen 7 9700X, così, passerà da 65W a 105W, proprio come il predecessore.

Tutto questo dimostra che - in ogni ambito! -, qualsiasi cosa faccia una persona o un'azienda, ci sarà sempre qualcuno pronto a lamentarsi della situazione.