Apple, secondo alcune indiscrezioni uscite accidentalmente dagli uffici di Cupertino, come è ormai solito accadere, e per questo non ci meravigliamo più di tanto, sembra stia lavorando ad una versione basata su ARM del proprio MacBook Air.

Per ora i prototipi allo studio non necessariamente arriveranno allo stadio finale, cioè a quello della produzione. Apple, sempre secondo queste voci, sta studiando una possibile versione con ARM soprattutto per far capire ad Intel che i suoi Ultrabook, così simili al MacBook Air, non le vanno a genio.

La casa della mela, più attaccata alle forme che ai contenuti, crede che Intel stia cercando di imitare i propri prodotti, e le cause intentate ai rivali sono lì a dimostrarlo: gli Ultrabook sono un plagio dei MacBook Air, secondo Cook e soci. Il recente brevetto D654,072 di Apple è legato proprio al design del MacBook Air: “the ornamental design for an electronic device, as shown and described”.

La volontà di Intel di entrare in prima persona nel mercato mobile con Medfield, con il conseguente accordo con Motorola, e quindi Google, ha aperto un'altra ferita. Apple si sente minacciata anche in questo ambito.

La possibile partnership con ARM, quindi, potrebbe essere il preludio ad un divorzio non così impossibile. L'abbandono dei processori PowerPC, fino al 2005, sembrava fantascienza, eppure accadde. Oggi potremmo ritrovarci in una situazione simile, con l'abbandono da parte di Apple dell'architettura x86. D'altra parte i SoC ARM, già utilizzati sull'iPhone, sono sempre più potenti, soprattutto dal punto di vista della grafica, e i consumi si mantengono più che ottimi. Perché non sfruttarli per tutto l'ecosistema Apple così da standardizzare il software?