Per alcuni era un numero scontato, per altri solo un'ipotesi remota. Dopo la conferma dei 2816 Stream Processor e del bus per le memoria a 512bit, i siti specializzati in architetture GPU si sono scontrati sul numero di ROPs inserite da AMD nel nuovo chip grafico - conosciuto con il nome in codice Hawaii - che equipaggerà le due soluzioni top di gamma della serie Radeon R9 (290 e 290X).
Tahiti, attualmente ancora la GPU più potente commercializzata da AMD, ha 32 ROPs organizzate il 16 unità per ciascuno dei due Shader Engine. Nel momento in chi AMD ha lasciato intendere la presenza di 4 shader engine per Hawaii l'ipotesi delle 64 ROPs ha subito iniziato a prendere piede.
La conferma arriva dalle slide ufficiali fatte trapelare dai siti Videocardz e WCCFtech.
Si tratta del più grande aggiornamento al backend fatto da AMD dopo l'introduzione della prima architettura compatibile con le DX11. Ricordiamo che le Radeon HD 5870, HD 6970 e HD 7970 avevano tutte in comune lo stesso numero di ROPs, 32.
La scelta di raddoppiare le ROPs e di aumentare solo del 40% il numero di Shader serve a garantire un migliore bilanciamento di Hawaii rispetto a Tahiti. Quest'ultima è molto potente dal punto di vista della ALU ma è frenata da un frontend ed un backend poco efficiente se paragonato alle ultime architetture di Nvidia. Aggiustando il rapporto CU/ROPs e potenziando il frontend AMD ha creato una GPU con un migliore "assetto da gaming" senza incrementare troppo le dimensioni del die (nonostante il memory bus a 512-bit)
SOURCE: Videocardz