A questo indirizzo il noto overclocker giapponese Coolaler propone un dettagliato confronto prestazionale tra la CPU Core i7-4960X, nuova imminente top di gamma per la famiglia di processori desktop Intel basati su architettura Ivy Bridge-E a 22nm, e l'attuale processore Core i7-3970X legato ancora all'architettura Sandy Bridge-E a 32nm. Entrambi i processori sono stati overcloccati alla frequenza di 4.5GHz su una scheda madre ASUS Rampage IV Formula in abbinamento ad un kit quad-channel di memorie DDR3 funzionanti a 3GHz.
Se dal punto di vista delle performance il divario tra le due soluzioni si attesta su di un misero 2.5% a favore di IVB-E, rendendo difficile consigliare l'upgrade ai videogiocatore già in possesso di una CPU SNB-E, è sulla pratica dell'overcloclock estremo che Intel prova a sottolineare la bontà della nuova soluzione.
Dopo il mezzo passo falso fatto con l'overclock su Haswell (nonostante gli sforzi e le promesse la prima ondata di CPU Haswell ha deluso gli appassionati di overclock estremo) il colosso chip-maker rilancia alcune nuove feature che dovrebbero aiutare IVB-E in tal senso: la più importante delle quali è sicuramente l'assenza del coldbug. La CPU Core-7 4960X è in grado di reggere i 6GHz di frequenza con tutti i core attivi e senza disabilitare l' Hyper-Threading, impensabile su SNB-E, perchè permette di scendere senza problemi a temperature ai limiti dei -196°C dell'azoto liquido e addirittura oltre se si utilizza l'elio liquido. Il rovescio della medaglia è che in overclock estremo necessita di tensioni mediamente più elevati di SNB-E e per questo richiede schede madri con poderose sezioni di alimentazione.