Sono passate poco più di 24 ore dal comunicato ufficiale di Intel riguardo l’abbandono da parte di Otellini della carica di CEO, che subito hanno ripreso a rincorrersi le voci sul possibile futuro del gigante di Santa Clara.

 

 

Qualche giorno fa avevano dato notizia dei possibili problemi riguardo il nodo a 14nm, e alcuni utenti del sito EETimes, molti dei quali lavorano o hanno lavorato nelle fonderie,  hanno dato i propri pareri, come riportato nei commenti. Sempre riguardo Intel, nei mesi scorsi, avevamo dato notizie riguardo la possibilità che Intel si potesse trasformare, almeno in parte, in fonderia conto terzi, e l’avvicinamento a Cisco System ne è un indizio.

Ieri, EETimes, ha pubblicato una news tornando sul processo produttivo a 14nm, affermando che forse, per la prima volta, Intel potrebbe effettivamente subire il sorpasso dal punto di vista tecnologico. Se sarà GlobalFoundries, attualmente la fonderia più agguerrita, non è ancora detto, ma l’addio di Otellini potrebbe essere dovuto anche a questo. Intel, in questo momento, non è per nulla competitiva nel settore mobile, e molti OEM guardano con disprezzo Atom. Non solo quello attuale, ma anche quello che è sulle roadmap fino al 2014. Questo tipo di non competitività non è una cosa che Intel  si è trovata spesso ad affrontare. Anzi, non è mai accaduto. Non essere competitivi nel mercato delle CPU x86 è molto diverso che non esserlo nell’attuale settore Mobile. Il marketing non è sufficiente, in un mercato tanto affollato e concorrenziale, per evitare il collasso.

I problemi con i 14nm potrebbero essere quindi la tipica goccia che fa traboccare il vaso. Otellini, nei comunicati ufficiali, sembra che abbia preso questa decisione in piena autonomia, ma potrebbe essere anche il contrario. La sua gestione attuale ha messo in crisi la corazzata Intel, decisamente in ritardo, dal punto di vista dei prodotti, nel mercato ora più remunerativo, e un suo avvicendamento sembra fosse richiesto da molti.

Se dovesse andare male questa avventura nel campo Mobile, nonostante i mezzi messi in campo e questo ritiro (forzato?), alcuni analisti asiatici sostengono che Intel potrebbe ritirarsi completamente dal settore Mobile, rimanendo solo in quello Desktop e Server, ed utilizzando parte delle proprie Fab per produrre per società Fabless. Un’ipotesi arrischiata, ma del tutto possibile.


Nel mentre alcuni analisti si attendono la nomina a CEO di una persona esterna ad Intel, ma esperta nel settore Mobile. Anche questa, nella storia di Intel, sarebbe una novità assoluta. Fino ad ora tutti i CEO sono stati scelti tra i dipendenti della casa.