Altra tegola sulla testa della casa californiana, dopo i casi relativi alla memoria delle GTX 970, di cui abbiamo parlato qui, e alla povera ottimizzazione dei titoli Gameworks, di cui invece abbiamo parlato qui.

 

 

Pare proprio che alla casa del camaleonte non ne vada bene una, e visto che il motto recita “non c'è due senza tre”, ecco un altro caso recente di cui parlare: il modulo G-Sync (basato su FPGA di Altera), accreditato di un costo di implementazione tra i 150 e i 300 dollari, non sarebbe altro che un sistema di protezione (DRM) atto a far funzionare l'Adaptive Sync (alla bese anche del Freesync standardizzato da VESA su suggerimento di AMD) solamente con alcune GPU nVidia.

Questo è quanto emerso da un articolo apparso su Gamenab qualche giorno fa, a questo link. In particolare, in questo approfondimento, possiamo leggere: “G-sync Module is actually a kind of DRM component protection. NVIDIA actually uses the same Adaptive-Sync Process that VESA communicated a few years ago. Adaptive-Sync is actually possible on every external DP 1.2 monitor and eDP equipped laptops. […] A simple example to show how the G-sync Module works : A ping pong communication between the NVIDIA GPU and the Monitor equipped with a G-sync Module, the Geforce Drivers will communicate to the monitor and ask, if the G-sync module is there, the Module answers back (Yes I’m here) and the G-sync options will be available”.

Il modulo G-Sync, quindi, fungerebbe da strumento di protezione, atto solamente ad abilitare l'Adaptive Sync con alcuni modelli di GPU nVidia, come abbiamo detto in precedenza. La casa californiana ha quindi sfruttato la tecnologia Panel Self Refresh (PSR) introdotta nel 2011 sui pannelli dei notebook e dei terminali Mobile attraverso la porta di comunicazione Embedded DisplayPort eDP, insieme all'utilizzo della mai dimenticata tecnologia VBLANK (vertical blanking interval - VBI). Da Embedded-Computing possiamo leggere.

In DisplayPort and earlier versions of eDP, display-to-GPU synchronization is performed over the DisplayPort main link, the high-speed data channel that carries video data using special control codes. In eDP v1.4, frame synchronization is also provided over the lower-speed auxiliary channel. This enables quick bursts of eDP main link operation to perform timely selective updates of the remote frame buffer.

Sebbene nVidia abbia da sempre affermato che fosse necessario un modulo G-Sync (commercializzato a partire dal Dicembre 2013) per avere queste feature, in realtà fin dal 2011 si sarebbe potuto averle del tutto gratuitamente, standardizzando l'utilizzo della Display Port. VESA, insieme ad AMD, le ha rese disponbili a fine 2014 attraverso l'utilizzo delle classiche porte DP disponibili nei monitor da tavolo e sulle schede video disponibili sul mercato PC (Desktop).

PCPer, a questo punto, ha deciso di testare quanto i ragazzi di Gamenab hanno affermato, e in questo articolo dal titolo piuttosto chiaro - Mobile G-Sync Confirmed and Tested with Leaked Alpha Driver -, ci ha confermato che effettivamente non serve alcun modulo aggiuntivo per godere dei privilegi dell'Adaptive Sync anche con le più recenti schede video nVidia (sempre che si possieda un monitor compatibile con determinati standard), almeno con lo schermo del portatile Asus ROG G751.

A questo punto non ci resta che attendere le risposte dei protagonisti, e di nVidia in particolare.