Gli ultimi risultati trimestrali di Acer si sono rivelati una delusione dietro l'altra, e l'ultimo ha portato alle dimissione del Corporate President  Jim Wong. In poco più di due anni e mezzo, la politica di diversificazione dell'offerta applicata fino ad oggi ha portato Acer ad essere un'azienda sull'orlo della crisi.

 

 

I risultati finanziari sono lì a dimostrarlo. Nonostante il successo di Tablet e Smartphone, la vecchia dirigenza ha tentato timidamente di cavalcarne l'onda, abbandonando però completamente un marchio che stava avendo un discreto successo tra l'utenza, quello dei terminali “Liquid”. Questa politica ha portato a due risultati. Il primo, e più visibile, è relativo ad una continua diminuzione del fatturato e degli utili: Acer vende Desktop e Notebook con utili per pezzo sempre più risicati. Il secondo risultato, meno visibile, ma forse più importante da riportare, è relativo ai prodotti invenduti. Il magazzino si è costantemente riempito, fino alla seconda metà del 2012, e questo ha provocato la svendita di numerosi prodotti, anche dei Tablet (gli Iconia ormai si trovano quasi ovunque sotto i 100 euro).

Questi due fattori, in larga misura, hanno determinato la crisi di Acer, e conseguentemente le dimissioni di Wong.

La Board of Director di Acer, unitamente ai più importanti investitori, ha deciso di richiamare a dirigere l'azienda, ad interim, il vecchio CEO e fondatore Stan Shih. Questi ha già affermato che Acer, per ritornare in auge, deve puntare nuovamente sui mercati in forte crescita (Smartphone e Tablet), senza però abbandonare il core business storico, quello dei Personal Computer. Non è un mercato morto, e i risultati di Lenovo stanno lì a dimostrarlo. Bisogna solo tornare sul mercato con prodotti competitivi: “I will honor and complete all the public affairs and event engagements that I have committed to, but I will also fully support Acer’s ICT device business and carry out the company transformation. In addition, George Huang who is one of my co-founding partners of Acer will join with me and the management team to lead our company at this time”.

In ultimo Shih, deciso a salvare l'azienda che ha creato, lavorerà per questo periodo di tempo senza percepire alcuno stipendio: “Due to the situation that now faces Acer and my personal social responsibilities, I must stand up and take the reign without salary”. Una decisione coerente con la situazione, ma che in pochi avrebbero preso.