Qualcomm presenta i nuovi SoC Snapdragon 630 e 660, dedicati rispettivamente alla fascia medio-bassa e media del mercato Smartphone. Ma non facciamoci traviare dai mercati di riferimento citati da Qualcomm, in quanto tratta di SoC decisamente avanzati, in quanto integrano tutte le più recenti tecnologie della casa statunitense.
Partendo da uno dei componenti più importanti, Qualcomm ha deciso di equipaggiare i due SoC con il modem Snapdragon X12 LTE, fratellino minore del modem che troviamo nello Snapdragon 835 (Snapdragon X16), attuale top di gamma. Si tratta di un modem di ultima generazione, di categoria 13 (Uplink) e 12 (Downlink), capace di garantire una banda di 600Mbps in download (3x20MHz CA, 256-QAM) e di 150Mbps in upload (2x20MHz CA, 64-QAM). Per fare un confronto, il model Intel XMM7360 che troviamo nell’iPhone 7S è di categoria 10, offre una banda di 450Mbps in download e di 100 Mbps in upload.
Altra caratteristica che potrebbe interessare la stragrande maggioranza degli utenti, è l’utilizzo di un ISP (Image Signal Processor) decisamente più avanzato rispetto a quello dei SoC predecessori. Ora il doppio ISP Spectra 160 è in grado di sfruttare fino a due fotocamere con risoluzione di 24MP, garantendo una qualità d’immagine migliore in movimento e/o con una bassa intensità di luce.
Le GPU integrate nei due SoC, Adreno 512 per lo Snapdragon 660 ed Adreno 508 per lo Snapdragon 630, sono in grado di gestire video fino a 2160p per 30fps, e fino a 1080p 120 fps, nei formati H.264 e H.265, mentre la risoluzione video massima gestibile è pari a 2560x1600.
Non manca poi il DSP Hexagon nelle varianti 680 e 642 (Rispettivamente nel 660 e nel 630), il quale si occupa di gestire certe attività specifiche di alcune applicazioni (Spesso settate dall'utenza come Always-On) consumando molto meno rispetto ai tradizionali core ARMv8: posizionamento, tracciamento passi, ecc. Inoltre il DSP permette di migliorare la qualità di foto e video, attraverso l'utilizzo di filtri in tempo reale.
Citiamo, in ultimo, l’ormai classico utilizzo del design big.LITTLE, attraverso lo sfruttamento di 4 core Kryo 260 @2,2GHz e 4 core Kryo 260 @1,8GHz per lo Snampdragon 660, e di 4 core Cortex-A53 @2,2GHz e 4 core Cortex-A53 @1,8GHz per lo Snapdragon 630. Per lo Snapdragon 660 è quindi stata utilizzata l’uArch custom della stessa Qualcomm, la quale dovrebbe garantire un IPC maggiore, a fronte di consumi minori a parità di frequenza, rispetto al core Cortex-A72.
Ora non ci resta che attendere i primi terminali dotati di questi SoC per sapere, attraverso una “prova su strada”, se Qualcomm rimarrà regina incontrastata della fascia media anche per questa generazione.